polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Patrimonio storico-culturale e progetti europei per la cultura : quale rapporto tra territorio e finanziamento alle politiche culturali?

Chiara Giovinazzo

Patrimonio storico-culturale e progetti europei per la cultura : quale rapporto tra territorio e finanziamento alle politiche culturali?

Rel. Andrea Longhi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2016

Abstract:

Introduzione

Quale contributo avrei potuto dare io, laureanda in Pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica-ambientale, nella fase di formulazione di un progetto europeo del Programma cultura?

Questa domanda me la son posta durante l’ultimo mese della mia esperienza di tirocinio, effettuato presso l’ente no profit ‘Comitato Promotore Matrice’. Ho trovato dunque la risposta alla domanda nella pratica, documentandomi sull’idea di progetto e collaborando insieme al mio tutor di tirocinio, il Dott. Otto Bugnano e alla presidente del Comitato, la Dott.ssa Carmen Ditto. Il lavoro ha previsto l’organizzazione di alcuni incontri con i partner italiani ed europei, la definizione del calendario di attività e, particolarmente utile per comprendere la logica di base dei bandi definiti dall’UE, la raccolta dei materiali utili per la compilazione dell’eForm per il progetto di cooperazione pluriennale implementato. Da quest’esperienza di tirocinio è sorta la curiosità di indagare i diversi progetti europei vincitori del programma precedente, ‘Cultura 2007-2013’, analizzandoli in una prospettiva ‘territorialista’, guardando al rapporto tra cultura e territorio.

Da una prima lettura dei progetti sono rimasta colpita dalla varietà di attività proposte legate a svariate tipologie di beni culturali, dalla considerazione ampia di ‘patrimonio culturale’, così come viene definito nei documenti più recenti del Consiglio d’Europa.

È questo il punto di partenza della presente tesi.

Alla luce delle Convenzioni dell’UNESCO e dei documenti approvate dal Consiglio d’Europa in materia di patrimonio culturale materiale e immateriale e di diversità culturali, l’UE ha preso in considerazione lo sviluppo del concetto, definendo, a partire dagli anni ’90, dei Programmi dedicati alla cultura, di natura sempre meno settoriale. In seguito alla documentazione sulle politiche internazionali, ho realizzato quindi una breve carrellata dei programmi europei nella storia della programmazione per il settore cultura.

Nel Capitolo 3 mi sono cimentata nell’attività di analisi di 59 progetti vincitori dei co-finanziamenti europei grazie alla buona riuscita della partecipazione al bando inerente il Programma ‘Cultura 2007-2013’. Tale programma presenta una maggiore flessibilità e concretezza rispetto ai programmi precedenti dell’ambito culturale e considera delle condizioni che influiscono e influiranno con sempre maggiore peso sul settore della cultura (come gli effetti della globalizzazione e la digitalizzazione). Nell’ottica di documentare una breve rassegna quantitativa, oltre che qualitativa, il contesto di analisi è incentrato sui progetti di cooperazione coordinati da un ente capofila italiano, vincitori del budget di co-finanziamento nel biennio 2009-2010, anni in cui si è registrata una proporzione costante nell’incremento di candidature italiane e nell’ultimo biennio 2012-2013, per cercare di delineare un quadro più recente, insieme ai progetti di cooperazione con i Paesi Terzi vincitori nel 2014.

Ho effettuato poi una ‘ricategorizzazione’ tematica delle proposte progettuali, basandomi dunque sulla natura delle attività realizzate in relazione alla tipologia di bene storico-culturale considerato. Tale lavoro di suddivisione in categorie non è stato privo di incertezze, lineare, a causa del carattere multidisciplinare delle iniziative previste da ciascun progetto. Né la decisione che istituisce il programma né la guida ad esso dedicata indicano esplicitamente quali devono essere la natura, la forma e il contenuto delle attività culturali finanziate, aspetti rivelatisi secondari rispetto all’efficacia, ovvero alla capacità dei risultati attesi di permettere, nel medio e lungo periodo, il raggiungimento dell’uno o più obiettivi specifici delineati dal programma.

L’analisi ha messo in luce anche la buona capacità degli enti e gli organismi culturali del nostro Paese nel presentare proposte progettuali vincitori del co-finanziamento, ad eccezione degli enti pubblici territoriali, che, dovendo già fronteggiare i continui tagli al settore cultura, riscontrano diverse difficoltà di accesso ai finanziamenti diretti.

