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Inside/out : osservare, cooperare, agire : proposta per la riconversione del M.Ar.Di.Chi in un centro di sorveglianza attenuata in via Bologna, Torino

Stefania Manzo

Inside/out : osservare, cooperare, agire : proposta per la riconversione del M.Ar.Di.Chi in un centro di sorveglianza attenuata in via Bologna, Torino.

Rel. Paolo Mellano, Cristina Coscia. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2016

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Il tema di questa tesi, nasce dall'esperienza diretta che ho avuto l'opportunità di svolgere all'interno della Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino con il team studentesco di Spazi Violenti.

Dal novembre 2014 a settembre 2015, abbiamo lavorato in sinergia con un gruppo di giuristi della facoltà di giurisprudenza per realizzare un progetto di autocostruzione all'interno del carcere "Le Vallette" che coinvolgesse attivamente i detenuti.

A giugno è iniziata la fase di cantiere che ci ha permesso a noi studenti ( 15 tra studenti ed ex studenti) di lavorare a stretto contatto con un gruppo di detenuti ( articolo 21). Abbiamo realizzato uno spazio all'aperto di circa 1000mq per i colloqui dei detenuti con famiglie e uno per il personale penitenziario.

L'esperienza mi ha permesso di approfondire la tematica e strutturare una riflessione più ad ampio raggio sulle criticità e le potenzialità di questo sistema.

Il t carcere, come affermava Dostoevsky, è la cartina di tornasole della società: "la qualità di una società si misura dalla qualità delle sue prigioni".

I temi fondanti di una società, quelli del rispetto della dignità, della riabilitazione morale e civile hanno prodotto numerosi modelli di riferimento che, nel corso dei secoli hanno accompagnato teorie politiche e prassi operative. Da esse diversi modelli archi- tettonici di carcere ( dal Panopticon di Jeremy Bentham alle più moderne strutture detentive) riducendo la dimensione spaziale ad una funzione d'ordine e controllo dei rei.

Questa tesi si propone di riflettere sullo spazio della pena e sulla riabilitazione del detenuto, come elemento portante del sistema carcere e diretta espressione del rispetto della dignità umana, dello sviluppo di un paese, e della funzione e scopo che l'istituzione totale dovrebbe avere.

Negli ultimi decenni una nuova visione del senso della pena e di come debba avvenire la sua espiazione ha permesso la nascita di tipologie di strutture innovative, che hanno smantellato il tradizionale modello di carcere; basti pensare al carcere norvegese di Bastoy, innovativo non solo dal punto di vista architettonico, ma anche concettuale .

Questi esempi dimostrano che è possibile ridisegnare i meccanismi del sistema detentivo contemporaneo affiche questo cambiamento possa manifestarsi coerentemente. E' necessario però uno scatto di "civiltà sociale" attraverso cui la dimensione etico-morale possa concepire un nuovo modello, e farlo accettare e assorbire dalla società, e che da essa prenda spunto.

Il sistema carcere e le strutture penitenziarie europee risultano dei mondi a sé, di cui non si ha coscienza e di cui non si conoscono bene le reali dinamiche interne; l'organizzazione, l'allocazione delle risorse, la gestione del controllo risultano essere ancora zone d'ombra. Capire quanto costano gli istituti di pena allo Stato o il singolo detenuto, i servizi e le strutture potrebbe far luce sul problema e provare a dare delle soluzioni.

Sono partita con l'analisi dei dati e la comparazione del sistema carcerario italiano con quello europeo, facendo riferimento alle nuove tipologie di carcere che si sono sviluppate negli ultimi anni.

Successivamente ho individuato i principali deficit (strutturali e formali) che hanno interessato l'ambito, e, supportata dagli strumenti dell'estimo di valutazione e gestione del progetto, ho strutturato due tipologie di azioni possibili, che possano agire dall'esterno verso l'interno e viceversa.

Due Azioni che rispondono a delle necessità concrete; le Azioni di Sistema e le Azioni di Contrasto.

Le AS partono dal coinvolgimento delle istituzioni e di attori privati (produttori) per la creazione di un polo a sorveglianza attenuata all'interno del tessuto urbano.

Incrociando l'emergenza abitativa del carcere con l'urgenza della riconversione del patrimonio industriale dismesso, ho ipotizzato la creazione di un polo a sorveglianza attenuata all'interno dell'ex caserma M.Ar.Di.Chi. (ubicata in via Bologna 190, Torino) finalizzato alla riabilitazione attraverso l'istruzione e il lavoro. I detenuti, coordinati dalle cooperative sociali e da un team di psicologi, formatori, operatori socio- assistenziali, educatori e polizia penitenziaria lavorano in sinergia con le resistenze delle zone di confine.Lo scopo è creare un collegamento tra interno ed esterno.

Le AC, invece, partono dalla reale problematica della mancanza delle risorse economiche; quando le istituzioni e le risorse economiche sono assenti, gruppi organizzati (studenti, associazioni, ecc. ) possono attraverso la pratica dell'autocostruzione partecipativa provare a intervenire all'interno del carcere, e insieme ai detenuti, cercare di migliorare gli spazi collettivi. Questi due approcci, vogliono essere delle riflessioni possibili sul tema.

