Marina Mancini
Cultura in movimento : la rigenerazione dell'ex palestra Muti di Asti.
Rel. Paolo Mellano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2017
Abstract: |
INTRODUZIONE L'incontro tra spazio costruito, inutilizzato e innovazione nell'ambito della produzione e organizzazione culturale è nel panorama urbano attuale generativo di consistente positività. Lo spazio costruito in questo contesto è considerato non come obiettivo ma come punto di partenza, risorsa, opportunità di sperimentazione sociale, la cultura non solo come intrattenimento e consumo ma come elemento trasformativo, relazionale, collaborativo, non confinata ma riverberante verso l'esterno, stimolo per la creazione di altri nuclei e comunità culturali. In alcuni casi il punto di partenza è chiaro: un edificio privo di funzioni, la proposta culturale di soggetti sociali in cerca di dimora, l’intelligenza della società che influenzando le istituzioni determina innovazione nelle politiche pubbliche. L’architettura in questo senso non guarda alle grandi opere ma diventa piuttosto strumento di inclusione sociale che riduce le distanze, favorisce i caratteri di collettività, assicura le caratteristiche di ibridazione e porosità all’interno dello scenario urbano. Il fenomeno di diffusione di progetti e soggetti interessati al tema della produzione culturale innovativa interessa equamente nord e sud Italia, le periferie divengono campo di sperimentazione e di intervento anche più interessante di quanto lo siano i centri cittadini più infrastrutturati. Le forme e i contenuti proposti dall'innovazione culturale sono diversi di caso in caso, i tratti comuni riguardano: la ricerca di ibridazione tra competenze e persone diverse la valorizzazione locale in un'ottica di apertura al globale l’attivazione imprenditoriale e una conseguente attivazione civica per prendersi cura dei beni pubblici. L'incontro / caso studio analizzato è quello tra l'associazione culturale FuoriLuogo e l'ex Palestra Muti di Asti. FuoriLuogo, prima festival itinerante poi associazione culturale, opera ad Asti come realtà creativa e produttiva, offrendo una ricca e caleidoscopica proposta culturale nel campo della musica, della narrazione, dell’arte visiva e performativa.L'ex Palestra Muti di Asti, in concessione decennale all'associazione FuoriLuogo dal 2016, è parte di un complesso di edifici prima conventuale poi militare al centro di un dibattito circa i futuri scenari di riconfigurazione.I piani di recupero promossi dall’amministrazione per riqualificare il complesso, hanno previsto, fino a pochi anni fa, la totale demolizione della palestra Muti e dei bassi fabbricati circostanti, per far spazio alla costruzione di un parcheggio multi piano a servizio del nuovo tribunale. La valenza culturale, che da pochi anni caratterizza il complesso delle caserme, il riconoscimento da parte dell’amministrazione del potenziale rigenerativo messo in moto dalle realtà artistico culturali che lo animano, ha salvato la Palestra Muti dalla sua scomparsa, aprendo un ripensamento progettuale in sintonia con la nuova identità culturale espressa da quel settore urbano. L’intento di questo lavoro è stato quello di proporre nuovi scenari possibili in risposta alle esigenze espresse dalla proposta culturale di FuoriLuogo e dalle direzioni di trasformazione in polo culturale del contesto urbano circostante. II progetto architettonico degli interni include i principi di reversibilità e riconoscibilità dell’intervento, che discostandosi dalle pareti, ne conserva il valore per garantire nuove possibilità future. Un interno nell'interno, minimo, non eterno, che lascia maggior spazio all’offerta culturale e alle espressioni artistiche. Lo spazio si dota di un sistema allestitivo flessibile, in movimento, da adattare giorno per giorno alle necessità diversificate delle manifestazioni culturali. La cura del suono diventa strumento di interazione per la definizione degli spazi, introduce variabili in grado da rendere la sala performativa, di volta in volta, acusticamente adatta alla fruizione di eventi musicali e narrativi. L’organizzazione della tesi è strutturata in tre capitoli. Il primo interessa una riflessione sul significato di riuso di contenitori in disuso nella città contemporanea, da parte di iniziative culturali