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Il rilancio dell'alta Valle Maira attraverso la riqualificazione della caserma Carlo Pisacane di Prazzo

Giovanni Cesari

Il rilancio dell'alta Valle Maira attraverso la riqualificazione della caserma Carlo Pisacane di Prazzo.

Rel. Paolo Mellano, Cristina Coscia, Fulvio Rinaudo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2017

Abstract:

INTRODUZIONE

Nel nostro Paese il "Sistema montano" è colpito da decenni da un grave spopolamento per un processo migratorio verso la pianura, determinato dalle migliori condizioni economiche e di vita che questa può offrire. Sono colpite in modo particolare le zone che non possono giovarsi di risorse economiche "forti", ad esempio gli impianti sportivi invernali, gli stabilimenti termali ed in genere un turismo competitivo. In questi luoghi le tradizionali fonti di sostentamento delle popolazioni montane quali l'agricoltura e l'allevamento, non più competitive con quelle della pianura e non più sostenute da una sufficiente manodopera, sono andate in declino contribuendo alla migrazione verso la pianura.

Secondo il rapporto "La montagna perduta: come la pianura ha condizionato io sviluppo italiano" realizzato dal Centro Europa Ricerche e Trentino School of Management tutta la crescita della popolazione italiana negli ultimi 60 anni si è concentrata sui territori di pianura (8,8 milioni di nuovi residenti) e su quelli collinari (circa 4 milioni).

A fronte di un così cospicuo incremento a livello nazionale, I territori montani hanno perso nello stesso periodo 900.000 abitanti.

Inevitabile risultato di questo spopolamento è stato la riduzione del peso politico delle popolazioni che continuano a vivere in montagna, con tendenza a ridurre le risorse stanziate per le opere di pubblica utilità. Questo agire ha comportato il ridimensionamento del trasporto pubblico, del servizio scolastico e una riduzione degli interventi manutentivi delle infrastrutture cui è conseguito un maggior rischio di incidenti, soprattutto di tipo idrogeologico.

A questa progressione negativa tenta di opporsi la Comunità Europea con una politica agricola volta a sostenere l'agricoltura dei territori montani. Inoltre, si deve registrare una maggiore attenzione della Regione Piemonte verso il servizio scolastico nelle aree montane.

Ne sono testimonianza le considerazioni del Dott. Luigi Catalano, già Direttore dell'Ufficio scolastico regionale del Piemonte: "Conoscere le scuole di montagna mi ha consentito di comprendere come garantire il servizio scolastico in questi territori rappresenti un investimento sul futuro per l'intera collettività regionale,in montagna ,il mantenimento fortemente radicato nel tessuto sociale dell'istituzione scolastica può addirittura condizionare l'esistenza o meno dell'insediamento umano?”.

La Valle Maira, grande vallata piemontese localizzata nella parte ovest della provincia di Cuneo, non è esente dal fenomeno appena descritto.

Anche qui la popolazione dei Comuni d'Alta Valle è in forte calo, le sue caratteristiche morfologiche la rendono difficilmente accessibile e il sistema economico non regge il confronto con quello della pianura.

Si tratta di un'area composta da 20 Comuni, largamente compresa nelle aree interne, per un totale di 24.229 abitanti, con un importante incremento di popolazione del 6,5% negli ultimi dieci anni. L'area è però molto diversificata al proprio interno dal punto di vista demografico: i Comuni dell'Alta Valle perdono quote importanti di popolazione, mentre quelli di Bassa Valle crescono sia a causa di un travaso interno che in conseguenza del processo di suburbanizzazione del comune di Cuneo.

La Superficie Agricola Utilizzata è in calo costante: diminuisce del 18,4% dal 1982 al 2010.

L'area presenta importanti problemi di accessibilità e di mobilità interna, soprattutto per i comuni localizzati nell'Alta Valle. Esistono infatti differenze marcate rispetto ai Comuni della Bassa Valle, prossimi ai grandi assi di comunicazione stradale e ferroviaria?

