polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Museo dell'ebraismo europeo

Sharon Cohen

Museo dell'ebraismo europeo.

Rel. Sergio Santiano. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2005

Abstract:

MUSEO DELL'EBRAISMO EUROPEO

Dall'incontro tra la pratica dell'architetto e la riflessione museografica nasce un progetto che, muovendosi nell'area di confine tra architettura e museografia, tenta di proporre una forma museo che, se da una parte si propone di elaborare spazi e strutture in grado di accogliere ed espletare le molteplici funzioni dell'istituzione museo, dall'altro, cerca di reinterpretarne l'essenza stessa e trasporla su un piano marcatamente contemporaneo. Un luogo, questo Museo dell'Ebraismo Europeo, in cui le funzioni primarie, quella espositiva e quella della conservazione, si aprono ai dettami della comunicazione instaurando una prossemica degli spazi tutta incentrata sul visitatore, vero punto di irradiazione delle traiettorie che producono i luoghi della fruibilità come anche i significati.

Ma il museo - qualsiasi museo - deve sapersi declinare a quelli che sono i suoi contenuti specifici: culturali, emotivi, percettivi, estetici. La ricerca di una forma museo che, pur essendo innovativa, non perda di vista l'obiettivo finale, né il contatto con il pubblico, si interseca con l'approfondimento dei temi legati a questo museo. La cultura ebraica, nella pratica progettuale, rimane un riferimento costante: il museo ne è profondamente permeato. Non si tratta soltanto della ricerca di simbologie contenutistiche e spaziali, ma anche della possibilità di interpretare l'essenza stessa del popolo ebraico, di questa cultura che, pur indissolubilmente legate all'occidente, rimane sempre e comunque altra. Affiora la questione dell'identità ebraica: il museo fa proprie le peculiarità di questa cultura e le trasferisce negli spazi architettonici, nelle forme, nelle dinamiche tra gli elementi compositivi e visivi, nella scelta dei materiali, nell'organizzazione dei percorsi e dei contenuti. Non ultimo, l'inserimento in un contesto architettonico, urbanistico, sociale e culturale, propone suggestioni cui il progetto non può che essere sensibile. Venezia, città che ospitò il primo ghetto d'Europa (la parola "ghetto" è di origine veneziana) sceglie il Lido - che è Venezia, ma è pur sempre 'altro' - per un museo che rifiuta di caratterizzarsi come 'mausoleo'. Il Museo dell'Ebraismo Europeo non è un luogo della memoria, bensì uno spazio della comprensione. Attraversando questi percorsi, entrando in contatto con i contenuti e i significati che in essi si sviluppano, il visitatore è chiamato a capire questa cultura estranea, cui gli europei si sono sempre rapportati con sospetta ambiguità. Venezia diventa cosi un tramite, una chiave di lettura per iniziare a capire, per entrare - en abime -nel mondo ebraico. All'ingresso del museo, due alberi intrecciati in un abbraccio struggente offrono il primo suggerimento. Al centro -architettonico - ma alla fine - museografica - serrato da alte mura, il ghetto rivela l'essenza di una segregazione che, gioco forza, si è trasformata in gelosa custodia di un'identità.

Passando per una costruzione di fine Ottocento, in tipico stile veneziano, si entra in uno spazio aperto, un cortile-piazza da cui prendono forma le traiettorie del museo e su cui si affacciano i luoghi che, connessi alla funzione espositiva, svolgono una serie di funzioni accessorie tipiche della declinazione contemporanea del concetto di museo: la biblioteca, il bar, il ristorante, il teatro, le sale di esposizione temporanea, il bookshop, il negozio. Al centro, la piazza in cui campeggia l'albero-scultura che è un pò il simbolo di questo museo. Salendo al piano di sopra, da quel 'ballatoio' che affaccia sul 'cortile' si accede allo spazio espositivo vero e proprio. Il primo spazio in cui si entra è un ampio corridoio, una passerella, visivamente sospesa, tra cielo e terra, come le figure oniriche dell'ebreo Chagall. All'interno l'esposizione si sviluppa su elementi solidi, parallelepipedi che disegnano sentieri, strade, traiettorie insospettate entro cui si sviluppa la storia degli alterni rapporti tra popolo ebraico ed europei. Si arriva fino al cinquecento: secolo in cui nacque - a Venezia, appunto - il primo ghetto. Il visitatore, sempre seguendo la passerella, entra nel ghetto, ma ne rimane distante: lo osserva dall'alto, mentre sotto di lui si ergono le solide mura che circondano la quotidianità ebraica. Si arriva quindi ai secoli XVIII e XIX, quando, tra emancipazione, integrazione e assimilazione, si prepara all'evento che segnò il Novecento: l'olocausto. In questo Museo, quello della shoah è un luogo sotterraneo, buio e angusto cui si accede attraverso un percorso obbligato. Luogo di pura evocazione, a-funzionale. Dopo la shoah non è più possibile risalire, il Novecento prosegue, ma è ormai bloccato nell'irrealtà: quella dei mezzi di comunicazione che riproducono all'infinito un evento fino a distorcerlo, fino ad astrarlo.

