Maria Chiara Piano
Strategie per nuovi prodotti nel settore dell'arredo.
Rel. Marco Vaudetti, Ezio Thomasset. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2005
Abstract: |
SOMMARIO Con questo lavoro ci siamo posti l'obbiettivo di indagare la realtà valdostana, in particolare le abitazioni e gli arredi della casa povera, per arrivare a formulare un'ipotesi di progetto per una nuova linea di mobili d'artigianato. Nel cammino di ricerca sono stata accompagnata da altre due persone, con cui abbiamo "analizzato" il territorio valdostano, mentre il progetto è stato un percorso individuale. Il nostro lavoro è stato costantemente accompagnato dall'aiuto e dalla disponibilità dei funzionari dell'lvat, Institut Valdotain de l'Artisanat Typique, ente che ha come finalità lo sviluppo dell'artigianato valdostano di tradizione, attraverso la commercializzazione, la tutela e la valorizzazione dei prodotti. Nella prima fase abbiamo indagato la realtà valdostana, cercando di capirne la storia e le tradizioni; ne abbiamo studiato l'artigianato, le sue caratteristiche e le diverse produzioni locali, collegandole anche alle numerose fiere presenti in Valle. Abbiamo letto libri e parlato con esperti che ci hanno illustrato in particolare la casa popolare e l'arredo tradizionale povero. Abbiamo analizzato i diversi mobili d'artigianato e studiato la loro costruzione, le peculiarità e il rapporto col territorio e con la vita della montagna. Nella seconda fase abbiamo redatto delle schede catalogo dei mobili osservati in Valle, che abbiamo ritenuto più caratteristi ci e importanti per capirne "lo stile" e che vogliono essere un esempio e uno stimolo per un successivo lavoro più sistematico e completo. Sulla base di queste osservazioni e analisi "sul campo", e venendo in contatto con molti e diversi tipi di mobile, abbiamo individuato e discusso, insieme agli artigiani e all'lvat, gli elementi fondamentali, le caratteristiche da prendere in considerazione come punti di partenza per la fase progettuale. Partendo dalla tradizione, abbiamo studiato i principi ispiratori per una nuova linea di mobili, che, nascendo da caratteristiche di base possano però adattarsi e trovare spazio negli arredi attuali, attraverso la libera utilizzazione di nuovi materiali e disegni. Per quanto mi riguarda ho concentrato il mio progetto sulla seduta e sul tavolo, studiandone dapprima l'evoluzione nella storia e la peculiarità valdostana, per poi ripensarli sulla base della tradizione, ma rendendoli più attuali e svincolabili dal loro originario legame ambientale con la Valle d'Aosta. Il cammina di questa tesi di laurea ci ha portato alla scoperta di realtà a noi prima sconosciute, che ci hanno arricchiti, stimolati, e coinvolti anche sul piano emotivo. È stato un lungo cammino, durante il quale siamo stati guidati dagli artigiani che, con pazienza e sincera collaborazione, ci hanno spiegato le tecniche di costruzione dei mobili, le tradizioni e i piccoli segreti del lavoro artigianale. Ci hanno aperto i loro cuori, rivelandoci le difficoltà, le gioie e le soddisfazioni di quel mestiere che dura da secoli, e che ancora oggi continua, il più fedelmente possibile alla tradizione, ma senza per questo rifiutare progresso e idee nuove. Ci hanno trasmesso tutto il fascino di questi mobili, nati da colpi d'ascia, nelle lunghe giornate invernali, la particolarità delle varie essenze e la meraviglia davanti a opere create semplicemente dalle mani di un falegname. Abbiamo capito, anche solo guardando la luce nei loro occhi quando parlavano della "loro Valle", che tutto questo non finirà mai, finché ci saranno persone come loro. E lo scopo di questa tesi è anche questa: riuscire a comunicare tutto questo ricco patrimonio di cultura che ci è stato rivelato e che da secoli si tramanda di generazione in generazione; provare a trasmettere tutto il fascino di questo artigianato nato per necessità e abbellito dalle mani sognanti delle persone. Speriamo di essere riusciti in questo scopo e di aver almeno suscitato il desiderio di andare alla scoperta di questo mondo così particolare, per approfondirne ulteriormente la conoscenza. |