In ultimo, ho individuato diverse parole-chiave in 23 progetti dei 59 analizzati che hanno previsto la realizzazione di attività di svariata natura, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ma che, rispetto agli altri, si sono caratterizzati da un continuo rimando alla dimensione spaziale e da specifici studi che hanno interessato, sotto diversi aspetti, il territorio. La gran parte di questi progetti ha promosso una serie di azioni che ruotano attorno a diverse e attuali tematiche di elevato spessore culturale e antropologico e che, inevitabilmente, pongono una certa attenzione alla scelta di spazi, luoghi, strutture considerati come ‘contenitori’ del patrimonio storico-culturale. Alcuni progetti trattano di luoghi emblematici della negazione dei diritti umani, delle guerre, altri di luoghi simbolo della cultura pensati per implementare attività artistiche, altri si focalizzano sull’impatto territoriale delle migrazioni, sui segni storico-culturali leggibili anche nel disegno urbanistico delle città e sul valore dei paesaggi europei.

L’attenzione alla sfera territoriale che hanno mostrato alcuni progetti, con l’effettuazione di specifici studi e, in alcuni casi, la definizione di linee guida per la progettazione, le politiche e la pianificazione territoriale, fa riflettere sullo stretto legame esistente tra patrimonio culturale e territorio e sull’importanza di coinvolgere nell’implementazione dei progetti delle figure professionali con competenze specifiche. Ecco il motivo per cui il finanziamento europeo previsto dal programma cultura si rivela essere una buona occasione per le città di accrescere la propria visibilità a scala globale, per gli enti pubblici territoriali di realizzare progetti culturali di qualità ed entrare in contatto con municipalità europee e per i pianificatori territoriali di dare il proprio contributo per l’implementazione di progetti che prevedono la realizzazione di azioni legate direttamente o indirettamente ai luoghi del patrimonio storico-culturale e al territorio in generale.

Relatori: Andrea Longhi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: SS Scienze Sociali ed economiche > SSD Politica
SS Scienze Sociali ed economiche > SSE Scienze economiche
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4588
Capitoli:

INDICE

Introduzione

Capitolo I. Concetto di Matrimonio Culturale materiale e immateriale’ nelle istituzioni internazionali

1.1. Dibattiti sul patrimonio culturale e naturale

1.2. Riconoscimento del valore del patrimonio culturale immateriale

1.3. Patrimonio culturale nei documenti del Consiglio d’Europa

1.4. Profilo istituzionale in Italia

Capitolo II. Finanziamenti europei alla cultura

2.1. "Cultura" nell'ordinamento comunitario e le competenze culturali dell’UE

2.2 Finanziamento comunitario alle attività culturali

2.2.1 Programmi comunitari di prima generazione’ (1996-2000)

2.2.2 Programma ‘Cultura 2000’ (2000-2007)

2.2.3 Programma ‘Cultura 2007-2013’

2.2.4. Programma ‘Europa Creativa’ (2014-2020)

Capitolo III. Cultura, enti, temi nei progetti finanziati

3.1. Programma Cultura 2007-2013, la vera novità rispetto al passato

3.2. Metodo di analisi e scelta dei progetti

3.3. Analisi, parte L Raccolta dati e Constatazioni

3.4. Analisi, parte 2 : Schede Progetti

3.5 ‘Ricategorizzazione’tematica dei progetti

3.5.1 Categoria 1. Patrimonio materiale

3.5.2 Categoria 2. Patrimonio immateriale

3.5.3 Categoria 3. Patrimonio materiale e immateriale

3.5.4 Categoria 4. Performing arts

3.5.5 Categoria 5. Educazione, formazione, ambito sociale e antropologico

Capitolo IV. Conclusioni

4.1. Selezione dei progetti : maggior peso ai temi/tipi o all’efficacia?

4.2. Capacità di (in)successo degli enti territoriali

4.3. Lessico spaziale nei progetti : attenzione al territorio o puro astrattismo?

Bibliografia

Bibliografia:

Accettura B., (2003), “I beni culturali tra ordinamento europeo e ordinamenti nazionali” in Aedon, Il Mulino, num. 2, Rivista di arti e diritto on line (quadrimestrale), <http://www.aedon.mulino.it/archivio/2003/2/accettura.htm>.

Aiello C. et al, (2005), Manuale di Formazione. Le opportunità della cooperazione decentrata Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo, Roma.