Solo allora si può entrare nel vivo della vita ebraica, tra i suoi oggetti, i suoi spazi, i suoi riti. Nel ghetto, lo cui avevamo buttato un occhio dall'alto, delimitati dentro spazi che sembrano case affacciate su una piazza, ci sono i segni di questa cultura segregata, isolata e custodita dentro spesse mura.

Uscendo dal ghetto si può tornare, dopo aver percorso un luminoso spazio di passaggio, nell'arioso atrio-cortile, oppure si può uscire nel parco dove, tra robusti ulivi e cineree betulle, il visitatore può continuare il suo viaggio tra sculture contemporanee.

Relatori: Sergio Santiano
Tipo di pubblicazione: A stampa
Parole chiave: museo - ebraismo - europa - religione
Soggetti: A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
Corso di laurea: NON SPECIFICATO
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/546
Capitoli:

INDICE INTRODUZIONE

PARTE I

IL MUSEO: UNA QUESTIONE DI ARCHITETTURA

1. IL MUSEO OGGI. FORME, STRUTTURE, SIGNIFICATI DI

UN'ISTITUZIONE CHE SFIDA SE STESSA

Specchio dei tempi Passato o futuro? Nuova vita per il museo Pubblico, collezione e sede Museoloqo, museoqrafo, architetto La vocazione per il pubblico Scelte di percorso

2. GLI ARCHITETTI E IL MUSEO

II museo come pretesto

Quale flessibilità?

Un tempio post-moderno

Quel che gli architetti dovrebbero sapere sul museo

PARTE II

LA CULTURA EBRAICA TRA ARCHITETTURA E

MEMORIA

1. BREVE EXCURSUS SU EBRAISMO E ARCHITETTURA

2. BREVE PANORAMICA SUI MUSEI EBRAICI NEL MONDO

PARTE III

MUSEO DELL'EBRAISMO EUROPEO AL LIDO DI

VENEZIA

1. PERCHÉ UN MUSEO DELL'EBRAISMO EUROPEO

2. IL CONTESTO: IL LIDO DI VENEZIA

3. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Bibliografia:

