Mouslem Chour
Metodologia per l’analisi di visibilità delle intersezioni stradali urbane esistenti = A methodology for the sight analysis of existing urban road intersections.
Rel. Marco Bassani, Lorenzo Catani, Marco Piras, Nives Grasso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2018
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- Tesi
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Abstract: |
Questo lavoro di tesi tratta il tema dell’analisi di visibilità nelle intersezioni stradali limitatamente a quelle urbane esistenti. L’analisi di visibilità è considerata nell’ambito della progettazione delle infrastrutture stradali come strumento obbligatorio per la verifica dell’esistenza di spazi sufficienti all’esecuzione di manovre di guida fondamentali per la sicurezza degli utenti della strada, anche e soprattutto per quelli più vulnerabili (indicati in letteratura con il termine “vulnerable road users”). Il ricorso a questo tipo di analisi e della conseguente verifica di visibilità è considerata da molti come condizione necessaria per una corretta interazione spaziale tra gli utenti dello spazio urbano. Questa tesi affronta nello specifico il tema della misura della distanza di visuale libera, intesa come la lunghezza della porzione di traiettoria che il guidatore vede di fronte a sé. Essa, se confrontata con la distanza necessaria per l’esecuzione delle manovre anzidette, permette di verificare o meno se sussistano spazi di visuale sufficienti ad arrestare il veicolo di fronte a potenziali ostacoli (es. altri veicoli, altri utenti), evitando così pericolose collisioni. Il fatto che non esista al momento alcuna norma tecnica vincolante nel caso delle strade esistenti, rende questo tema ancora ampiamente aperto e suscettibile di proposte e interpretazioni. La metodologia adottata prevede l’acquisizione di dati geospaziali relativi al sito di indagine, la costruzione di un modello tridimensionale, e la sua successiva analisi al fine di determinare la distanza di visuale libera per le molteplici traiettorie in grado di essere eseguite dai vari utenti. In questa tesi il modello 3D è stato ricostruito a partire da dati spaziali raccolti sia con punti rilevati con laser scanner, sia per mezzo di immagini fotografiche ricomposte mediante tecnica fotogrammetrica. Il confronto tra i modelli ricostruiti a partire dai due diversi dati ha dimostrato che le due diverse vie possono fornire soluzioni molto simili tra loro. I modelli tridimensionali così ricostruiti sono stati riportati in ambiente GIS, all’interno del quale sono state ricostruite le traiettorie degli utenti (punti di osservazione), e le diverse posizioni dei potenziali ostacoli al movimento (punti osservati). Lo studio delle linee di visuale tra punto di osservazione e punto osservato ha permesso di comprendere quale fosse la massima distanza di visuale libera lungo le traiettorie. A solo titolo di esempio, la metodologia è stata applicata ad una rotatoria e a un’intersezione a incrocio. |
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Relatori: | Marco Bassani, Lorenzo Catani, Marco Piras, Nives Grasso |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 164 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8546 |
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