polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Tap the stereotype Sistema formativo e di analisi degli stereotipi LGBT* nella comunicazione pubblicitaria per gli adolescenti = Tap the stereotype Educational system and analysis system of LGBT * stereotypes in advertising communication for adolescents

Rosaria Palombino

Tap the stereotype Sistema formativo e di analisi degli stereotipi LGBT* nella comunicazione pubblicitaria per gli adolescenti = Tap the stereotype Educational system and analysis system of LGBT * stereotypes in advertising communication for adolescents.

Rel. Paolo Marco Tamborrini, Luca Davico. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Design Sistemico, 2018

[img]
Preview
PDF (Tesi_di_laurea) - Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (55MB) | Preview
[img] Archive (ZIP) (Documenti_allegati) - Altro
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (250kB)
Abstract:

La rappresentazione stereotipata della comunità LGBT* nella comunicazione pubblicitariaNel rapportarci con altri utilizziamo quotidianamente stereotipi e pregiudizi (sia negativi che positivi), che ci guidano nella comprensione del mondo esterno. La comunicazione pubblicitaria, nel suo dover essere immediatamente comprensibile al pubblico, utilizza e abusa di stereotipi e cliché e, utilizzando certe rappresentazioni piuttosto che altre, di fatto ci indica cosa è accettato o meno all’interno della nostra società. Stereotipi razziali, ma soprattutto di genere in questo modo si diffondono, si eradicano si riproducono all’interno della nostra cultura. Ma che succede per le minoranze? In questa tesi mi occupo di analizzare come la minoranza LGBT* venga rappresentata all’interno della comunicazione pubblicitaria. Quali sono gli stereotipi che fanno parte del nostro bagaglio culturale? Quali sono quelli che la pubblicità invece ci sottopone? Dalla rappresentazione ridicola dell’omosessualità fino alla sua normalizzazione, ovvero omosessuali rappresentati come padri di famiglia, in coppie monogame, in abiti eleganti e in posizioni di prestigio: bianchi, belli, perfetti e oggettificati. Perché l’omosessuale maschio, come la donna eterosessuale, viene reso oggetto e rappresentato, in maniera velata o manifesta, secondo canoni già diventati normativi. Dove sono, invece, gli altri membri della comunità LGBT*? Le donne lesbiche vengono rinchiuse all’interno degli stereotipi di genere; le persone trans MtF ridicolizzate, confuse e identificate come performer (Drag Queen); mentre le altre identità LGBT* rimangono nascoste e non rappresentate, invisibili agli occhi di una società, e della stessa comunità LGBT*, che non le riconosce, le discrimina, deride e bullizza in quanto non conformi ai canoni imposti dalle immagini pubblicitarie.Fondamentale diventa quindi riflettere sulle immagini che ci vengono proposte nelle pubblicità e sugli effetti che esse hanno sulle singole individualità in termini di autorappresentazione, soprattutto negli ambienti di formazione come le scuole e le università, per determinare un cambio di visualizzazione nella cultura collettiva di vecchi stereotipi legati all’orientamento sessuale, al genere e all’espressione di genere, al sesso, all’etnia etc.L’utilizzo di nuovi strumenti digitali, social network quali Instagram e l’approccio al metodo di formazione peer to peer sono elementi fondamentali per la realizzazione di un progetto che ha come elementi principali l’interazione, l’analisi delle immagini e la diffusione delle riflessioni emerse in classe. La raccolta delle pubblicità, la discussione di queste e la diffusione tramite database online viene affiancato e supportato da una rete di associazioni che analizza i dati e, sempre tramite piattaforma, raccoglie informazioni sul disagio giovanile percepito in termini di casi di omofobia e bullismo nelle scuole, riportandolo su una mappa territoriale. Questa mappa funge da indicatore per individuare le aree del territorio più critiche per agire in maniera immediata e repentina al fine di analizzare stereotipi e pregiudizi e ridurre il disagio provato dai ragazzi.

Relatori: Paolo Marco Tamborrini, Luca Davico
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 322
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Design Sistemico
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-12 - DESIGN
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8313
Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)