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Budapest 1896 : la sezione storica delle celebrazioni del millennio nel contesto delle esposizioni internazionali

Eleonora Panicco

Budapest 1896 : la sezione storica delle celebrazioni del millennio nel contesto delle esposizioni internazionali.

Rel. Paolo Cornaglia. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2016

Abstract:

INTRODUZIONE

L'argomento oggetto della seguente tesi nasce con l'obiettivo di prendere in analisi le architetture della sezione storica, realizzata su progetto dell'architetto Ignàc Alpar,oggigiorno ancora esistente all'interno del Varosliget a Budapest, che vennero eseguite in occasione dell'esposizione indetta per celebrare i mille anni dalla costituzione dello Stato ungherese nel 1896.

Convenzionalmente la nascita dell'Ungheria viene fatta risalire all'anno 896 d.C., con la discesa dei Magiari, popolo originario delle steppe dei monti Urali, composto da sette tribù sotto la guida del condottiero Àrpad, nelle pianure del bacino Carpatico-Danubiano e il loro successivo insediamento.

In occasione della ricorrenza dei mille anni da questo evento venne indetta un'esposizione internazionale, volta alla celebrazione e alla glorificazione della Nazione anche attraverso l'esaltazione delle sue mitiche origini, le quali fanno dell'Ungheria uno dei paesi più antichi d'Europa.

Il tutto va inquadrato nel difficile contesto sociopolitico dell'epoca che vedeva il Paese come uno dei due poli dell'impero Austro-Ungarico, denominazione che ottenne dal 1867 in seguito a moti indipendentisti, ma che restava di fatto uno stato vassallo essendo l'imperatore d'Austria, Francesco Giuseppe, anche sovrano d'Ungheria.

Queste celebrazioni dunque non sono estranee anche ad un forte significato patriottico ed un desiderio d'indipendenza ed anche in quest'ottica vanno interpretate le scelte adottate per la realizzazione dei monumenti e dei padiglioni per l'esposizione e di cui la sezione storica sicuramente si fa portavoce.

Partendo da un'analisi dello scenario internazionale delle esibizioni, delle loro origini e dei moti propulsori che ne hanno portato allo nascita e al successivo sviluppo, partendo dall'Europa e nel dettaglio da Inghilterra e Francia, si vuole focalizzare l'attenzione sul ruolo e sull'importanza rivestita dalle sezioni storiche ed in particolare in quella di Budapest del 1896, le quali non furono solamente meri esercizi estetici ma portavoce di una aspetto della cultura Ottocentesca, quella del medievalismo e della rievocazione storica, che permea ed influenza diversi ambiti.

Nel corso degli studi affrontati si è osservato come spesso questo elemento sia stato, da parte dei movimenti culturali successivi, spesso trascurato o considerato di minor importanza rispetto alla tematica industriale e per certi versi non compreso appieno.

Nel contesto delle esposizioni nazionali ed internazionali del XIX e dell'inizio del XX secolo tuttavia questo tema non può essere considerato completamente disgiunto da quello del progresso e dell'industria in quanto, sebbene all'apparenza in contrasto, i concetti e gli ideali che li ispirano sono i medesimi.

Si assiste dunque, nelle grandi kermesse internazionali, all'esaltazione di una dicotomia che tuttavia è insita nella stessa cultura ottocentesca: da una parte l'idea del progresso, della scoperte e dell'innovazione, che nascono sotto la spinta della Filosofia Positivista e che vedono nell'industria parte della loro realizzazione, e dall'altra il legame con il passato e con le origini, la ricerca dei grandi ideali che sembrano mancare nell'era moderna, dunque la conseguente riscoperta del Medioevo in rottura con la tradizione che vedeva nel mondo classico la massima grandezza del genere umano.

Entrambi questi aspetti sono insiti nella società del XIX secolo, ambedue hanno come punto di riferimento l'esaltazione dell'uomo moderno e dei suoi valori e colgono nelle esibizioni internazionali, luoghi per eccellenza della celebrazione, un'occasione per la loro enfatizzazione.

Si può quindi considerare l'esposizione come la sede ideale per "mettere in mostra" tutti quei moti e quegli ideali che animano il panorama culturale Europeo ed Occidentale tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.

In particolare si è osservato come nel caso dell'Ungheria questo aspetto sia particolarmente rilevante ai fini dell'unità nazionale e di come si vesta di un significato ideologico particolare e che fa dell'Esposizione di Budapest un caso caratteristico.

