Giulio Morello, Riccardo Montaldo
Balestrino 2.0 : la rinascita di un borgo : progetto per il recupero e la rifunzionalizzazione del borgo medievale di Balestrino.
Rel. Carla Bartolozzi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2017
Abstract: |
PREMESSA
L’architetto legge ed esamina la storia delle persone e del luogo, se ne appropria e la pro-segue. Tenta di inseguire e realizzare un sogno comune, che non appartiene solo a lui, ma anche e soprattutto a chi gli sta intorno. Accoglie le sfide che gli si presentano, affrontandole come una provocazione alla sua formazione e alla sua cultura. Lotta contro la burocrazia e la sua inesauribile creatività, contro la sua idea e la visione dei più. Trasforma spazi angusti e luoghi inaccessibili, in aree aperte e zone nuove. È proprio questo pensiero, che possiamo quasi definire un credo o un giuramento di Ippocrate, che ci porta ad affrontare la sfida del Borgo Fantasma. Il tema della rifunzionalizzazione e della conservazione è a noi molto caro sotto diversi punti di vista e per differenti ragioni. L'avvicinamento a queste tematiche è avvenuto durante l'Atelier di compatibilità e sostenibilità del restauro architettonico, tenuto dalla prof.ssa Carla Bartolozzi, il prof. Marco Roggero e il prof. Marco Vitali, lo scorso anno accademico. Il laboratorio mirava alla riqualificazione e al recupero di singoli edifici nel comprensorio del canavese, in particolare a Caravino, Vestignè e al piccolo borgo di Masino. Il corso ci ha aperto la strada ad un nuovo ambito di applicazione delle nozioni che fino ad allora avevamo appreso, mostrandoci nella pratica come i modi d'intervento e le attenzioni da porre nella progettazione cambino nettamente in base al luogo in cui si va ad agire ed al contesto architettonico e/o naturalistico in cui ci si trova davanti. Il primo motivo, dunque, che ci ha fatto muovere i primi passi verso questo progetto di Tesi è l'esperienza piacevole, appagante ed istruttiva dell'Atelier, il quale ci ha fornito il tema generale del nostro lavoro. Si trattava, dunque, di andare a cercare e scovare quella sfida, quella battaglia, che risultasse adatta a spronarci e a dimostrare di saper mettere in pratica ciò che il nostro percorso universitario ci ha insegnato, nonostante la consapevolezza dei nostri innumerevoli limiti. La scelta si è dimostrata più semplice del previsto, poiché si ha avuto l'immensa fortuna di avere, da parte di uno di noi, i nonni materni residenti nell'entroterra ligure, a Zuccarello, e la Storia di Balestrino non era la prima volta che la si sentiva. Grazie alla curiosità e al ricordo infantile, si è cominciato a ricavare informazioni più dettagliate e ci si è immedesimati nella vicenda. Raccogliendo, così, la sfida che tanto si aspettava. Il Comune di Balestrino si presenta dispersivo e disgregato, infatti si articola in quattro nuclei abitativi distinti e distanti tra loro: la frazione di Bergalla, la frazione di Cuneo, la frazione di Poggio ed infine la frazione di Borgo. In quest'ultima nasce il nostro antico borgo. Il sito, in grave stato di abbandono e deteriora-mento, ha suscitato subito la nostra immagina-zione e la nostra creatività. L'analisi della storia, della cultura e coltura, della tradizione, della forma, del territorio, dell'architettura e della struttura ci ha fatto rendere conto della complessità del borgo, sotto tutti gli aspetti. Il degrado del borgo, oggi, non è dovuto sola-mente alla tipologia del terreno in cui è fondato, ma la causa principale è l'abbandono e la mancanza di interventi di messa in sicurezza o conservazione del sito. Per esprimere al meglio il progetto di conserva-zione e valorizzazione, quindi, abbiamo dovuto lavorare in maniera interdisciplinare con le materie di Restauro, Estimo e Progettazione. Il lavoro è stato svolto e discusso in due fasi distinte. Balestrino. La rinascita di un