Alberto Galla
Origine, rilievo, rifunzionalizzazione villa Bria.
Rel. Giuseppe Orlando. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2004
Abstract: |
L'oggetto del nostra tesi è rappresentato dal complesso architettonico denominato Villa Bria. Sito sulla collina torinese - all'interno del territorio di Bussolino - frazione di Gassino - viene edificato nella prima metà del XVIII secolo dal Conte Carlo Domenico Beria. Il lavoro svolto consiste in un analisi del manufatto, seguendo un percorso che si indirizza consapevolmente verso la conservazione del bene culturale. Inizialmente abbiamo indagato sul contesto storico in cui sorge la Villa, partendo dal generale - il barocco e tardo barocco - fino ad arrivare al livello locale con la Torino secentesca e settecentesca e lo sviluppo del fenomeno della "Vigna" in Piemonte. - L'analisi storico - ambientale del territorio ove si insedia la fabbrica, svolta attraverso il recupero di documenti redatti dalle Istituzioni (Carta di sintesi - che descrive la situazione geomorfologica della vallata . Carta tecnica regionale che attraverso le isoipse o curve di livello ci comunica in piano quelli che sono i rilievi collinari). Inoltre ci si e' soffermati sull'evoluzione e la trasformazione negli anni della vegetazione e delle coltivazioni locali, analizzando le informazioni presenti nei catasti delle varie epoche. La fase saliente del nostro lavoro e' rappresentata dalla conoscenza precisa e approfondita dell'organismo edilizio: parallelamente al rilievo puntuale sullo stato attuale del manufatto, la ricerca in archivio ci ha permesso di ricostruire, confrontare e infine delineare le fasi costruttive, le trasformazioni , le aggiunte e le demolizioni ad opera delle proprietà che si sono succedute. Particolare attenzione, durante il rilevamento oltre che durante la sua restituzione grafica, è stata data alla consistenza dei materiali e delle strutture ed al loro degrado. Per meglio evidenziare lo stato dei difetti ci siamo avvalsi della metodologia delle icone e delle campiture retinate sviluppata dal Prof. Mario Dalla Costa. - Infine l'ultima fase del lavoro e' rappresentata da una ipotesi di riuso del manufatto, adattandolo ad una nuova funzione, ma cerando di mantenere i caratteri già esistenti del complesso edilizio. La rifunzionalizzazione è volta a anch'essa a garantire la conservazione e la tutela del bene culturale. |
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Relatori: | Giuseppe Orlando |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 147 |
Parole chiave: | villa Bria - rilievo - rifunzionalizzazione |
Soggetti: | R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/46 |
Capitoli: | Introduzione PARTE PRIMA: IL CONTESTO STORICO ARCHITETTONICO I. L'età barocca I.l. Origine dello stile I.2. Il mondo del XVII secolo I.3. I caratteri del Barocco I.4. Il Tardo Barocco II. Il contesto locale II.1. Torino secentesca e settecentesca II.2. Le "Vigne" delle colline Piemontesi PARTE SECONDA: ANALISI DEL BENE CULTURALE I. Indagine storica I.1. Fonti scritte e analisi documentale I.2. Le fasi costruttive I.3. Le trasformazioni storiche dell'ambiente e della fabbrica II. Conoscenza del manufatto II.1. Il rilievo II.2. Descrizione del complesso II.3. Analisi del degrado PARTE TERZA: LA RIFUNZIONALIZZAZIONE I. Ipotesi per un riuso compatibile Bibliografia |
