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Riqualificazione ambientale e funzionale dell'ex sito industriale del Cotonificio Valle Susa in Rivoli-Torino

Claudio Proi

Riqualificazione ambientale e funzionale dell'ex sito industriale del Cotonificio Valle Susa in Rivoli-Torino.

Rel. Bianco Bruno. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006

Abstract:

L'idea progetto intende affrontare il processo di riqualificazione spaziale e funzionale dell'area una volta occupata dal Cotonificio Valle Susa, mediante un insieme organico e razionale di opere ed interventi caraterrizzati da un bassissimo impatto formale ma aventi alto contenuto strategico per il nuovo utilizzo dei contesto fluviale, rispettoso dei principio che il segno antropico debba essere il più cauto possibile. Uno sforzo costante è stato quindi quello di mettere in atto una serie di interventi a basso contenuto tecnologico edilizio, caratterizzati inoltre ad una concreta reversibilità in grado di restituire, qualora necessario lo stato dei luoghi alla loro originaria conformazione con ridotto impegno economico e quindi con limitato danno economico per l'operatore. Le opere in progetto consi attrezzature e organizzazione formale dell'area. L'area posta nella zona centrale dei sito, è il fulcro delle attività sportive e ricreative dei parco. Lungo la sponda della Dora, a fare da cornice all'impianto urbanistico, è prevista la realizzazione dì una lunga pista ciclabíle posta ad una quota superiore (circa mt. 2,00) rispetto agli impianti sportivo/ricreativi siti all'interno dell'area. Essa costituisce una funzione di camminamento e collegamento con i comuni contermini nonchè un primo argine in caso di eventuali esondazioni dei fiume. Più a Nord si sviluppa un altro tratto di strada utilizzabile anch'esso a pista ciclabile che attraversa, da ponente a levante, l'intero parco. Detto percorso, dall'ingresso fiancheggia i nuovi fabbricati e termina in un piazzale posto alla stessa quota dei campetti e dell'area centrale, si unisce quindi alla pista ciciabile anzidetta che fa da cornice al progetto.Inserito in questo piazzale vi è una passerella in legno lamellare e copertura in lastre di vetro di colore azzurro resistente agli agenti atmosferici con falde di copertura disposte simmetricamente su livelli differenti per consentire un maggiore ricircolo d'aria, essa consente l'attraversamento dei fiume e il raggiungimento della sponda opposta di Pianezza. Detta passerella viene prevista nella stessa posizione dei vecchio attraversamento che consentiva il collegamento di Pianezza con il sito dell'ex Cotonificio utilizzato quindi dai lavoratori dello stesso Cotonificio E' previsto inoltre un impianto di risalita costituito da un ascensore corrente su binari conglobati all'interno di una struttura portante anch'essa in legno tipo lamellare saldamente ancorata alla vicina roccia, esso consentirà il superamento dei dislivello esistente tra l'area in progetto e la Piazza Belvedere sita nel Comune di Pianezza. Entrambe le strutture sono state previste con materiali ben inseribili in un contesto dove l'elemento naturalístico è dominante. Nella zona pressochè centrale dell'area, è previsto il tracciato dei vecchio canale che viene mantenuto. Nella proposta progettuale esso è infatti previsto coperto e pavimentato con materiali di colore diverso rispetto alle altre piste ciclabíli. Ciò per assicurare una visibilità che gli permetta di mantenere il suo carattere di preesistenza e di traccia storica ed acquisire valenza di asse prospettico principale e di simmetria dell'intero parco. I collegamenti Nord-Sud sono garantiti da percorsì, anch'essi ciclabíli, in lieve pendenza così da superare i dislivelli tra le diverse zone. L'asse dei vecchio canale e la pista ciciabile lungo la Dora, disegnano l'area golenale. Questa è divisa in più "comparti", costituiti da leggere collinette alberate a fargli da orlo e da un'area al centro depressa, sgombra e destinata a prato. L'intento è quello di creare una prima zona di raccolta delle acque dei fiume nel caso di una sua tracimazione. I vari comparti sono separati dai percorsi Nord-Sud di cui abbiamo già detto. Lungo l'asse dei predetto viale creato sul tracciato dei vecchio canale, si sviluppano tutti gli impianti sportivi e ricreativi dei parco. Vicino all'ingresso dei parco e stata posizionata una pista polivalente utilizzabile, ad esempio, per pattinaggio sul ghiaccio nel periodo invernale. Nella parte successiva si alternano: n.2 campi da calcetto a 5, in erba sintetica; n. 2 campi da basket, in cemento; n. 2 campi da tennis, in terra rossa; Nella zona terminale dei viale verso Pianezza, è posto l'anfiteatro completamente aperto e scoperto destinato a