Relatori: Paolo Cornaglia
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AS Storia dell'Architettura
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/5902
Capitoli:

INDICE

0.Introduzione

1.Le Grandi Esposizioni Internazionali tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

1.1.Nascita e sviluppo di un fenomeno a scala mondiale

1.2.Il Medievalismo e l'Esotismo: temi della cultura ottocentesca che permeano il contesto espositivo.

1.3.L’eredità della Great Exhibition e del prototipo espositivo francese

1.3.1.La Great Exhibition, Londra 1851

1.3.2.Exposition Universelle des Produits de l’Industrie, Parigi 1855

1.3.3.International Exhibition of 1862, Londra 1862

1.3.4.Parigi, 1867

1.3.5.Vienna, 1873

1.3.6.Centennial Exposition, Philadelphia 1876

1.3.7.Dati sulle prime esposizioni

1.3.8.Parigi, 1878

1.3.9.Le Esposizioni australiane

1.3.10.Barcellona,1888

1.3.11.Exposition Universelle de Paris del 1889.

1.3.12.World's Columbian Exhibition, Chicago, 1893

1.3.13.Parigi, 1900

1.3.14.Le Esposizioni italiane di Torino

1.3.15.Cambiamenti nel carattere espositivo all'indomani della Grande Guerra

1.3.16.Dati sulle Esposizioni di fine '800

2.La rievocazione delle architetture storiche nelle kermesse internazionali

2.1.L'idealizzazione del passato nella cultura ottocentesca

2.2.La sezione storica nel panorama espositivo internazionale

2.2.1.Parigi 1878 e la "rue des Nations"

2.2.2.Il Borgo Medievale di Torino 1884

2.2.3.Old London Street, Londra 1884-1886

2.2.4.Old Edinburgh, Edimburgo 1886.

2.2.5.La ricostruzione della Bastiglia e la mostra dell'Abitare umano, Parigi 1889

2.2.6.IV Esposizione Italiana, Palermo 1891-1892

2.2.7.Old Vienna" a Chicago 1893

2.2.8.Alt Berlin, Berlino 1896

2.2.9.Il Villaggio Svizzero, Ginevra 1896

2.2.10."Vieux Paris", Parigi 1900

2.2.11."Oud Vlaenderen" il villaggio delle Vecchie Fiandre a Gand, 1913

2.2.12.Il Poble Espanyol, Barcellona 1929.

3.L'Esposizione di Budapest del 1896 e le celebrazioni per i mille anni della Nazione ungherese

3.1.Il contesto storico-politico ungherese nel XIX secolo, dalla Rivoluzione del 1848 alla monarchia bipolare.

3.1.1.La Rivoluzione Ungherese del 1848

3.1.2.L'Ausgleich, la nascita della monarchia bipolare e lo sviluppo economico dell'Ungheria

3.1.3.Il 1896, Budapest e l'Esposizione: simboli della Nazione ungherese

3.2.L'Esposizione del Millenario, apice dei festeggiamenti della ricorrenza e simbolo della Nazione magiara.

3.2.1.I piani a livello urbano per la città in occasione dell'evento.

3.2.2.I principali padiglioni dell'Esposizione

3.2.3.L'apertura delle celebrazioni e la "parata storica"

3.2.4.La cerimonia dell'anniversario dell'Incoronazione

3.2.5.Il Ponte Francesco Giuseppe

3.3.Elementi storico-evocativi nella città di Budapest in concomitanza con l'evento espositivo

3.3.1.Il Monumento al Millennio ed il Piazzale degli Eroi

3.3.2.Il Parlamento

3.3.3.Il restauro della Chiesa di Mattia

4.Il castello Vajdahunyad

4.1.Il concorso per la realizzazione del padiglione

4.2.Il progetto definitivo del padiglione di Alpar

4.2.1.L'ala Romanica

4.2.2.L'ala Gotica

4.2.3.L'ala Barocca

4.3.I modelli del Vajdahunyad

4.3.1.La Chiesa di Jàk

4.3.2.Il castello di Hunedoara

4.3.3.Il castello della famiglia Bethlen, chiesa di San Ladislao e le torri di Sighisoara

4.3.4.Il castello di Gòdòllo

4.4.Dal Vajdahunyad al Museo dell'agricoltura, la ricostruzione di Alpar e i cambiamenti per l'adattamento alla nuova funzione

4.5.Il Magyar Mezògazdasàgi Muzeum, ulteriori cambiamenti dopo la ricostruzione.

5.Ignàc Alpar

5.1.Vita e progetti

6.Conclusioni

7.Bibliografia e Sitografia

8.Allegati

Bibliografia:

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