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Relatori: | Marco Vaudetti, Ezio Thomasset |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | design - arredo - valle d' aosta - artigianato - casa popolare |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GA Antropologia A Architettura > AS Storia dell'Architettura |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/785 |
Capitoli: | INDICE Prefazione p. 5 1. Artigianato e design p. 10 2. Storia e tradizione in Valle d'Aosta
2.1 Storia della Valle d'Aosta p. 25 2.2 L'artigianato valdostano p. 38 2.3 Produzione artigianale in Valle d'Aosta p. 48 2.4 Manifestazioni e fiere p. 75 2.5 La casa popolare valdostana p. 87 2.6 II mobile d'artigianato tradizionale p. 100 3. Catalogazione 3.1 Zone di studio, caratteristiche e difficoltà p. 115 3.2 Introduzione alle schede catalogo p. 120 3.3 Immagini di arredi osservati p. 123 3.4 Schede catalogo eccellenti p. 131 3.5 Altre schede catalogo p. 143
4. Tradizione e modernità - Intervista ad artigiani e Ivat p. 166 5. Progetto
5.1 Prima fase: individuazione delle costanti del mobile valdostano p. 169 5.2 Seconda fase: il tavolo e la sedia nelle storia p. 172 5.3 Terza fase: il tavolo e la sedia nella tradizione valdostana p. 191 5.4 Quarta fase: individuazione di casi studia e progetti p. 197 5.5 Quinta fase: linee guida per una proposta di seduta e tavolo p. 209
Conclusioni p. 212 Appendici Appendice A: regolamenti delle Fiere P 216 Appendice B: falegnameriap. p. 269 Bibliografia p. 272 |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA - AA.VV., Fatto ad arte: arti decorative e artigianato, edizione Triennale di Milano - A. Stefani, L'anello mancante: alla ricerca dell'artigianato quasi perduto, Nardini editore, Firenze 1995 - U. Marano, Progetto d'Artista: "Un uomo nuovo" - B. Munari, Artista e designer. Editori Laterza, Roma 2004 - Le Corbusier, L'art décoratif aujourd'hui, Parigi 1925 - AA.VV., Storia dell'artigianato europeo, Fabbri, Milano 1983. - V. Fagone in Artigianato e mondo contemporaneo, 1983 - AA.VV., Artigiani oggi - Artisans aujourd'hui, ed. Tipografia Valdostana, Aosta 1999. - E. Martinet, Arte e tradizione popolare nei legni delia Velie d'Aosta, ed. Artigianato & Turismo - D. Daudry, Artigiani artisti e arte popolare in Valle d'Aosta, ed. Musumeci, Aosta 1972. - G. Bracherei [a cura di), Arte pastorale in Valle d'Aosta: catalogo generale della Mostra di arte popolare, ed. delt'O. N. D., Roma 1937 - C. Jans L Junod, Artigianato tipico valdostano, ed. Musumeci Editore, Aosta 1977 - A.V. Cerutti, Terra valdostana, presentazione di Dino Gribaudi, La Nuova Italia editrice, Firenze, 1960 - M. Mirici Cappa, Ambiente e sistema edilizio negli insediamenti Walser di Alagna Va/sesia, Macugnaga e Formazza, editrice Priuli S. Verlucca, Ivrea, 1997. -S.Barberi, Della slitta e di altri oggetti (soltanto] utili, in La forza delle cose: tradizione valdostana e design, a cura di F. Irace, catalogo della Mostra tenuta a Aosta nel 2003, Musumeci 2003 - PJorio, La vita della montagna nei suoi oggetti quotidiani, Priuli S Verlucca, Ivrea 1984 (Quaderni di cultura alpina, 9] - J. Chatelain, Mobili tradizionali delle Alpi occidentali, Priuli & Verlucca, Ivrea 1996 - A. Boccazzi-Varotto, Artigianato di tradizione in Valle d'Aosta, ed. Pheljna, Aosta 1994 - P. Jorio, La vita della montagna nei suoi oggetti quotidiani, Priuli & Verlucca, Ivrea 1984 - Artigianato di tradizione nelle Alpi occidentali italiane: significato arte e cultura / 2030 Distretto del Rotary International ; testi e ricerca di Anneto Arneodo, Ivrea, 1990 - AA.VV., Storia dell'artigianato europeo. Fabbri, Milano 1983. - H. Focillon, L'elogio della mano in Vita delle forme, Einaudi, Torino, 1990 - Denise Gluck, Le mobilier régional francais. Savoie, Dauphine, Archives du Musée des arts et traditions populaires - D. Piva, // grande libro del mobile antico, collana I grandi manuali, Fabbri editori, Milano 1996 - R. Alois, // culto moderno dei monumenti: il suo carattere e i suoi inizi, Nuova Alfa, Bologna 1985 - C. Ordonez, II mobile: conservazione e restauro, Nardini, Fiesole 1996 |
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