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Memoria e valori all’interno del processo di valorizzazione: il caso studio delle ex Officine Piaggio di Finale Ligure

Giulia Lazzari

Memoria e valori all’interno del processo di valorizzazione: il caso studio delle ex Officine Piaggio di Finale Ligure.

Rel. Cristina Coscia, Irene Rubino, Emanuele Morezzi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2017

Abstract:

L’area occupata dalle ex Officine Piaggio di Finale Ligure (SV), 50.000 m2 oggi in stato di abbandono, è argomento di cronaca e di dibattito riguardo al futuro degli edifici che ne costituiscono il complesso. A fronte di proposte che prevedono la demolizione delle architetture del sito ex industriale a ridosso del litorale, sono nate, da parte di associazioni locali, proposte che prevedono la conservazione di queste architetture dal forte carattere identitario. La tesi nasce come strumento di indagine del rapporto esistente tra il patrimonio e la popolazione e si propone di approfondire le motivazioni a favore della conservazione di queste architetture. Motivazioni supportate dallo studio e la ricerca di fonti indirette, storiche e d’archivio, e l’interrogazione di fonti dirette, come la popolazione locale. Particolarmente importante è stata la consultazione del “Fondo Giuseppe Momo” presso l’Archivio di Stato di Torino (ASTO) dove sono custoditi i disegni di progetto di Giuseppe Momo delle architetture industriali di Finale Ligure, a testimonianza del loro valore architettonico.

La tesi è strutturata in tre parti. La prima parte delinea la cornice entro cui si situa il caso studio, il progetto di valorizzazione applicato al tema della riqualificazione del waterfront. Si presenta la possibilità di approcciarsi a questo tema attraverso la disciplina della valutazione economica e la disciplina del restauro, per individuare gli elementi critici e valoriali del caso oggetto di studio. Si delinea quindi il panorama entro cui si trova il complesso ex Officine Piaggio: gli interventi e le politiche di valorizzazione e riqualificazione dei waterfront. Nella seconda parte sono state condotte le analisi strategiche sul contesto territoriale, legislativo e paesaggistico e il quadro conoscitivo entro cui si situa il caso studio, la descrizione delle architetture del complesso, del loro illustre progettista, Giuseppe Momo, dello stato di conservazione e delle problematiche che si riscontrano, dei progetti in atto e del dibattito in corso. La terza e ultima parte riguarda invece l’analisi della domanda e delle preferenze. Sulla base delle informazioni ricavate dalle analisi precedenti, la tesi si propone di sviluppare una proposta di metaprogetto, costruito sulla base di strumenti disciplinari quali l’indagine esplorativa attraverso questionari. Si propone quindi lo sviluppo di un’ipotesi di scenario come conclusione di un percorso analitico effettuato a seguito dell’utilizzo di strumenti di valutazione canonici quali le analisi SWOT, ai quali si sono aggiunte delle componenti innovative, derivate dall’indagine esplorativa e lo strumento dell’analisi comparativa pensato per confrontare i giudizi espressi dalla popolazione intervistata con quelli espressi dalla disciplina del restauro. La determinazione di obiettivi e strategie derivanti da queste ultime analisi portano alla prefigurazione di linee guida che si propongono di porsi all’interno del dibattito come ipotesi, alternativa a quelle proposte nel P.U.O., di conservazione e valorizzazione degli edifici del complesso.

L’indagine esplorativa tramite questionario è stata condotta a seguito di sopralluoghi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2017 e nel corso delle Giornate FAI di Primavera 2017. Tramite la Delegazione FAI di Alassio, Albenga e Savona, che ha ottenuto la possibilità dall’attuale proprietario dell’area, il gruppo GEFIM S.p.a., di aprire alla visita il grande hangar sperimentale. La somministrazione dei questionari è stata condotta in situ su un campione casuale della popolazione, con l’obiettivo di porre gli intervistati all’interno del processo di decision making. In questa occasione ho avuto modo di proporre un secondo tipo di questionari ai visitatori, e di entrare direttamente in contatto con l’associazione “Salvaguardia del Finalese” che si è occupata di mettere in atto iniziative di cittadinanza attiva in favore della conservazione di questo patrimonio architettonico.

Per ulteriori informazioni contattare:

Giulia Lazzari, lazzarigiulia9@gmail.com

Relatori: Cristina Coscia, Irene Rubino, Emanuele Morezzi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
A Architettura > AN Opere di ingegneria civile, trasporti, comunicazioni
U Urbanistica > UB Architettura del Paesaggio
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6358
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