rappresentazioni teatrali o spettacoli disposto verso il rilevato della discarica. Esso si caratterizza per il suo basso impatto ambientale stante la naturale sistemazione dei terreno leggermente in declivio con la creazione di sedute per gli spettatori in semplici lastre di pietra disposte lungo la pendenza dei terreno stesso. In questo punto l'andamento degli impianti cambia asse di simmetria e si sviluppa verso settentrione. A Nord, a chiusura di questo percorso, è stata inserita una piscina all'aperto, costituita da due vasche: una vasca rettangolare per adulti di 12,50 mt per 25,00 mt; e una vasca semicircolare per i bambini. Le attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività sopra elencate, quali spogliatoi, docce, servizi igienici, sale mediche, ecc. sono previste nelle porzioni di fabbricati posti a Nord degli impianti ricostruiti in parte sulle tracce dei precedenti manufatti al servizio dell'ex Cotonificio. Lungo uno dei vialetti di collegamento Nord-Sud, è stata inserita una struttura parzialmente interrata circolare realizzata in blocchi di pietra fiancheggiata da due rampe di scale aderenti, anch'esse in pietra, aventi andamento semicircolare che consentono il raggiungimento della copertura piana sistemata a giardino verde. Essa costituisce un blocco servizi igienici, spogliatoi oltre deposito e magazzino, per consentire agli utilizzatori dei campi, e non solo, di usufruire dei servizi senza dover raggiungere il complesso degli edifici posti in zona più lontana. In essa sono infatti inseriti servizi igienici utilizzabili da chiunque fruisca dei parco. L'intero sistema di distribuzione planimetrico ed altimetrico dei componenti progettuali, permette di poter regolare i flussi di eventuali esondazioni dei fiume Dora dovuti a fenomeni alluvionali. La scarsa consistenza delle strutture e la totale sommergibilità degli impianti è stata prerogativa principale dei progetto. Si è cercato nel contempo di garantire una buona fruibilità dell'intero parco assicurando un limitato impatto ambientale e contenuto valore economico. La progettazione delle opere è finalizzata al rispetto rigoroso delle caratteristiche paesaggistiche. Questo intervento si dovrà porre infatti come prototipo attuativo di quella tipologia rispettosa dei sistema fluviale accettata e sostenuta in tutte le indicazioni di piano elaborate in un lungo arco di tempo. "Lungo il corso del fiume della prima cintura sino al confine con Torino, si sono conservate nel percorso a meandri del fiume che incide un avvallamento continuo le qualità naturali di un paesaggio, che, non avendo subito le trasformazioni del tratto più a valle, si contrappone a questo come alternativa". Tra paesaggio fluviale e paesaggio rurale si afferma una relazione diretta che, da un lato, si riallaccia all'immagine consolidata storicamente del paesaggio fluviale comprensoriale, dall'altro esprime una costante di garanzia dell'equilibrio naturale" (Studi per il Piano Territoriale dei comprensorio di Torino CFR). Nell'attraversamento degli abitati, soprattutto ad Alpignano, la Dora scorre in una profonda gola, molto suggestiva, che la separa isolandola visivamente dal contesto urbano. Questa circostanza consente al fiume di mantenere tutto il suo carattere di naturalità benchè l'abitato si attesti, da un lato e dall'altro, proprio sulle sponde. Il progetto di parco urbano fluviale dovrà sfruttare questa singolare situazione di prossimità e contemporanea separazione per proporre un modello progettuale in cui, a fianco di un luogo con caratteristiche di parco-giardino attrezzato, luogo di incontro tra forme naturali e costruite, spazio ludico artefatto squisitamente antropico, si affianca uno spazio naturale connotato sostanzialmente dalla geomorfologia fluviale e dalla vegetazione riparia. Nella zona dei cotonificio, esondabile sotto il profilo geomorfologico, la secolare battuta di corrente operata dalla Dora ha creato una serie di meandri non incisi. Il fenomeno, inserito nel processo evolutivo dei fiume, che proprio a valle dei settore di Alpignano disegna una serie di meandri fossili, costituisce nell'ambito del futuro parco fluviale un originale elemento geomorfologico che occorre tutelare. Per le prime opere necessarie per il consolidamento dei beni storico-culturali-naturalistici è necessario quindi operare con tecniche di microchirurgia ingegneristica. L'obiettivo sarà la progettazione di opere di tutela e consolidamento che da una parte non costituiscano alterazioni della dinamica fluviale e dall'altra permettano la fruibilità di aree inondabilí ma con tempi di ritorno secolari. Ciò potrà ottenersi con l'esecuzione di una serie di rilevati sommergibili e rivegetabili con tecniche di bioingegneria.