Borgo. Parte Prima. Racchiude lo studio fatto sul territorio e sul Comune del Savonese. Gli step che sono stati affrontati durante il percorso sono riassumibili in un'indagine a livello territoriale sugli aspetti ambientali e caratteristici seguita da un'indagine storica sull'insediamento del Comune di Balestrino. Successivamente ci si è concentrati sulla fase di rilievo. Tale operazione è stata molto difficoltosa in quanto il borgo non risulta essere accessibile. Fortunatamente il Comune e l'Architetto Enrico Zunino ci hanno fornito una cartografia di base (seppur non del tutto in formato digitale) la quale ci ha aiutato ad approfondire l'analisi del costruito e successivamente a proporre un'idea progettuale alternativa. Il lavoro si conclude, in primo luogo, con l'approfondimento di Estimo nel quale, data la complessità a livello legislativo e normativo, si è provato a proporre alcune soluzioni, forse anche un po' provocatorie, in modo da spronare l'inizio della rivalorizzazione e rivitalizzazione concreta del Borgo. In secondo luogo, con la proposta progettuale, sia a livello territoriale che di masterplan, abbiamo individuato come la rinascita, attraverso l'inserimento di strutture ricettive e operazioni mirate sul borgo e sul territorio, può avvenire e, soprattutto, funzionare. Balestrino. La rinascita di un Borgo. Parte Seconda. È un lavoro, svolto a quattro mani, che ha come obiettivo il dare una conclusione allo studio fatto in precedenza. L'argomento principale di questa tesi è un lavoro di revisione e aggiornamento delle metodologie utilizzate per la stesura del progetto, commissionato nell'anno 2005 dal Comune di Balestrino all' Arch. Enrico Zunino, e per la raccolta e gestione dei dati durante lo studio dello stato di fatto, proponendo software moderni e, in un certo senso, innovativi che si stanno affacciando sulla realtà architettonica italiana: il GIS (Geographical Information System) e il BIM (Building Information Model). Gli strumenti progettuali di cui si propone l'utilizzo sono il software open source QGIS e REVIT Architecture prodotto dalla Autodesk. Lo strumento del GIS è stato utilizzato per rendere pubblica la fase di conoscenza del Borgo attraverso mappe georeferenziate contenenti dati sullo stato di fatto necessarie per una corretta progettazione attraverso lo scambio di dati con il BIM. È stato quindi realizzato un database contenente un'elevata quantità di informazioni prevedendo, inoltre, un'ulteriore fase di popolamento una volta avviato il programma di recupero. Il BIM, con l'ausilio del programma Revit, è stato utilizzato come metodologia applicata al progetto grazie a tutte le sue opportunità e funzionalità. Le sue funzionalità, appunto, permettono di gestire la fase della progettazione sotto tutti i punti di vista, dall'aspetto strutturale sino alle analisi energetiche. L'interoperabilità, caratteristica fondamentale, consente lo scambio dei dati tra i professionisti che operano in diversi settori delle costruzioni senza che ci siano perdite di informazioni. Questo sistema innovativo risulta essere molto vantaggioso per controllare la struttura per tutto il suo ciclo di vita in quanto, una volta portata a termine la realizzazione della costruzione, l'information model non viene messo da parte, ma anzi diventa una "copia virtuale" dell'edificio, molto utile per la sua gestione. Alla base di questi due strumenti vi è un progetto che si propone di intervenire sul borgo considerandolo come unica entità, creando un progetto che fornisca una sorta di linea guida da applicare alle altre cellule, in modo da non perdere di vista l'obiettivo posto fin dall'inizio: far sì che rinasca secondo criteri di appetibilità moderni, senza perdere la propria identità storica e paesaggistica. |