Aikawa-Faure N., (2009), “From the proclamation of Masterpieces of the Convention for the Safeguarding of Intangible Cultural Heritage”, in L. Smith, N. Akagawa (a cura di), Intangible Heritage, Routledge, Londra e New York, pp.24-25.

Boccali R., (2013), Il patrimonio culturale immateriale. I concetti di tradizioni ed espressioni orali, arti dello spettacolo, consuetudini sociali, artigianato tradizionale.. .Alcuni esempi, FAI Fondo Ambiente Italiano e Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, Milano, brevissimo testo disponibile sul web <http://www.fondoambiente.it/upload/oggetti/patrimonio_immateriale_concetti.pdf>.

Bosetti F., (2007), “Gli impatti indiretti della normazione e dell’attività regolamentare europea sulla cultura. I programmi dedicati alla cultura”, dispensa universitaria, Dip. Diritto Privato, Università La Sapienza di Roma, Roma, disponibile sul web : <http://omero.humnet.unipi.it/p_vediDocente.asp?idDocente=731 >.

Cicerchia A., (2010), Economia della cultura e giovani. Dalle buone pratiche all’indice di creatività Edizioni Comuni Care, Pomezia (RO).

Caldonazzi G., (2011), Cultura e Economia: uno sviluppo possibile, tesi di laurea magistrale, Università Ca’ Foscari, Corso di Laurea magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, Venezia.

Casini L., (2012), “Oltre la mitologia giuridica dei beni culturali”, in Aedon, rivista di arti e diritto on line, n. 1-2, (http://www.aedon.mulino.it/).

Catelani A., Cattaneo S., (2002), “I beni e le attività culturali”, in Santaniello G., Trattato di Diritto Amministrativo, Voi. XXXIII, p. 10, Padova.

Bortolotto C., "Il processo di definizione del concetto di “patrimonio culturale immateriale”. Elementi per una riflessione”, in C. Bortolotto (a cura di), (2008), Il patrimonio immateriale secondo l’UNESCO: analisi e prospettive, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, p. 12.

Commissione Nazionale Italiana (2007), Culture popolari profonde e dinamiche, Newsletter UNESCO, intervista al Prof. Pietro Clemente.

Costa S., (2012), intervista “Europa Creativa, presentata in Commissione Cultura la relazione di Silvia Costa” del 8 ottobre 2012, <http://www.silviacosta.it/7p» 12347>.

Curti Gialdino C., (1993), “Il Trattato Di Maastricht Sull'unione Europea”, in Studi E Documenti Della Rivista Di Diritto Europeo, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Roma.

Dalla Torre R., (2009), “Il valore economico della cultura in Europa”, in Tafter Journal, n. 12, Articolo su rivista su esperienze e strumenti per cultura e territorio on line, <http://www.tafterjournal.it/2009/04/14/il-valore-economico-della-cultura-in-europa/>.

De Luca G., (2013), “Il pianificatore territoriale . una figura contesa”, in Contesti, n 1-2, rivista semestrale del Dipartimento di urbanistica e pianificazione del territorio, Università di Firenze, Facoltà di Architettura, Firenze.

Deriu F., (2011), “Arti performative e performatività delle arti come concetti intrinsecamente controversi”, in Mantichora rivista annuale online del Centro Interdipartimentale di studi sulle Arti Performative, Università di Messina, n. 1, pp. 178- 192, <http://ww2.unime.it/mantichora/wp-content/uploads/2012/01 /Mantichora-1 -pag- 178-192-Deriu.pdf>.

Fondazione Symbola-Unioncamere, (2015), “Io sono Cultura — Rapporto 2014”, <http://www.symbola.net/html/agenda/iosonocultura2014>.

Jadé M., (2004), “Le patrimoine immatériel. Nouveaux paradigmes”, nouveaux enjeux, in La lettre de l’OCIM, n°93, p.28.

Jan Turtinen, (2000), "Globalising Heritage - On UNESCO and the Transnational Construction of a World Heritage”, paper di progetto derivato dal programma di ricerca Transnational Regulation and the Transformation of States’ finanziato da Swedish Council for Research in the Humanities and Social Sciences (HSFR), SCORE, Stoccolma.

Kane E., (2001), Patrimoine Mondial et Humanité, Dossier “Les batailles de la Mondialisation”, Libération, citato in M. Gravari-Barbas, S. Guichard-Anguis (a cura di), (2003), Regards croisés sur le patrimoine dans le monde à l’aube du XXI siècle, Università di Parigi - Sorbonne, Parigi, p.936.