Relatori: Bianco Bruno
Tipo di pubblicazione: A stampa
Parole chiave: - riqualificazione - ambiente - funzionale - industriale
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/7
Capitoli:

CENNI STORICI INQUADRAMENTO GEOGRAFICO GENERALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE IL MEANDRO INTERESSATO GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA IL CONTESTO DAL PUNTO Di VISTA DELL'ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE SVILUPPO INDUSTRIALE Di RIVOLI DAL 1901 AD OGGI Dal 1901 al 1951 Il censimento dei 1951 e confronti con quello del 1927 Sviluppo dell'industria dal 1951 ad oggi Localizzazione delle industrie nel territorio I CANALI SPECIFICI CENNI SUL BACINO IDROGRAFICO DELLA DORA RIPARIA I COTONIFICI VALLE SUSA (C.V.S.) Dal secondo dopoguerra alla fine degli anni cinquanta Padronato e rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro. Rivendicazioni e mobilítazioni degli operai Dal «risveglio sindacale» al fallimento dei Cotonìfici Valle Susa: 1959-1965 DECLINO E CHIUSURA DEI COTONIFICI VALLE SUSA Dalla fine degli anni Sessanta agli anni Ottanta L'INDUSTRIA TESSILE DAGLI ANNI 50 AGLI ANNI 60 IL COTONIFICIO Di PIANEZZA-RIVOLI (Frazione Bruere) RIATTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI E RIUSO DEI CANALI BECCHIA E ORBASSAN IPOTESI 1-riattivazione degli impianti idroelettrici esistenti sull'area dell'ex cotonificio Valle Susa IPOTESI 1-riattivazione impianto sul fiume dora riparia IPOTESI 2-utilizzazione dei canali becchia e orbassano nell'area dell'ex cotonificio Valle Susa IL CONTESTO URBANO SOTTO L'ASPETTO DELLA PIANIFICAZIONE: L'evoluzione urbanistica della Citta' di Rívoli: La prima variante generale dei 1980 La variante generale dei 1985 Le successive varianti minori L'evoluzione recente della strumentazione urbanistica SINTESI DELLE TAPPE FONDAMENTALI, SOTTO IL PROFILO URBANISTICO, DELL'AREA DELL'EX COTONIFICIO VALLE SUSA I GRANDI PROGETTI ALLA SCALA VASTA Di INTERESSE SOVRACOMUNALE Corona verde LO STATO DEI LUOGHI OGGI GLI ATTUALI VINCOLI TERRITORIALI LE RICADUTE URBANISTICHE DEL PIANO STRALCIO PER L'ASSETTO IDROGEOLOGICO INTERVENTI E CRITERI PROGETTUALI Gli interventi possibili nel contesto dei parco fluviale Accesso all'area di intervento attrezzature e organizzazione formale dell'area La progettazione esecutiva della pista ciclabile Il recupero dei fabbricati Recupero dei sito dell'ex Discarica di Alpignano Il progetto del verde

Bibliografia:

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Tavole:

TAVOLA 01 Inquadramento Territoriale TAVOLA 02 Rilievo Stato di Fatto TAVOLA 03 Evoluzione Urbanistica dell'Area TAVOLA 04 Inquadramento Ambientale TAVOLA 05 Progettazione dei Verde TAVOLA 06 Proposta 15rogettuale TAVOLA 07 Camere Verdi TAVOLA 08 Studio dei Percorsi TAVOLA 09 Elementi Architettonici TAVOLA 10 Nuovi Edifici al Servizio dei Parco 1 TAVOLA 11 Nuovi Edifici al Servizio dei Parco 2

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