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Acustica delle aule scolastiche e capacità cognitive : uno studio longitudinale sui bambini di prima elementare

Greta Minelli

Acustica delle aule scolastiche e capacità cognitive : uno studio longitudinale sui bambini di prima elementare.

Rel. Arianna Astolfi, Giuseppina Emma Puglisi, Andrea Prato, Tiziana Sacco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2017

Abstract:

INTRODUZIONE

Il rapporto tra architettura e salute ha storicamente ricevuto poca attenzione, ma recenti lavori stanno spingendo verso un cambiamento, che produca una consapevolezza olistica del ruolo dell'architettura in campo sanitario: si parla di malattia a causa degli effetti di caratteristiche ambientali, come sovraffollamento, rumore, qualità dell'aria e luce. Questi effetti possono essere descritti come diretti, cioè relativi alla salute fisica e mentale, e indiretti, ad esempio attraverso la loro influenza su meccanismi sociali. Il disegno dell' ambiente costruito affetta la nostra salute ed il nostro benessere, e può avere implicazioni a lungo termine sulla qualità della vita.

Collocandosi in un'area più specifica di questo ampio discorso, la presente ricerca ha come obbiettivo fondamentale lo studio dell'influenza dell' acustica relativamente allo sviluppo delle abilità cognitive dei bambini, volendosi soprattutto occupare di quelli affetti da disturbi dell'apprendimento.

Partendo dal presupposto che l'acustica è relativa alla propagazione fisica del suono e che esso non deve essere "danneggiato" dall'ambiente affinché il messaggio emesso non venga compromesso, assicurare una buona acustica significa agevolare la trasmissione del messaggio e quindi si ipotizza anche la sua ricezione e teoricamente la sua comprensione.

Durante il periodo della vita che va dai 5 ai 7 anni nel cervello è ancora alta la plasticità neurale, ed è possibile modificare le aree linguistiche attraverso stimoli ambientali che coinvolgono i canali sensoriali uditivi e visivi. L'ultimo anno della scuola dell'infanzia ed i primi della scuola primaria sono fondamentali per formare, sviluppare e consolidare quelle competenze che saranno l'ancoraggio dei futuri apprendimenti. Se si ha una buona percezione del suono probabilmente è possibile assimilare più rapidamente le nuove informazioni e fissarle con più stabilità, il che implica la crea-zione di una conoscenza elementare solida che permette di interagire con il mondo circostante secondo modalità più semplici, con sforzi e tempistiche minori.

In particolare questa ricerca si inserisce all'interno del progetto Io-Ascolto, realizzato dall'Università degli Studi di Torino (Dipartimenti di Neuroscienze, Scienze Chirurgiche e Informatica) e dal Politecnico di Torino (Dipartimento Energia), in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) e la Direzione Didattica

Roberto D'Azeglio e finanziato dalla Fondazione CRT. Il progetto mira a migliorare le capacità di apprendimento dei bambini a scuola e contrastare disturbi specifici dell'apprendimento come la dislessia, un tipo di disturbo che persiste anche in età adulta, complicando, ad esempio, la lettura di cartelli stradali, istruzioni, libri, giornali o l'esecuzione di semplici calcoli nelle spese ordinarie. Nonostante risulta chiaro che la dislessia abbia un'origine genetica, questa condizione è in parte determinata da fattori ambientali.

La dislessia è una patologia in cui bambini dotati di normale intelligenza incontrano difficoltà di lettura e scrittura di gravità variabile, dovute a un problematico utilizzo dei fonemi, cioè dei suoni semplici, i veri e propri 'mattoni' costitutivi delle parole. Quindi l'acustica ricopre un ruolo importante all'interno di questo discorso.

Questa tesi di ricerca si presenta quindi come una strategia preventiva universale mirata alla mitigazione dell'impatto dei rischi biologici e ambientali che causano la dislessia evolutiva, attraverso un programma di potenziamento e l'analisi di dati relativi a test cognitivi sui bambini e misure acustiche all'interno delle classi.

Il presente lavoro contribuisce all'implementazione del progetto Io-Ascolto, attivato a partire dall'anno scolastico 2015-2016 e ripetuto durante il 2016-2017, cercando di discutere i punti che hanno presentato criticità, senza fermarsi soltanto ad approfondire il discorso riguardo ai valori ottimali da garantire per i parametri acustici importanti in ambiente scolastico, ma spingendosi fino all'identificazione di parametri acustici correlati alle abilità cognitive. Inoltre la ricerca sta mettendo in luce l'esistenza di altri parametri da tenere in considerazione per la determinazione e la progettazione di una buona acustica, che precedentemente non erano stati individuati, come il recente C50 e la U50.

Relatori: Arianna Astolfi, Giuseppina Emma Puglisi, Andrea Prato, Tiziana Sacco
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: S Scienze e Scienze Applicate > SA Acustica
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6226
Capitoli:

RINGRAZIAMENTI

1 INTRODUZIONE

1.1 Acustica e salute

1.2 Background: state of thè art

2 MATERIALI & METODI

2.1 PARTECIPANTI

2.1.1 Le scuole

2.1.2 I bambini

2.2 CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DELLE AULE

2.2.1 I parametri acustici

2.2.2 Le misurazioni acustiche

2.2.3 Esemplo di misurazione

2.3 POTENZIAMENTO

2.3.1 GII esercizi del potenziamento

2.4 TEST COGNITIVI

2.4.1 GII esercizi dei test cognitivi

2.5 CATALOGAZIONE ED ELABORAZIONE DEI DATI

2.5.1 I bambini

2.5.2 I dati acustici

2.5.3 I dati cognitivi

2.5.4 Le analisi statistiche

3 RISULTATI

CONCLUSIONE

BIBLIOGRAFIA

ALLEGATI

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

UNI 11367, Classificazione acustica delle unità immobiliari (Acoustical classification in building units) (Ente Italiano di Normazione, Milano, 2010)

Michel Picard & John S. Bradley, "Revisiting Speech Interference in Classrooms", Audiology, 40:5, 221-244 (2001)

DIN 18041, Hörsamkeit in kleinen bis mittelgroßen Räumen (Acoustical quality in small to medium-sized rooms) (Deutsche Institut für Normung, Berlin, Germany, 2016)

WSP, Acoustic Design in Schools: Performance Standards Building Bulletin, BB93 (Department for Education and the Educational Funding Agency, Londont2015)

Farooq Sabri, Abigail Rotheroe, Anne Kazimirski, Measuring the well-being of young people with special educational needs, NPC, (2015)

Bradley J.S., "Speech Intelligibility Studies in Classroom", Journal of the Acoustical Society of America, Vol. 80, No. 3, Settembre 1986;

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