Nella Valle Maira è tuttavia radicata una forte volontà di rilancio, sostenuta con forza dalla Comunità Montana delle valli Maira e Grana prima e dall'Unione Montana Valle Maira (che l'ha sostituita insieme all'Unione Montana Valle Grana) oggi, attraverso un'intensa collaborazione con le amministrazioni locali e quella regionale.

È interessante rilevare, in termini di capacità di cooperazione istituzionale, la costituzione della società MAIRA SPA, fondata alla fine degli anni '90, con un partenariato pubblico privato formato perii 33% dalla Comunità Montana, il 17% dal Bacino Imbrifero del Maira e il 50% da due società private. Le due Unioni Montane sostituiranno la Comunità Montana nella detenzione delle quote societarie. La società ha installato centraline per produzione di energia idroelettrica, destinando parte dei profitti in: energia calmierata per edifici pubblici e sociali, gestione ambientale, risparmio energetico e ristrutturazione rifugio per ricettività.

Due notevoli opportunità di rilancio del territorio si sono realizzate nel 2015: l'inserimento della Valle Maira nel vasto programma di finanziamenti europei "Strategia Nazionale per le Aree Interne" e la cessione a titolo gratuito dall'Agenzia del Demanio al Comune di Prazzo dell'ex complesso militare Caserma Carlo Pisacane, situato proprio al centro di quel territorio fortemente colpito dai disagi descritti, al fine di essere riutilizzato.

Il Presidente dell'Unione Montana della Valle Maira, Roberto Cobmbero afferma: "Una notizia che aspettavamo da anni. Il territorio beneficerà di un'area strategica, dove garantire i servizi per tutte le fasce d'età della popolazione. Penso alla concentrazione dei plessi scolastici, sull'esempio di quanto ha già fatto Monterosso Grana con la scuola elementare di Valle, ma anche al polo dell'artigianato, alle iniziative di tipo turistico-ricettivo".

Tuttavia, sulla possibilità di utilizzare la Caserma a favore della comunità incombe una scadenza: se entro tre anni dal passaggio di proprietà al comune di Prazzo, essa non fosse utilizzata in maniera attiva, ovvero non ne fossero avviati i lavori di ristrutturazione, ritornerà automaticamente all'Agenzia del Demanio, senza l'obbligo per quest'ultima di riconoscere al comune di Prazzo un corrispettivo per le spese di mantenimento nel frattempo sostenute.

E' dunque necessario agire in fretta, definendo un progetto di massima da sottoporre all'Amministrazione Regionale in sintonia con l'Unione Montana, al fine di ottenere il necessario sostegno e i fondi necessari all'attuazione del piano.

I nostri obiettivi sono chiari - racconta il sindaco Einaudi -: l'area sarà un polo a servizio dei Comuni dell'Alta Valle, dove ci saranno scuole, formazione professionale, laboratori e magazzini. Il tutto in accordo con la Comunità Montana e la Regione.

La scelta di sviluppare la tesi sul tema del recupero della Caserma Carlo Pisacane è scaturita dall'interesse per la conservazione e la valorizzazione dell'ambiente montano, unitamente al desiderio di dare un contributo concreto alla Comunità della Valle Maira per sfruttare al meglio questa preziosa occasione di rilancio.

Sollecitata in merito l'Amministrazione comunale, essa mi ha generosamente concesso di accedere liberamente alla struttura ed ai documenti che la riguardano.

Lo scopo della tesi è lo studio di un possibile scenario di riqualificazione del complesso attraverso la sua rifunzionalizzazione in favore della Comunità dell'Alta Valle Maira.

Lo studio si svolge in due fasi principali.

La prima consiste nell'individuazione delle funzioni da attribuire al complesso.

