Daniel Verutti
Burgo 1905-2015 : storia, architettura e recupero dello stabilimento di Verzuolo.
Rel. Vilma Fasoli, Massimo Camasso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2016
Questa è la versione più aggiornata di questo documento.
Abstract: |
Introduzione Alla base di questa tesi sono gli interrogativi sorti in merito alla figura di Luigi Burgo, importante imprenditore del settore cartario che ha inciso in modo radicale sulla realtà economica e produttiva del Cuneese e in particolare nella piccola comunità di Verzuolo. Le ragioni per le quali Luigi Burgo, ingegnere elettrico laureato a Londra e titolare di una società per le imprese elettriche, abbia deciso di investire in un settore a lui sconosciuto, ha fin da subito destato la mia attenzione. Ai numerosi interrogativi si sono affiancati soprattutto quelli volti a dare una risposta alle ragioni che, agli inizi del Novecento, lo avevano indotto a scegliere come sede della sua attività imprenditoriale il piccolo centro di Verzuolo, allora ancora radicato in una tradizione produttiva quasi esclusivamente agricola. Nel breve giro di un ventennio Verzuolo sarebbe stato sottoposto a una radicale trasformazione che lo avrebbe portato a diventare il principale centro italiano specializzato nella produzione della carta. La possibilità di sfruttare l'energia idroelettrica prodotta dagli impianti di cui le valli a monte di Verzuolo erano particolarmente dotate avrebbe consentito a Burgo di valorizzare al meglio gli investimenti fatti in tecnologie d'avanguardia, assicurandosi un successo anche a scala internazionale. Particolarmente apprezzato sarebbe stato poi il prodotto della sua industria nelle strategie comunicative messe in atto dal Fascismo, che vedeva nella carta la componente essenziale della macchina per la sua propaganda. Negli anni tra le due guerre, la riconoscenza della comunità locale era anche legata all'impegno di Burgo nella realizzazione di interventi a sfondo filantropico (scuole, biblioteche, colonie elioterapiche) le cui testimonianze sono ancora oggi presenti sul territorio. Nel 1935, le condizioni dettate dalle leggi sull'autarchia avevano posto le basi dello stretto legame tra il Duce e l'imprenditore cuneese, chiamato, con i più grandi rappresentanti dell'industria di inizio Novecento, a cercare di chiudere il processo di produzione all'interno dei confini italiani, senza avere legami con i Paesi esteri. Queste restrizioni, insieme ai futuri bombardamenti e al conflitto bellico, giocheranno un ruolo determinante nella riduzione del fatturato della cartiera Burgo, che ne risentirà in modo significativo fino al 1946. Lo studio delle strategie imprenditoriali di Burgo hanno fatto emergere due aspetti paralleli e al tempo stesso contrapposti nelle relazioni con la comunità locale: da parte della comunità di Verzuolo la possibilità di cogliere l'opportunità offerta dalla presenza di un'attività industriale che, in un momento di profonda crisi economica, aveva potuto offrire un lavoro stabile e un salario fisso ai suoi abitanti, dall'altro il continuo processo di erosione delle aree a ridosso del centro di Verzuolo necessario all'ampliamento della fabbrica. Anche la storia più recente non sembra sfuggire ad alcuni di questi meccanismi. Dai primi anni 2000 sono emerse nuove esigenze di ampliamento e potenziamento aziendale. Dettato dalla necessità di un rinnovamento complessivo delle tecniche di produzione, a fronte della riduzione del numero di addetti e dello svuotamento di ampie porzioni delle strutture esistenti, il nuovo ampliamento prevede l'occupazione di una superficie di terreno agricolo decisamente consistente posta ai margini del centro abitato di Verzuolo. Questo ha determinato l'interesse dell'amministrazione locale che ha visto nella dismissione di parte delle attrezzature della fabbrica, l'opportunità per "riprendersi" gli spazi che avevano bloccato il completamento del paese e che lo avevano costretto a orientare la propria espansione sul versante opposto. Le previsioni riguardano la demolizione completa delle strutture esistenti, la formazione di una piazza, la realizzazione di parcheggi, di aree verdi e di servizi a uso pubblico. Obiettivo della tesi è quello di delineare un quadro di scelte progettuali più articolate, che siano in grado di restituire le diverse "storie" che compongono i luoghi di Verzuolo, di aprire a soluzioni che valorizzino il dialogo tra gli spazi della grande produzione (la fabbrica) e quelli della vita collettiva, di innescare diverse forme di abitare capaci di disegnare nuove strategie nelle relazioni tra presente e passato.