Bibliografia: | AA.VV. Enciclopedia dell'Architettura, 1 a ed., Milano, Garzanti, 1996, pp. 1036. AA.VV. Dictionnaire de trevoux, Francia, 1771. Argan, Giulio Carlo, La «Rettorica» e l'arte barocca, Atti del III Congresso internazionale di studi umanistici: «Retorica e Barocco», Roma, 1955. Argan, Giulio Carlo, L'architettura barocca in Italia, 1 a ed., Milano, Garzanti, 1957, pp.11 Argan, Giulio Carlo, L'Europa delle capitali. 1650-9750, 1a ed., Genève, Skira, 1964 Battisti, E., Rinascimento e Barocco, Torino, 1960 Brusasco, Pio, Luigi, Architettura e imitazione, 1a ed., Firenze, Alinea, 1992, pp. 231. Burckhardt, j. , Il Cicerone,1° ed., Milano, Rizzoli, 1994, 2 vol.. Croce, B. , Storia dell'Età Barocca in Italia, Bari, 1929. Delogu G, , L'architettura italiana del Semento e del Settecento, 1a ed., Bari, Edizioni Dedalo, 1980, pp. 160 Fregi-, D., Architettura barocca, Roma- Milano, 1926. Giedíon, S., Spazio, tempo e architettura, l'ed., Milano, Hoepli, 1984, pp.755. Griseri, Andreina, Le metamorfosi del barocco, la ed., l Orino, Einaudi, 1967 Kurz, O., Barocco: storia di una parala, in «Lettere italiane», hII (1960). Milizia, F., Memorie defili architetti antichi e moderni, Bassano, 1785. Milizia, F., Dizionario delle Belle Arti, Bassano, 1797. Norberg-Shulz, Christian, Architettura Barocca, la ed., Milano, Electa, 1971, pp. 223. Norberg-Shulz, Christian, Architettura Tardobayncca, l'ed., Milano, Electa, 1972, pp.217. Norberg-Shulz, Christian, Centralità ed estensione nelle opere sacre di Bernardo L'inane, Atti del Convegno internazionale promosso dall'Accademia delle Scienze di Torino: « Bernardo Vittone e la disputa fra Classicismo Barocco nel Settecento», Torino, 1972. Norberg-Shulz, Christian, Significato nellArchitPtiura occidentale 1'ed., Milano, Electa, 1974 Pevsner, N., Storia dell'architettura europea, l'ed., Roma-Bari, Latenza, 1966, Pevsner N.; Fleming J.; Honour H., Dizionario di architettura, l'ed., Torino, Einaudi, 1981. Tagliabue, G., M., Aristotelismo e barocco, Atti del III Congresso internazionale di studi umanistici: «Retorica e Barocco», Roma, 1955. Wittkower, R., Arte e Architettura in Italia. 1600- 1750, la ed., Torino, Einaudi, 1972, pp. 439. Wolfflin, H.,Rinascimento e Barocco, 1a ed. italiana, Firenze, Vallevecchi Editore, 1928, pp. 255 Bernardi, M.., Carbonieri, N., Viale, Mostra del Barocco Piemontese, catalogo, 3 voll., Torino, 1963. Brayda, c., Colli, L., e Sesia, D., Ingegneri e architetti del Sei eSettecento in Piemonte, in « Atti e rassegna tecnica della Società degli ingegneri e architetti in Torino», XVII, 1963. Cavallari Murat, A., Forrna urbana e architettura nella Torino barocca, Torino, 1968 Chevalley, G., Gli architetti, l'arcbitettura e la decorazione delle ville piemontesi nel X LIIII secolo, Torino, 1912. Chierici, G., Il palazzo italiano dal secolo XVII al XIX, Milano, 1957. Comoli Mandracci, V., Le città nella storia d'Italia. Torino, Bari, 1983 Defabiani, V., Roggero Bardelli, C., Lettura storica delle ville e vigne della collina torinese, in A.A. V.V. �Beni Culturali e ambientali del Comune di Torino", Torino, 1984 De Rossi, O., Nuova guida per la città di Torino, Torino, 1781. Fattori, B., Geraci, O., Le ville di San Maurn. Gli edifici del 1700 di pregio ambientale, San Mauro, 1985 Gribaudi Rossi, E. Ville e vigne della collina torinese, Torino, 1975 Marini, G., L., L'architettura barocca in Piemonte, Torino, 1963. Passanti, M., Le trasfonrtatizoni barocche entro l'atra di Torino antica, Atti del X Congresso di storia dell'architettura, Roma 1959, pp. 69-100. Passanti, M., Architettura in Piemonte, Torino, 1945. Pedrini, A., Ville dei secoli XVII e XVIII in Piemonte, Torino, 1965. Telluccini, A., L'Arte dell'architetto Filppo Juvarra in Piemonte, 1° ed., Torino, 1926 Amore, G.,Storia dalle origini ad oggi dei Comuni di Cassino Torinese, Bardassano, Bussolino, Castiglione, Cintiano, Rivalba, San Raffaele Cimena, Sczoke, Gassino, 1977 Casalis, G., Dizionario geografico storico commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, Torino, 1834 Maddio, G., Notizie storiche sul comune di Gassino, Torino, 1896 Rabbini, A., Elenco dei nomi dei prnprietari delle cascine e fabbriche designate sulla carta topografica della città. |
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