Kirshenblatt Giniblett B., (2006), “Patrimonio immateriale come produzione metaculturale”, estratto dal saggio World Heritage and Cultural Economics, nel volume Museum Frictions-, Public Cultures/Global Transformations, curato da Ivan Karp and Corinne Kratz, Duke University Press.

Laura-743, (a cura di) Cesari M., (2015), "L'artigianato tradizionale tra passato e futuro”, in Guida Supereva, canale Artigianato naturale, Articolo su guida tematica on line, <http://guide.supereva.it/artigianato/interventi/2003/05/136127.slitml>.

Lazzaro F. M., (2002J, “I finanziamenti comunitari alle attività culturali" in Aedon, Il Mulino, num. 3, Rivista di arti e diritto online (quadrimestrale), <http://www.aedon.mulino.it/archivio/2002/3/lazzaro.htm>.

Lo Mauro V., (2014), “L’utilizzo dei fondi europei per la cultura in Italia”, pp. 119-140, <http://ojs.romatrepress.uniroma3.it/index.php/fc/article/view/517>.

Mansi A., (2004), La tutela dei beni culturali e del paesaggio, p. 335, Cedam, Padova.

Nerea Filippelli, (2008), “La creatività come leva per lo sviluppo del territorio”, in Line Papers, n. 217, Serie Economia e Istituzioni, 23 giugno 2008, disponibile sul web : <http://www.biblio.liuc.it/liucpap/pdf/217.pdf>.

Nesti C., “I finanziamenti europei alla cultura”, <http://www.unipi.it>.

Phelan P.,(1993), Unmarked: the Politics of Performance, pp. 146-166, Routledge, Londra.

Pica F. e Tancredi A., (2016), “Le spese per la cultura nel Mezzogiorno d’Italia”, note di ricerca, per SVIMEZ Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, Roma.

Rocca A. L., Tatti M., Vozzo M., (2011), Guida agli strumenti europei per le Pubbliche Amministrazioni e gli enti locali su iniziativa di ‘Coopération bancaire pour l’Europe (CBE) - GEIE’, pp. 1 -8, Sondrio.

Romano V., (2007), La coesione europea, un valore, una politica, un obiettivo da realizzare, CIDE, Roma.

Santone M., (2012), Iprogetti di cooperazione del Programma Cultura 2007-2013, guida alla compilazione dell’eForm, Quintilia Edizioni, Roma.

Scott A. B. (2005), “voce «Performance Art»”, in Encyclopedia of African American Culture and History, pp. 1761 - 1768, Macmillan Library Reference, New York.

Stifanic T., (2012), La politica culturale dell’Unione europea, tesi di laurea magistrale, Università Ca’ Foscari, Corso di Laurea magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, Venezia.

Tarasco A. L., (2008), Diversità e immaterialità del patrimonio culturale nel diritto internazionale e comparato : analisi di una lacuna (sempre più solo) italiana, “Foro amministrativo — Consiglio di Stato”, n. 7-8, pp. 2261-2287, Roma, anche su : <www.amministrazioneincammino. luiss.it>.

Taylor D., (2003), “Acts of Transfer”, nel suo volume The Archive and the Repertoire: Performing Cultural Memory in the Americas, Durham, Duke University Press.

Tucci R., (2005), “Il Codice dei beni culturali e del paesaggio e i beni etnoantropologici: qualche riflessione”, Lares, LXXI, n. 1, 2005 pp. 57-70, Roma.

Tucci R., (2013), “Beni culturali immateriali, patrimonio immateriale : qualche riflessione fra dicotomie, prassi, valorizzazione e sviluppo”, articolo su rivista, in Voci, rivista annuale di scienze umane, anno X, pp. 183-188, Pellegrini Editore, Cosenza.

Van Delinder J., (2009), “Sociology of the Performing Arts”, in Van Delinder et Al., 21st Century Sociology. A Reference Handbook, Sage, Londra, disponibile sul web = <http://sage-ereference.com/sociology/Article_n87.html>.

Wilson K. M., (2011), “voce «Performance Art»”, in Encyclopedia of Popular Culture, pp. 37-39, Gale, Farmington Hills.

Zagato L., (2011), “La problematica costruzione di un'identità culturale europea. Un quadro più favorevole dopo Lisbona?” in Zagato L, Vecco M., Le culture dell’Europa, l’Europa della cultura, vol. 1, pp. 250-271, Franco Angeli, Milano. 