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Relatori: | Carla Bartolozzi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione A Architettura > AP Rilievo architettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/5889 |
Capitoli: | INDICE Premessa PARTE PRIMA Un Borgo ligure: dall'abbandono alla nuova realtà Studio ed analisi del territorio ligure della Valle Varatella, del Borgo di Balestrino, delle sue caratteristiche e dei processi storici che lo hanno interessato. CAPITOLO 1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE 1.1.Aspetti generali 1.2.Analisi ambientale 1.3.Il Comune di Balestrino CAPITOLO 2 INQUADRAMENTO STORICO Analisi del Borgo di Balestrino, degli elementi tecnico-costruttivi tradizionali e del recupero dei Borghi. CAPITOLO 3 IL BORGO DI BALESTRINO 3.1.Struttura del Borgo 3.2.Materiali da costruzione e tecnologie del Borgo CAPITOLO 4 LO STATO DI CONSERVAZIONE: ANALISI E RILIEVO DEL BORGO 4.1.Stato di fatto 4.2.Individuazione aree di approfondimento del Borgo 4.3.Edifici di pregio storico CAPITOLO 5 RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BORGHI STORICI Analisi e criticità degli strumenti vigenti sul territorio del comune di Balestrino e del Borgo antico. CAPITOLO 6 STRUMENTI URBANISTICI 6.1.I vincoli sul territorio Balestrinese 6.2.Strumenti vigenti sul territorio comunale 6.3.Iter burocratico di trasferimento del Borgo di Balestrino CAPITOLO 7 CRITICITA’ E INDAGINI DIRETTE 7.1.Limiti del P.d.R 7.2.Indagine diretta - l'accertamento delle proprietà CAPITOLO 8 IPOTESI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE - LE NUOVE U.M.I. 8.1.L'acquisizione delle proprietà 8.2.Il costo dell'intervento Progetto di rifunzionalizzazione: albergo diffuso, campeggio e centri polifunzionali. CAPITOLO 9 IL PROGETTO TERRITORIALE 9.1.Percorsi escursionistici 9.2.Percorsi ciclabili 9.3.Trasporto pubblico CAPITOLO 10 IL PROGETTO DI RIVITALIZZAZIONE 10.1.Le tendenze dell'economia ligure 10.2.L'albergo diffuso 10.3.Il campeggio 10.4.Gli obiettivi del progetto di rivitalizzazione del Borgo 10.5.Il nuovo Borgo PARTE SECONDA Nuova metodologia per il progetto architettonico CAPITOLO 1 APPROCCIO PROGETTUALE 1.1.Il Borgo come unica entità 1.2.Approccio al progetto Strumenti per l'applicazione del metodo CAPITOLO 2 GIS E SUE APPLICAZIONI 2.1.La storia del GIS 2.2.Il GIS 2.3.Definizione dei contenuti del Database 2.4.Strutturazione del Database GIS CAPITOLO 3 BIM E SUE APPLICAZIONI 3.1.L'evoluzione del disegno informatizzato e nascita del BIM 3.2.Principali caratteristiche e descrizione del BIM 3.3.Building Information Modeling per edifici esistenti 3.4.Il BIM e Balestrino - La cellula esempio della riqualifica del borgo Applicazione del metodo CAPITOLO 4 PROGETTO DI UNA PARTICELLA TIPO 4.1.Il progetto di una particella tipo 4.2.Interventi di recupero 4.3.Interventi di nuova costruzione Conclusioni Bibliografia e sitografia Allegati |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA P. Costa Calcagno, G. Colmuto Zanella, I castelli della Liguria, vol. I (province di Imperia e Savona), Genova, 1973. Giacomo Doglio, Renato Maurino, Comunità montana Valle Maira, Recupero: come fare?. Appunti sul problema della ristrutturazione della casa alpina, L'arciere, 1980. Giovanni Spalla, L'architettura popolare in Italia, Editori Laterza, Bari, 1984. F. Chiaretto, A. Molina, Sui sentieri della Liguria. Itinerari alla scoperta della storia e della cultura montana, Edizioni CDA, Torino 1996. Antonino Ronco, Balestrino. Una valle, un feudo, una civiltà, De Ferrari, Genova, 2000. Sandro Ranellucci, Il Manuale del recupero della regione Abruzzo, vol. 1 -2-3, Tipografìa del Genio Civile, Roma, 2004. Francesco Gallerò, Eugenio Lertora, Balestrino. Il Castello e le sue Borgate, Tipografìa Natgraf, Loano (SV), 2005. Daniele Regis, Valeria Cottino; Dario Castellino, Giovanni Barberis, Quaderni di Paraloup, Arti Grafiche DIAL, Mndovì, 2007. 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