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La rocca di Sparone: una ipotesi di valorizzazione

Massimo Ferreri

La rocca di Sparone: una ipotesi di valorizzazione.

Rel. Luca Dal Pozzolo. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006

Abstract:

L'obiettivo da cui è partito il progetto è stato quello di riqualificare l'abitato di Sparane, un piccolo comune delle Valle Orco nell'Alto Canavese, attraverso la rifunzionalizzazione della Rocca e della chiesa di Santa Croce, vestigia del castrum medioevale adagiato su un picco verde che domina la valle, restituendogli il ruolo centrale nella vita sociale del comune.

Oggi la Rocca, dopo essere stata teatro di battaglia nei secoli, si presenta come un massiccio rudere. La pianta del castrum, di forma quadrangolare, lascia immaginare quella che fu la struttura originaria della fortezza.

In epoca moderna, forse nel settecento, venne costruita una cappella laterale, in adiacenza con un muro perimetrale dell'antico torrione e il portico antistante l'ingresso, in quel periodo venne sopraelevato anche il campanile. Oggi la cappella ha preso il nome di chiesa di Santa Croce.

Le esigenze da soddisfare attraverso il progetto sono state, da una parte, la necessità di preservare e valorizzare le mura e la chiesa, importante patrimonio storico e culturale del paese, dall'altra la necessità di inserire, senza stravolgere il contesto naturale, un complesso polifunzionale in grado di trasformarsi in uno spazio di socializzazione, di servizi e di accoglienza turistica.

È stato necessario fare una valutazione delle esigenze per calibrare i servizi da offrire e di conseguenza la quantità di edificato da realizzare. In secondo luogo è stata necessaria la verifica dell'impatto visivo del progetto in un eco-sistema consolidato e in un contesto naturale unico e di grande rilievo.

È cosi parsa più appropriata una progettazione che lasciasse quanto più inalterato possibile l'ambiente, prestando la massima attenzione alla forma e ai materiali degli edifici e al loro inserimento nella orografia del contesto.

I materiali e i colori scelti sono quelli naturali della montagna: l'erba, la pietra e il legno; il vetro per dare trasparenza; le coperture realizzate con manti erbosi o lose di pietra.

La distanza dal centro abitato e il dislivello non sono stati visti come un limite da superare, ma piuttosto come un punto fondamentale da preservare e dal quale partire con la progettazione.

L'essere un luogo di montagna, un luogo fatto di sentieri da percorrere, un luogo paesaggisticamente ben connotato e armonioso, un luogo in cui gli edifici emergono dal paesaggio naturalmente, sono state considerate come le caratteristiche forti della progettazione.

Da queste considerazioni preliminari è scaturita la linea guida di tutto il processo progettuale: valorizzare il paesaggio senza snaturare le caratteristiche del sito.

Il complesso vuole essere principalmente un punto di riferimento per l'organizzazione di attività sociali e di spettacolo per la cittadinanza e per tutti gli enti pubblici operanti e associazioni culturali sul territorio, per tutte le iniziative di formazione, convegni, manifestazioni culturali.

Il complesso, composto da tre edifici, aventi funzioni di fitness center, centro congressi e residenza alberghiera, si articola su diversi livelli posti a quota 615, quota 619 e quota 623 e quota 625 alla quale si trova la rocca. In modo sintetico e schematico il progetto si sviluppa in questo modo:

- quota 555: parcheggio autovetture; partenza strada, sentieri e percorsi prioritari; stazione di partenza dell'ascensore.

- quota 585: stazione intermedia dell'ascensore; punto di sosta e interscambio tra i sentieri.

- quota 615: stazione finale dell'ascensore; punto di arrivo dei sentieri; partenza della scala mobile; piscina e solarium; piano inferiore della struttura alberghiera

- quota 619: palestra e centro massaggi; sauna e idromassaggio; centro congressi; ristorante con relativa zona di servizio; piano superiore della struttura alberghiera.

- quota 623: arrivo della scala mobile; spazio verde e camminamento ai piedi della Rocca.

- quota 625: prato della Rocca; palcoscenico per spettacoli teatrali; ingresso alla Chiesa di Santa Croce.

- quota 627: portico della chiesa e ingresso secondario

Relatori: Luca Dal Pozzolo
Tipo di pubblicazione: A stampa
Numero di pagine: 42
Parole chiave: valorizzazione - restauro - Rocca di Sparone
Soggetti: A Architettura > AP Rilievo architettonico
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/441
Capitoli:

INDICE

0.PREFAZIONE

1.CAPITOLO I: CENNI STORICI

2.CAPITOLO II: LOCALIZZAZIONE

3.CAPITOLO III: IL SITO

4.CAPITOLO IV: ANALISI AMBIENTALE

5.CAPITOLO V: ANALISI DEI NODI PROGETTUALI

6.CAPITOLO VI: DESCRIZIONE DEL PROGETTO

7.BIBLIOGRAFIA

8.INDICE DELLE TAVOLE DI PROGETTO

Bibliografia:

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Bollettino Società Piemontese per Archeologia e Beni Ambientali Viglino Davico Micaela, Caseforti nel canavese Ivrea, 1993, Lions Club

Viglino Davico Micaela, Le Valli di Pont: lettura di un territorio nelle relazioni del XVI e del XVII secolo, 1998, Bollettino Società Piemontese per Archeologia e Beni Ambientali

Viglino Davico Micaela, Cultura castellana: atti del corso 1994, Torino, 1995, Istituto Italiano dei Castelli

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Scavini Celeste, Torri e castelli canavesani, Torino, 1964, Edizioni Pedrini

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Boggio Camillo, Le chiese dal canavese Ivrea, 1910, Edizioni Passione

Boggio Camillo, Torri case e castelli nel canavese Torino, 1965, Edizioni Quaderni di studio

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Milani Mino, Arduino e il Regno italico Novara, 1998, De agostini

Cavallari Murat Augusto, Tra Serra d’Ivrea, Orco e Po Torino, 1976, Edizioni San Paolo Venesia Piero, Il medio evo nel canavese Cuorgnè, 1989

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AA. VV, Premio Schindler 1992: risalire la città : Bergamo bassa e Bergamo alta Milano, 1992, Electa

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AA.VV, Interventi di sistemazione del territorio con tecniche di ingegneria naturalistica Regione Piemonte

AA. VV, Architettura castellana: storia, tutela e riuso. Atti del convegno 1992, Soprintendenza ai BB.AA. e AA. del Piemonte

Beltrami Antonio, Musei, mostre e città d'arte: analisi economica e implicazioni per una politica dell'arte Torino, 1992, Allemandi

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Bernardi Marziano, Castelli piemontesi Torino, 1935, Società Subalpina

Gullino Giuseppe, Da Ivrea tutto intorno Torino, 1977, Edizioni Milvia

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