Per tale obiettivo sono state affrontate le fasi e gli strumenti per la conoscenza e la valutazione nella fase strategica. Essa prevede l'individuazione dei territori limitrofi che possono influire sulle dinamiche socio-economiche della Valle Maira, seguita dalla loro analisi secondo diverse tematiche.

Successivamente viene sottoposta alla stessa indagine l'area più tipicamente montana della Valle in cui è situata la Caserma.

Segue lo studio del complesso e dei caratteri del contesto territoriale del Comune.

I dati così ottenuti, analizzati con l'aiuto di idonei strumenti di valutazione strategica, consentono l'individuazione delle nuove funzioni, nel rispetto delle intenzioni già espresse dall’Amministrazione Comunale.

La seconda fase dello studio concerne la redazione di un piano di meta-progettazione, al fine di assegnare le nuove funzioni alle diverse strutture dell'insediamento.

Lo scenario prescelto è stato verificato anche dal punto di vista gestionale, attraverso la redazione di un business plan.

Relatori: Paolo Mellano, Cristina Coscia, Fulvio Rinaudo
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AJ Edifici e attrezzature per l'amministrazione, il commercio e la difesa
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/5949
Capitoli:

Sommario

1.Introduzione: tema, obiettivi e metodo

2.Il caso studio: La Caserma Carlo Pisacane a Prazzo (Cuneo)

3.Analisi del quadro competitivo

3.1.Introduzione agli ambiti di analisi

3.2.Ambito a livello di macro aree di influenza

3.2.1.Accessibilità

3.2.2.Demografia

3.2.3.Grado d'istruzione

3.2.4.Servizi pubblici d'interesse provinciale

3.2.5.Sistema economico

3.2.6.Pendolarismo

3.2.7.Processualità

Conclusioni

3.3.Ambito a livello di aggregazione sovracomunale, l'Alta Valle Maira

3.3.1.Morfologia

3.3.2.Accessibilità, infrastrutture e mobilità

3.3.3.Demografia

3.3.4.Servizi pubblici e alla persona

3.3.5.Sistema economico

3.3.6.Indicatori turistici

3.3.7.Beni culturali e paesaggistici

Conclusioni

3.4.Ambito a livello comunale, Prazzo

3.4.1.Viabilità

3.4.2.Destinazioni d'uso prevalenti, aree verdi e parcheggi

3.4.3.Servizi pubblici e alla persona

Conclusioni

4.Analisi del complesso Caserma Carlo Pisacane

4.1.Analisi storica

4.2.Analisi delle consistenze

4.3.Rilievo

4.4.Analisi tecnologica e dello stato conservativo

4.5.Schedatura degli edifici

4.6.Analisi delle disposizioni normative

5.Scenario progettuale di riqualificazione

5.1.Strumenti di valutazione strategica

5.1.1.SWOT sull'ambito a livello di macro aree d'influenza

5.1.2.SWOT sull'ambito a livello dì aggregazione comunale

5.1.3.SWOT sull'ambito a livello comunale

5.1.4.SWOT Caserma Carlo Pisacane

5.1.5.SWOT di sintesi: tematiche sensibili.

5.1.6.Matrice Genius Loci, le funzioni

5.2.Analisi delle funzioni

5.3.Concept funzionale

5.4.Approfondimento progettuale sulle funzioni pubbliche

5.4.1.Area pubblica

5.4.2.Polo scolastico

5.4.3.Approfondimento sul fabbricato 5: palestra scolastica e sala polivalente

5.5.Approfondimento: movimenti di terra

5.6.1.Fattibilità economica: punto di vista pubblico

5.6.2.Management dell'operazione

5.6.2.Canali di Finanziamento

5.6.3.Individuazione degli stakeholders

5.6.4.Approfondimento sul fabbricato 5: analisi costi benefici gestionale

5.6.4.1.Costi d'investimento

5.6.4.2.Analisi di bilancio: il punto di vista del Comune

Conclusioni

6.Considerazioni finali

Indice elaborati

Allegato

Bibliografia

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

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