Relatori: Paolo Mellano, Cristina Coscia
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AM Estimo
A Architettura > AO Progettazione
SS Scienze Sociali ed economiche > SSG Sociologia
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4649
Capitoli:

ABSTRACT

CAPITOLO I: EMERGENZE

1.1 II loop del sistema: la questione carcere

1.2 Le EPR_ Regole penitenziarie Europee

1.3 Analisi dei dati e confronto con altri paesi europei

CAPITOLO II: SCENARIO

2.1 Lo scenario italiano

La sentenza Torreggiai e la condanna della Cedu

Le misure alternative

Le strutture detentive

2.2 Timeline legislativa

2.3 L'architettura carceraria- una questione pubblica?

2.4 Timeline dei modelli architettonici

2.5 II carcere paternalista vs il carcere responsabilizzante

CAPITOLO III: RESISTENZE AL SISTEMA

3.1 Membrane e pareti

3.2 Comprendere le resistenze _ Generare abilità

Pazienza_L'uso del tempo

3.3 Dalla coordinazione alla collaborazione

CAPITOLO IV: AZIONI

4.1 Frontiere e confini

4.2 Azioni

4.3 Azioni di Sistema_La città carcere o il carcere in città?

4.3A II patrimonio architettonico demaniale militare: le caserme

4.3B Protocollo d'Intesa per studi e ricerche finalizzate all'ottimizzazione del patrimonio militare.

4.3C Studio di pre-fattibilità: Analisi Swot su 3 circoscrizioni: ricerca della vocazione territoriale.

4.3D L'ex caserma M.ar.di.chi

Inquadramento ed indicazioni di piano

Vincolo di tutela

Breve compendio storico del complesso

Costruire nel costruito

Considerazioni sui risultati dell'analisi Swot e mappa tura delle attività nell'area

4.3E Proposta di struttura satellite a sorveglianza attenuata per il lavoro e lo studio.

Individuazione degli Stakeholders

4.3F II caso Urban Barriera; le PPP (Partnership Pubblico Privato).

4.3G Premessa ai ragionamenti di fattibilità

4.3H Costi delle politiche: studio di fattibilità progettuale;

4.3I Mappatura e grafico a rete degli stakeholders CIA_Community Impact Analysis

4.3L Analisi di bilancio in chiave gestionale

4.3M Tavole di progetto

T0_Concept, inquadramento, accessibilità e processualità

T1_Analisi edificato, concepì, schemi funzionali

T2_Pianta coperture e sezione territoriale 1:1000, pianta generale

T3_Pianta e sezione mercato coperto 1:200, fotoinserimenti T4_Pianta e sezioni alloggi 1:200, fotoinserimenti

4.4 Azioni di Contrasto_Spazi violenti 4.4A II team studentesco Spazi Violenti e gli obbiettivi del progetto 4.4B Cooperare, auto-costruire, comunicare L'intervento di riqualificazione

Metodi

La Comunicazione

Tempi e costi

4.4C II progetto _ questionari e azioni propedeutiche alla progettazione

4.4D Progetto di riqualificazione della Casa Circondariale Lorusso Cutugno "Le Vallette" di Torino

Progetto per la nuova area colloqui per i detenuti con famiglia

Progetto per la nuova area colloqui per il personale penitenziario

4.4E Tavole di progetto

Bibliografia:

"Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie" Stefano Ana- stesi, Franco Corleone, Luca Zevi, ed. Ediesse 2011.

"Immobili militari e trasformazioni urbane" Davide PONZINI, Marco VANI

"Beni culturali e paesaggistici" Alessandro CROSETTI, Diego Vaiano Giappichelli Editore, Torino 2011.

"L'uomo Artigiano" Richard Sennet ed Feltrinelli 2014.

"Il Carcere" Francesca Vianello ed Carocci, 2012.

"Ecologia del paesaggio per la pianificazione" Ed Aracne, 2005.

"Sorvegliare e punire, nascita delle prigioni" M Focault, Einaudi 1976.

"Panoticon ovvero la casa d'ispezione" a cura di M Focault e M Pierrot, Venezia, Marsilio 1983.

"Vite di scarto", Zygmunt Bauman, Laterza, 2005.

"Carceri ai confini della dignità", Patrizio Gonnella, Jaca Book, 2014.

SITOGRAFIA

www.west-info.eu/it

Antigone European Prison Observatory, september 2013, Fonte:"http://www. prisonobservatory.org/

www.assemblea.emr.it/

www.lettera43.it/cronaca/amnistia-cancelliri-valuta-le-alternative

www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/490545

toscana-minori-destinati-al-carcere-diventano-giardinieri

www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/491122/

Siena-il-campo-sportivo-del-carcere-fatto-con-gli-pneumatici

www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/491681/

Misure-alternative-al-carcere-il-Csv-selezionera-le-associazioni

www.lettera43.it/cronaca/

carceri-e-detenuti-cinque-cose-da-sapere-sul-sistema-italiano_43675112803.htm

Cesare BURDESE, Carceri proibite agli architetti, 2012

http://ilgiornaledellarchitettura.com/web/2012/01/03/carceri-proibite-agli-architetti/

Carlo OLMO, Ritorniamo a progettare la cosa pubblica, in "Il giornale dell'Architettura, luglio 2012.pag.1

L. Scarcella, D. Di Croce," Gli spazi della pena nei modelli architettonici', in Rassegnapenitenziaria e criminológica, fascicolo 1/3, 2001.

http://www3.smartadserver.com

http://www.histats.com

http://www.ministerodellagiustizia.it

http://www.insidecarceri.c0m/#

http://www.altrodiritto.unifi.it/

http://www.nuovaresistenza.org/

https://laprospettivadelfunambolo.com/

http://www.juragentium.org/

http://www.ristretti.it/

http://www.zeromandate.it/

TESI

"I Patrimoni demaniali: come valorizzarli?" Silvia Gron, 2015.

"La ricerca della vocazionalità dell'esistente attraverso la redazione critica del documento preliminare alla progettazione: il caso studio dell'ex caserma Mameli a Casale Monferrato" Marco Barberis, 2014.

"Conversione per la conservazione: una proposta progettuale per l'ex Magazzino di Artiglieria e Difesa Chimica di Torino." Giulia Drago, 201

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