Documenti ufficiali (ordine cronologico)

Consiglio d’Europa, (1954), Convenzione culturale europea, Parigi.

Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti (ICOMOS), (1964).Carta internazionale sulla conservazione ed il restauro dei monumenti e dei siti Venezia.

Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti (ICOMOS), (1987), Carta internazionale perla salvaguardia delle città storiche, Washington.

Consiglio d’Europa, (1975), Carta del patrimonio architettonico, Amsterdam.

UNESCO, ( 1989), Raccomandazione per la salvaguardia della Cultura tradizionale e del Folklore, adottata dalla Conferenza Generale nella sua venticinquesima sessione, Parigi: <http://www.unesco.org/eulturellaws/ paris/hlml_eng/pagel.shlmV>.

Consiglio d’Europa, (1992), Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico, La Vailetta.

UNESCO, (1994), Operational Guidelines for the implementation of the World Heritage Convention, World Heritage Centre, Parigi, p. 10.

Decreto Legislativo 29 ottobre (1999), n. 490, “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre, n. 352", GUn. 302 del 27 dicembre 1999, s.o. n. 229, Roma.

Consiglio d’Europa, (2000), Convenzione Europea del Paesaggio, Strasburgo.

UNESCO, (2001), Action Plan for the safeguarding of the ICH as approved by the international experts on the occasion of the International Round Table on ‘Intangible Cultural Heritage - Working Definitions’, Torino.

UNESCO, (2001), Universal Declaration on Cultural Diversity, Parigi.

UNESCO, (2003), Convention for the Safeguarding of the Intangible Cultural Heritage, Parigi. 

Commissione Nazionale Italiana UNESCO (2003), Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, Parigi

Decreto Legislativo 22 gennaio (2004), n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137, G.U. n. 45 del 2^febbraio 2004, s.o. n. 28, Roma.

Consiglio d’Europa, (2005), Convenzione quadro sul valore del patrimonio culturale perla società Faro.

Pubblicazioni Organi dell’Unione Europea (ordine cronologico)

Commissione Europea, (1985), “Risoluzione dei ministri responsabili degli affari culturali”, riuniti in sede di Consiglio del 13 giugno 1985 relativa all'organizzazione annuale della manifestazione «Città europea della cultura» in GUC153del 22.6.1985, p. 2, Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (1996), “Decisione n. 719/96/CE del 29 marzo 1996”, che istituisce un programma di sostegno alle attività artistiche e culturali di dimensione europea (Caleidoscopio) in GUL 99del 20.4.1996, pp. 20-26, Bruxelles.

Consiglio dell’unione Europea, (1997), “Decisione del Consiglio del 22 settembre 1997 relativa al futuro delle azioni europee nel settore culturale” in GU C 305 del 7.10.1997, p. 1, Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (1997), “Decisione n. 2085/97/CE del 6 ottobre 1997”, che istituisce un programma di sostegno, comprendente la traduzione, al settore del libro e della letteratura (Arianna) in GUL 26de124.10.1997, pag. 26, Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (1997), “Decisione n. 2228/97/CE del 13 ottobre 1997”, che istituisce un programma comunitario d'azione in materia di beni culturali (programma Raffaello), in GUL 305 dell'8.11.1997, pag. 31, Bruxelles.

Comitato delle regioni, (1998), “Parere sul tema «La cultura, le differenze culturali ed il loro significato per il futuro dell’Europa»”, in GUC180 de\V 11.6.1998, p. 63, Bruxelles.

Commissione Europea, (2004), “Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato delle regioni sull'attuazione dei programmi Caleidoscopio, Arianna e Raffaello”, COM/2004/239 def., Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (2004), “Decisione n. 6^6/2004/CE del 31 marzo 2004”, che modifica la decisione n. 508/2000/CE che istituisce il programma "Cultura 2000" in GUL 99 del 3.4.2004, p. 3-3, Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (2004), “Decisione n. 1855/2006/CE del 12 dicembre 2006”, che istituisce il programma Cultura (2007-2013), in GUL 372 del 27.12.2006, pag. 1, Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (2006), "Decisione n. 1855/2006/CE, del 12 dicembre 2006” in GUL 372del 27 dicembre 2006.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (2006), “Decisione il. 1622/2006/CE del 24 ottobre 2006” a favore della manifestazione «Capitale europea della cultura» per gli anni dal 2007 al 2019, in GUC 142de\ 3.11.2006, p. 2, Strasburgo.

