polito.it
Politecnico di Torino (logo)

"BI_ting Spaces": studio di strategie puntuali da applicare agli spazi collettivi, come motore per riattivare i cicli sociali della città. L'analisi della popolazione e dei suoi bisogni come input per la rigenerazione e l'applicazione di agopunture urbane su micro-spazi aperti della città di Biella.

Chiara Meneghello

"BI_ting Spaces": studio di strategie puntuali da applicare agli spazi collettivi, come motore per riattivare i cicli sociali della città. L'analisi della popolazione e dei suoi bisogni come input per la rigenerazione e l'applicazione di agopunture urbane su micro-spazi aperti della città di Biella.

Rel. Alfredo Mela, Mario Artuso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018

[img]
Preview
PDF (Tesi_di_laurea) - Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (6MB) | Preview
Abstract:

La tesi si propone di indagare sulla rigenerazione come processo fisico e sociale, approfondendo il tema dell'agopuntura urbana per valutarne l'applicazione sugli spazi pubblici della città di Biella, mirando alla definizione di alcune pratiche di intervento utili alla gestione di una realtà urbana di piccole dimensioni ma dotata di ampie risorse. La tecnica dell'Agopuntura urbana, metaforicamente applicata alla pianificazione, considera la città come un organismo e quindi consiste nell'applicazione di piccole punture in alcuni ambiti strategici per garantire benefici a tutto il territorio innescando un processo di risanamento generale. Infatti, le ipotesi sulle quali si focalizza principalmente il progetto si basano sui seguenti concetti: si suppone che per la città di Biella sia opportuno intervenire sugli spazi aperti come luoghi di aggregazione per creare una città accogliente, e che la vera chiave di successo di tali proposte di azione sia dato, non dalla virtuosità o dalla grande scala dell'intervento, ma dalla capacità di far dialogare e integrare questi spazi con gli altri esistenti ma soprattutto con le persone, il vero mezzo su cui puntare per cercare di rianimare la città dal suo malessere. Il contesto biellese è una realtà fragile sotto l'aspetto demografico, in quanto il tasso di anzianità risulta tra i più elevati di Italia e la popolazione sempre in diminuzione. Oltre a questo è sempre più marcata la contrazione delle forze di lavoro giovanili e di conseguenza diventa notevole la debolezza nella fascia di primo lavoro o di prima iniziativa. Il vasto numero di associazioni operanti sul territorio potrebbe rappresentare un indicatore di coesione sociale, a dimostrazione di come qui la popolazione si attivi per rispondere ai bisogni concreti espressi dalla comunità locale; ma dall'altra potrebbe indicare una troppa competizione tra le realtà e una scarsa volontà di collaborazione. Per questo motivo occorre incentivare le persone a puntare sulle relazioni, le quali implicano una scelta di fondo e una presa di responsabilità, e valorizzare il paesaggio come come spazio democratico, in cui ogni persona possieda uguali diritti di accesso, godimento, responsabilità e cura. Infatti, se la rigenerazione urbana pone tra i suoi obiettivi principali la promozione di attività finalizzate a ridurre le disuguaglianze sociali, eliminare situazioni di emarginazione e garantire migliore qualità di vita, i processi di pianificazione del territorio non possono che partire dalla conoscenza e l’analisi dei suoi destinatari: i cittadini stessi. Da qui molta rilevanza è stata data all’analisi demografica che, grazie al contributo del software Qgis e dei database Istat del censimento 2011, ha permesso di rendere visibile la distribuzione spaziale delle disuguaglianze socio-economiche nel territorio biellese, tramite la realizzazione di alcune mappe di criticità. I risultati di queste analisi hanno permesso di localizzare gli ambiti di intervento nei quali ricercare le zone puntuali nelle vesti di spazi aperti o zone residuali tra gli edifici al fine di valorizzare l’identità di tali luoghi e innescarvi cambiamenti di tipo fisico, percettivo e relazionale tra le persone che li abitano. Alcuni attori sociali del territorio, scelti per il ruolo ricoperto o per il tipo di scelte professionali e umane, sono stati intervistati al fine di far emergere le criticità principali del territorio, a proporre alcune soluzioni d’intervento e a discutere sul tema della partecipazione cittadina alle attività di pianificazione. L'esperienza vissuta con la scuola media Nino Costa ha permesso l'attivo coinvolgimento dei bambini tramite la proposta di un questionario per indagare sulle rispettive preferenze di spazi pubblici. Come conclusione del lavoro si sono proposte 4 strategie di intervento puntuali, le quali hanno il compito di agire su un determinato aspetto degli spazi aperti e la loro applicazione presenta il carattere della replicabilità.

Relatori: Alfredo Mela, Mario Artuso
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 90
Soggetti: A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/7882
Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)