|
---|---|
Relatori: | Vilma Fasoli, Massimo Camasso |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte P Personaggi > PE Ingegneri |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4644 |
Capitoli: | Sommario Introduzione Capitolo 1: Due protagonisti nel Piemonte di fine Ottocento 1.1 Verzuolo: centro agricolo della pianura saluzzese 1.2 Luigi Burgo: da ingegnere elettrico a imprenditore cartario Capitolo 2: L’industria della carta nel contesto produttivo del cuneese di inizio Novecento 2.1 L’economia del cuneese a fine Ottocento 2.2 L’energia idroelettrica nel Cuneese di inizio Novecento Capitolo 3: La cartiera Burgo a Verzuolo 3.1 Nascita e sviluppo della cartiera 3.2 Luigi Burgo e il fascismo 3.3 La dittatura fascista e i mezzi di propaganda 3.4 La guerra e la ricostruzione Capitolo 4: Le opere sociali di Luigi Burgo 4.1 Il 25° anniversario della fondazione della cartiera 4.2 La scuola Willy Burgo Verzuolo 4.3 Le colonie di Moneglia e Crissolo 4.4 La biblioteca circolante Capitolo 5: Lo stabilimento di Verzuolo 5.1 Inquadramento territoriale 5.2 II rapporto della cartiera con l’insediamento di Verzuolo 5.3 Analisi del costruito 5.4 Analisi della viabilità e della trama insediativa Capitolo 6: Le direttive di sviluppo del prgc 6.1 Le aree di trasformazione 6.2 L’area di progetto 6.3 Inquadramento fotografico area Burgo 6.4 Considerazioni Capitolo 7: Masterplan di progetto 7.1 II riutilizzo dell’esistente 7.2 Spunti progettuali: progetto Rodebroek, Architetti Volt, Belgio 7.3 L’arrivo al masterplan Allegati Conclusioni Ringraziamenti Bibliografia |
Bibliografia: | Bibliografia Aldo A. Mola- Miche Berrà, Un imprenditore europeo una terra di confine- Luigi Burgo e la Valle Varaita, Cassa Risparmio di Cuneo, Cuneo 1993; Anonimo, Cartiere Burgo S.A 1905-1930, Editore Rizzoli, Verzuolo 1930. Baldi Riccardo, Dalla cartiera di Verzuolo alle cartiere Burgo: nei documenti e nelle immagini la nascita e lo sviluppo del più grande Gruppo Cartario italiano, Verzuolo, La pagina, 1996; Berardo Livio, Lotte operaie e sviluppo produttivo alla Burgo dal biennio rosso alla Resistenza Litografia Comunicazione, Bra 1990. Bermond Claudio, Chierici Patrizia, Fari Simone, Besana Claudio, Subberò Giancarlo e Abate Antonio, Dal Cuneese verso il mondo: l'industria della Granda in prospettiva storica, Cuneo, 2007; Cartiere Burgo, Cartiere Burgo S.A Verzuolo, Turati Lombardi e C, Milano,1929. Cartiere Burgo, Cartiere Burgo 50, Amilcare Pizzi, Milano, 1955. Desideri Antonio, Themelly Mario, Storia e storiografia, il Novecento dall'età giolittiana ai nostri giorni, Modena-Firenze, G. D'Anna, 1996; Federazione dei Fasci di combattimento [Torino], Torino e l'autarchia: pubblicazione ufficiale dedicata alla rassegna organizzata dalla Federazione dei Fasci di combattimento di Torino, Torino, ottobre XVI-novembre XVII, Impronta, 1939; Giardina Andrea, Sabbatucci Giovanni, Vidotto Vittorio, Nuovi profili storici, dal 1900 a oggi, Roma-Bari, Gius. Laterza & Figli, 2008; Pier Luigi Bassignana, Un secolo di carta: i primi cento anni della Burgo, Edizioni del Capricorno, Torino,2005. |
Modifica (riservato agli operatori) |