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

MUSEOLOGIA, MUSEOGRAFIA, MUSEOTECNICA

AA.VV., Le isole del tesoro, Electa, Milano, 1988

AA.VV., Nuova Museologia n. 1- 9, Icom, Roma, 1999 - 2002

AA.VV., Rivista di Estetica n. 16, Rosenberg & Sellier, Torino, 2001

W. Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000

D. Bernini, Colloqui con Franco Minissi sul museo, Edizioni De Luca, Roma, 1998

L. Binni, G. Pinna, Museo: storia e funzioni di una macchina culturale dal Cinquecento ad oggi, Garzanti, Milano, 1980

L. Basso Peressut (a cura di), / luoghi del museo. Editori riuniti, Roma, 1985

A. Lugli, Museologia, Jaca Book, Milano, 2003

M.V. Marini Clarelli, Che cos'è un museo, Carocci, Roma, 2005

A. Mottola Molfino, Il Libro dei Musei, Umberto Allemandi & C, Torino, 2003

S. Pansini, Museo e territorio, Progedit, Bari, 2004,

A. Pirozzi, Elementi di Museotecnica, Edizioni Simone, Napoli, 2003,

S. Santiano, Il teatro del museo del mondo e il museo del teatro del mondo, Celid, Torino, 1 995

V. Vercelloni, Museo e comunicazione culturale, Jaca Book, Milano 1994,

MUSEO E ARCHITETTURA

L. Basso Peressut, Musei, architetture 1990-2000, Federico Motta Editore, Milano, 1999

G. Breton, Teatri, Tecniche Nuove, Milano, 1990

M. J. Crosbie, Designing the world's best museums and art galleries, Images Publishing, Victoria, 2003

F. Dal Co, T. Muirhead, I musei di James Stirling Michael Wilford and Associates, Electa, Milano, 1996

S. A. Kliment, Building type basics for Museums, Wiley, New York, 2001

Le Corbusier, Arte decorativa e design, Laterza, Bari, 1 972

V. Magnano Lampugnani, Angeli Sachs, Museums for a new millennium, Prestel, New York, 2004

V. Newhouse, Towards a new museum, The Monacelli Press, New York, 1998

EBRAISMO, ARCHITETTURA E MUSEI

AA. VV., Judenplatz. Piace of rememberence, Museum Judenplatz Vienna, 2000

A. Sachs, E. Van Voolen, Jewish identity in contemporary architecture, Prestel, New York, 2004

A. Sacerdoti, Guida all'Italia ebraica, Marsilio, Venezia, 2003

B. Zevi, Ebraismo e architettura, Giuntina, Firenze, 1993

CULTURA EBRAICA

AA.VV., Le feste ebraiche, Logart Press, Roma, 1987

AA.VV., Venezia ebraica. Il restauro dell'antico cimitero del Lido, Electa , Milano, 1999

R. Calimani, Storia dell'ebreo errante, Mondadori, Milano, 2003

R. Calimani, Storia del ghetto di Venezia, Arnoldo Mondadori editore, Milano, 1999

R. Calimani, Destini e avventure dell'intellettuale ebreo, Mondatori, Milano, 2002

A. Castelnuovo a cura di, Minoranze religiose e cultura europea, Franco Angeli, Milano, 1999

C. Estin, Feste e racconti ebraici, Edizioni Devoniane, Roma, 1 991

G. Filoramo (a cura di), Ebraismo, Laterza, Bari, 1999

U. Fortis, Il ghetto sulla laguna, Storti edizioni, Venezia, 1987

J. Frankel, Ritual murder. Politics and the Jews in 1840, Cambridge University Press, Cambridge, 1997

E. Fubini, La musica nella tradizione ebraica, Einaudi, torino, 1994

P. Garibba (a cura di), / simboli ebraici, Edizioni Com Nuovi Tempi, Roma, 2000

P. Garibba, Le feste ebraiche, Edizioni Com Nuovi Tempi, Roma, 1999

M. Hadas-Lebel, Storia della Lìngua ebraica, Giuntina, Firenze, 1994

J. J. Heydecker, Il ghetto di Varsavia. Cento foto scattate da un soldato tedesco nel 1941, Giuntina, Firenze, 2000

P. Mancuso, La musica nell'ebraismo, Lulav, Milano, 2001 C. Mannucci, L'odio antico, Oscar Mondatori, Milano, 1993 A. Milano, Storia egli ebrei in Italia, Einaudi, Torino, 1963 R. Rendtorff, Cristiani ed ebrei oggi, Claudiana, Torino, 1999

A. Ruggeri, La bimillenaria persecuzione cristiana degli ebrei,

Bardi Editore, Roma, 1999

B. Segre, Gli ebrei in Italia, Giuntina, Firenze, 2001

M. Stock, Nel segno di Geremia, Lint, Udine, 1998

R. Taradel, B. Raggi, La segregazione amichevole, Editori Riuniti, Roma, 2000

L.Treves Alcalay, Canti della diaspora, Giuntina, Firenze, 1987

A. Zvi Idelsohn, Storia della musica ebraica, Giuntina, Firenze, 1994

SUGGESTIONI

J. Baudrillard, Il sistema degli oggetti, Bompiani, Bologna, 2003

G. Consonni (a cura di), Teatro corpo architettura, Laterza, Bari, 1998

G. Didi-Huberman, Immagini malgrado tutto, Raffaello Corina Editore, Milano, 2005

P. Levi, Conversazioni e interviste 1963-1987, Einaudi, Torino, 1997

P. Levi, La tregua, Einaudi, Torino, 1963

P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1998

M. Pellegrini, Undici lezioni di sociologia dell'arte, Celid, Torino, 1996

S. Santiano, Dal testo allo spazio, Celid, Torino, 1995 I. B. Singer, Lo Schiavo, Tea, Milano, 1993

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)