Varricchio E., Stefanelli R., Anemone N., KEA European Affairs, (2007), per conto della Commissione Europea (Direzione Generale per l’Educazione e la Cultura), con il supporto della Turku School of Economics e della MKW Wirtschaftsforschung, “L’economia della Cultura in Europa”, Centro Studi di Diritto delle Arti, del Turismo e del Paesaggio, versione italiana, quella originale è disponibile alla pagina web : <http://www.keanet.eu/>.

Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura, (2008), per conto della Commissione Europea, “Guida al programma - Programma Cultura 2007-2013”, Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C141/27dei 7 giugno 2008, Bruxelles.

Commissione Europea, (2008), “Attuazione del programma Cultura 2000”, COM/2008/231 dei. Relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Bruxelles.

Commissione Europea, (2009), “Decisione del 20 aprile 2009 che istituisce l’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura per la gestione dell’azione comunitaria nei settori dell’istruzione, degli audiovisivi e della cultura, in applicazione del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio” in GUL 101 del21.4.2009, pp. 26-30.

Commissione Europea, (1998), “Comunicazione al Parlamento europeo al Consiglio e al Comitato delle regioni - Primo programma-quadro della Comunità europea a favore della cultura (2000 2004)”, in GUC180 del 11.6.1998., p.3, Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (1999), “Decisione n 477/1999/CE del 22 febbraio 1999”, recante modifica della decisione n. 719/96/CE che istituisce un programma di sostegno alle attività artistiche e culturali di dimensione europea (Caleidoscopio) in GUL 57del 5.3.1999, pp. 2-2, Bruxelles.

Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea, (2000), “Decisione n. 508/2000/CE del 14 febbraio 2000”, che istituisce il programma Cultura 2000, in GU L 63 del 10.3.2000, pag. 1, Bruxelles.

Parlamento Europeo, (2002), “Risoluzione sull'attuazione del programma Cultura 2000 del 28 febbraio 2002”, sulla base della relazione dell'on. Vasco Graca Moura, in GUCE C284E/2002, Bruxelles.

Parlamento Europeo, (2002), “Risoluzione sull'attuazione del programma Cultura 2000 del 28 novembre 2002”, in GUCEC239E/2002, pp. 105-109, Bruxelles.

Parlamento europeo, (2002), “Risoluzione sull'attuazione del programma Cultura 2000” in GU C 293E del 28.11.2002, pp. 105-109, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Bruxelles.

Commissione Europea, (2003), “Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato delle regioni sull'attuazione dei programmi «Cultura 2000» nel 2000 e nel 2001”, COM/2003/722def., Bruxelles.

Commissione Europea, (2004J, “Costruire il nostro avvenire comune - Sfide e mezzi finanziari dell'Unione allargata”, COM/2004/101, Comunicazione della Commissione, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Bruxelles.

Commissione Europea, (2004), “Far sì che la cittadinanza diventi effettiva: promuovere la cultura e la diversità europee mediante programmi nei settori della gioventù, della cultura, dell'audiovisivo e della partecipazione civica”, COM/2004/154, Comunicazione della Commissione, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Bruxelles.

Commissione Europea, (2010), “Le industrie culturali e creative, un potenziale da sfruttare”, COM/2010/183 def., Libro verde, documento di lavoro dei servizi della Commissione relativo all’analisi della consultazione lanciata dal Libro verde, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Bruxelles.

Commissione Europea, (2010), “Valutazione intermedia dell'attuazione del programma Cultura”, COM/2010/810, relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Bruxelles.

Corte dei Conti, (2011), “Report on the annual accounts of the Education, Audiovisual and Culture Executive Agency for the financial year 2010, together with the Agency's reply”, in GUC366/63 del 15.12.2011, Bruxelles.

Commissione Europea, (2011), “Europa creativa - Un nuovo programma quadro per i settori culturali e creativi (2014-2020)”, COM (2011) 786 def., Comunicazione della Commissione, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Bruxelles.

Commissione Europea, (2011), “Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni - Valutazione intermedia dell'attuazione del programma Cultura", COM(2010)810 def., 10 gennaio 2011, Bruxelles.

Commissione Europea, (2014), “Le politiche dell'Unione europea. Cultura e settore audiovisivo”, Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, Lussemburgo, <http://ec.europa.eu/pol/index_it.htm; http://europa.eu/!uU73JY>.

Nogueira A. M., Prutsch M. J., (2015), per conto del Parlamento Europeo, “Cultura”, Note sintetiche sull’Unione Europea, Bruxelles.

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)