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La Capacità di Carico Turistica e UNESCO Il Caso studio del sito culturale "Mantova e Sabbioneta" = Tourism carrying capacity and UNESCO The case study of cultural site "Mantua and Sabbioneta"

Francesca Chiara Bruno

La Capacità di Carico Turistica e UNESCO Il Caso studio del sito culturale "Mantova e Sabbioneta" = Tourism carrying capacity and UNESCO The case study of cultural site "Mantua and Sabbioneta".

Rel. Marta Carla Bottero, Elisabetta Cimnaghi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018

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Abstract:

Negli anni ‘80 lo sviluppo economico, le condizioni sempre migliori di lavoro, la possibilità di avere più tempo libero, sono stati fattori determinanti per lo sviluppo del settore turistico. Le persone iniziano a viaggiare per svago, in località balneari o montane, ripopolando luoghi che non erano pensati per ospitare grandi flussi di persone. Questo fenomeno ha avuto numerosi risvolti positivi sui territori coinvolti: è stato uno strumento di sviluppo economico locale che ha generato nuove opportunità lavorative ed investimenti pubblici e privati; a livello socio-culturale invece, ha suscitato una maggiore coscienza e consapevolezza del patrimonio culturale oltre ad essere stato uno strumento per incoraggiare la relazione tra i popoli. Tuttavia, le ricadute di questi afflussi incontrollati hanno avuto degli impatti negativi: il possibile degrado dei beni culturali, il traffico, la congestione e l’inquinamento. Tali impatti hanno prodotto un complessivo e crescente peggioramento della qualità dei poli turistici in particolare, dei siti d’interesse culturale UNESCO. Il “boom” del fenomeno turistico ha spinto le amministrazioni locali e gli enti di gestione delle destinazioni turistiche a risolvere il problema cercando di attuare e promuovere un turismo in grado di coniugare lo sviluppo con la conservazione e protezione dell’ambiente e delle tradizioni locali (Valle, 2009). Ragion per cui è stato necessario creare appositi strumenti di gestione delle destinazioni turistiche adatti al controllo del livello di utilizzo sostenibile di una determinata risorsa. La “capacità di carico turistica” (CCT) nasce come strumento per migliorare le azioni di gestione dei flussi turistici ed ha lo scopo di uno sviluppo consapevole, attento all’uso delle risorse e all’opinione delle comunità locali, obiettivi che anche l’UNESCO, sin dalla sua dichiarazione di Tutela del patrimonio culturale del 1972, ha perseguito e garantito. La “capacità di carico turistica” è un concetto complesso che viene definito nel 2000 dalla WTO (World Tourism Organization) come: “il numero massimo di persone che visitano, nello stesso periodo, la località senza compromettere le sue caratteristiche ambientali, fisiche, economiche e socioculturali e senza ridurre la soddisfazione dei turisti” (WTO, 2000). La CCT si è evoluta dalla prima definizione diventando uno strumento di analisi e di gestione dei flussi turistici indirizzato a verificare i livelli d’uso di una determinata destinazione turistica. Questo lavoro, suole riflettere sulle potenzialità e i limiti di questo strumento, utile non solo per le azioni di management applicate ad un sito culturale UNESCO o ad una destinazione turistica generica ma anche come mezzo di conoscenza del territorio. In un’ottica più “urbanistica/architettonica”, può essere utilizzato come mezzo di pianificazione territoriale e attivatore di processi di sviluppo. Il metodo verrà sperimentato sul sito culturale UNESCO “Mantova e Sabbioneta” della Lombardia, inserito alla World Heritage List nel 2008. Il fine ultimo di questo lavoro e’ quello di valutare se la CCT può essere uno strumento capace di trovare la giusta modalità di gestione delle destinazioni turistiche, nello specifico per i siti iscritti alla WHL tenendo conto dei vincoli sanciti dall’UNESCO; analizzare i limiti dello sviluppo turistico per proporre nuove forme sostenibili (e resilienti) di promozione del territorio slegati dalle logiche “museali” e dalle forme di promozione del prodotto turistico; bilanciare le azioni di governance in modo tale da avere un giusto equilibrio tra ridurre la presenza turistica “massiva” sul territorio, soddisfare le esigenze economiche ed infine promuovere azioni di tutela in linea con gli obiettivi proposti dalle Dichiarazioni UNESCO.

Relatori: Marta Carla Bottero, Elisabetta Cimnaghi
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 176
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: SITI IST. SUP. SIST. TERR. INNOVAZIONE
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/7832
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