innovative, alternative alla tradizionale proposta culturale istituzionale. Una breve panoramica prende in esame alcuni casi significativi Italiani. Il secondo si focalizza sul caso studio di gestione temporanea dell’ex Palestra Muti a cura dell'associazione FuoriLuogo. Sono affrontate le vicende storiche che hanno interessato Asti, il complesso militare delle caserme e l'ex Palestra Muti di cui è parte, per comprendere il valore dell’unità urbana che storicamente ha caratterizzato il complesso e analizzare ed interpretare l’edificio dell’ex Palestra. Il terzo capitolo affronta le tematiche delle scelte di progetto e la descrizione delle soluzioni adottate. |
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Relatori: | Paolo Mellano |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport U Urbanistica > UK Pianificazione urbana |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6253 |
Capitoli: | IL RIUSO DEGLI SPAZI E L'INNOVAZIONE CULTURALE Esperienze Italiane: Base, Milano Case del quartiere, Torino Mercato Sonato, Bologna Ex Fadda, San Vito dei Normanni Asilo, Napoli FU0RILU0G0 E L'EX PALESTRA MUTI DI ASTI Asti nella storia Asti Ovest, da complesso conventuale a quartiere militare L’ex Palestra Muti Il complesso militare tra abbandono e riqualifica FuoriLuogo: identità e proposta culturale PROPOSTE DI PROGETTO Programma urbano Da Palestra Muti a Palestra in Moto Approfondimento di acustica |
Bibliografia: | Testi V. COMOLI MAN DRACCI, Appunti sull'evoluzione storico- urbanistica di Asti, Asti, in Ricerche preliminari sui centro storico di Asti, Comune di Asti, 1971 VERA COMOLI MANDRACCI, L'evoluzione storica del complesso delle Caserme, Comune di Asti, 1971. COMOLI MANDRACCI, Asti: la città come storia urbana, in Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli .Istituto Bancario San Paolo di Torino, 1977. L. GENTILE, Storia delle chiese di Asti, Asti, La Tipografia, 1934 M. GALLO, Asti nei suoi antichi conventi, le chiese, i santi titolari, Asti, 1931 M. FOCAULT, Utopie Eterotopie, Cronopio Editore, 2006 W. SZYMBORSKA Vista con granello di sabbia. Poesie[] 993-1993), Adelphi, 2004 I. INTI, G.CANTALUPPI, M. PERSICHINO, Temporiuso Manuale per il riuso temporaneo di spazi in abbandono, Milano, Altraeconomia, 2014 CHEFARE, La cultura in trasformazione, Minimum Fax, 2016 M. DE POLI, G. INCERTI, Atlante dei paesaggi riciclati, Skira, 2014 P.F. CALIARI, La forma dell'effimero, Lybra Immagine, 2000 G. DONINI, Architettura degli allestimenti, Edizioni Kappa, 2010 R.VENTURI, Complessità e contraddizione in architettura, Bari, Dedalo, 1980 F.IMMA, L'interno nell'interno: una fenomenologia dell'arredamento, Firenze, Alinea, 2001 P. OSWALT, Urban Catalyst, Berlino, DOM, 2013 G.CAMPAGNOLI, Riusiamo l'Italia. Da spazi vuoti a start-up culturali, Il sole 24 ore, 2014 MUNARI, Da cosa nasce cosa, Bari, Laterza, 1996 P.KLEE, Teoria della forma e della figurazione, Milano, Feltrinelli, 1976 D. CRIPPA, B. DI PRETE, Verso un'estetica del momentaneo. L'architettura degli interni: dal progetto al «processo», Maggioli Editore, 2011 M. C. FORLANI, Musica e architettura, Roma, Gangemi, 1998 M. C. FORLANI, Spazi per lo spettacolo e riuso, Roma, Gangemi, 1999 F.CASTAGNETO, Lo spazio della musica: flessibilità e nuove configurazioni spaziali, Roma, Gangemi, 2005 M. BARRON, Auditorium Acoustics and Architectural Design, London, New York, Spon Press, 2010 R. SPAGNOLO, Acustica musicale e architettonica, Torino, UTET, 2001 G.IZENOUR, Theatre design, New Haven, London, Yale University Press,1996 A. PAGLIANO, Il disegno dello spazio scenico, Milano, Hoepli, 2002 S. CATTIODORO, Architettura scenica e teatro urbano, Milano, Angeli, 2007 Tesi C. GUADALUPI, Riuso temporaneo e tattiche urbane tra sperimentazione e precarietà, Torino, 2015 L. TEDESCHI, Centrare il margine, Ferrara, 2015 FABIO TIDILI, Teatri: città,Cagliari, 2016 G. DOMENICONI, The Unconventional City, Ferrara, 2013 C. SECOLO, Identità dinamiche, Venezia, 2010 Siti internet https://www.che-fare.com http://www.temporiuso.org https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/ http://teh.net http://www.fuoriluogoasti.com http://www.comune.asti.it http://www.comuninrete.at.it/Web-comuni-new/sitiComuni/ MAST_file/mastmappa/10.html |
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