Chiara Simeoni
Politiche pubbliche di uso del suolo nella città di Lecce.
Rel. Mario Artuso, Maurizio Tiepolo. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2015
Abstract: |
Lo sviluppo territoriale ha spesso comportato, nel tempo, un elevatissimo consumo di suolo e una considerevole riduzione delle aree naturali agricole, specie in contesti urbani e peri-urbani. Tali aree garantiscono una pluralità di funzioni cruciali sia per la qualità della vita individuale e sociale sia per l’ambiente e il paesaggio. Le forti pressioni edificatorie e infrastrutturali, molte volte non adeguatamente contrastate dalle amministrazioni locali a causa della mancanza di una valida soluzione progettuale o per la necessità di finanziare le spese correnti attraverso gli oneri di urbanizzazione, mettono a rischio l’esistenza di questi spazi aperti, cioè di tutte quelle aree non edificate e non urbanizzate poste all’interno o ai margini dell'urbanizzato, indipendentemente dalla loro funzione, destinazione d’uso o effettivo utilizzo. 11 suolo, la terra delle superfici agricole, costiere e quella coperta da boschi, paludi, costituisce lo strato fertile, e non solo simbolico, della ‘città’. Per quanto imponente possa apparire la costruzione della città, alla base resta lo scambio essenziale, che è quello alimentare. Non ci sono prodotti senza terra e non c’è città senza terra. La dispersione urbana, resa possibile dal crescere dei commerci globali, ha allontanato la percezione di questa necessaria reciprocità tra città e campagna, senza tuttavia negarla, creando l’illusione della possibilità di un'esistenza della città senza terra. La trasformazione responsabile del territorio deve confrontarsi con il suolo, che costituisce il capitale fondamentale, limitato, non rinnovabile e insostituibile. Non è possibile costruire un percorso di sviluppo sperperando il capitale terriero. Né è possibile creare paesaggi di qualità consumando il suolo e le superfici che lo contengono. Prima di tutto bisogna capire che consumare suolo significa consumare territorio, "un organismo vivente ad alta complessità, un neo-ecosistema in continua trasformazione, prodotto dall’incontro tra eventi culturali e natura, composto da luoghi dotati di identità, storia, carattere” , un contesto in rapida evoluzione e i cui processi modificano l’organizzazione sociale. Il consumo di suolo implica oltre tutto la perdita di capacità ecologica: accanto ad un danno diretto del paesaggio, la scomparsa di aree verdi e agricole riduce la capacità di assorbimento della CO2 e rende sempre più debole la capacità dell'ecosistema di autoregolarsi. L'impermeabilizzazione di aree sempre più vaste, inoltre, incrementa il rischio idrogeologico, perché modifica il deflusso in superficie delle acque. Erodere suolo significa perdere il modello urbano: la definizione di città è oggi sempre più imprecisa dal punto di vista formale, è più corretto parlare di territori urbanizzati, tutti molto simili tra loro, senza caratteristiche identitarie. Si perde il ruolo del pubblico: è il caso del fenomeno degli outlet e dei centri commerciali, diventati luoghi dove passare il tempo libero. Il centro commerciale prende il posto della piazza e della strada, il luogo privato assolve alle funzioni dei luoghi pubblici, diventa il luogo preferito per l’incontro e la socializzazione, mentre la strada pubblica viene occupata da auto private. La crescita urbana è avvenuta in maniera diffusa e disorganizzata, molto spesso senza i dovuti accorgimenti né per le funzioni produttive agricole, né per la dotazione di spazi comuni di relazione urbana. La modalità diffusa ha reso accessibile alla rendita urbana spazi che in precedenza non lo erano, per la loro distanza rispetto ai mercati urbani. Con questo tipo di espansione le scelte insediative non prendono in considerazione il potenziale produttivo del suolo e i terreni agricoli diventano tutti ugualmente appetibili alle trasformazioni. In maniera molto sintetica, si può dire che è necessario che la qualificazione degli spazi aperti, basata su processi condivisi e fatta propria dall’intera comunità locale, venga recepita dagli strumenti di governo del territorio attraverso precisi atti amministrativi, associati ad efficaci metodologie di monitoraggio dello stato di fatto, per garantire il mantenimento di questi spazi e delle loro funzioni. Diventa inoltre implicito che al suolo sia riconosciuto lo status di ‘Bene comune’ non negoziabile, non riproducibile ed essenziale per la vita del pianeta. Oggi, nel campo dei beni immobili, non basta più il concetto di bene pubblico, vista la fine che sta facendo il patrimonio pubblico passato alle regioni e ai comuni e da questi in mano ai privati. Nasce il bisogno di rifondarlo con la nozione di bene comune, affidandogli la rilevanza che gli appartiene. Nel panorama italiano, ed in particolare in quello salentino della città di Lecce, si cercherà di capire come il tema del bene comune suolo viene sviluppato dalle politiche vigenti: dalle proposte delle leggi regionali, in accordo con le indicazioni nazionali/europee, fino a giungere, passando per gli indirizzi provinciali, alla conoscenza e analisi delle politiche del territorio comunale. L'attenzione per il suolo in questo territorio è rilevante per la fragilità che esso presenta; l’occupazione antropica, favorita dalla struttura geo-morfologica della penisola Salentina delimitata da chilometri di costa, con una superficie prevalentemente pianeggiante e priva di corsi d'acqua superficiale, non presenta ostacoli fisici superficiali alla sua espansione. |
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Relatori: | Mario Artuso, Maurizio Tiepolo |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | SS Scienze Sociali ed economiche > SSD Politica U Urbanistica > UH Pianificazione regionale U Urbanistica > UK Pianificazione urbana |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4319 |
Capitoli: | 1 LECCE CITTÀ 1.1 INDIVIDUAZIONE E PERIMETRAZIONE DELL'AMBITO 1.2 STRUTTURA IDRO-GEO-MORFOLOGICA 1.3 STRUTTURA ECOSISTEMICO - AMBIENTALE 1.4 STRUTTURA ANTROPICA E STORICO CULTURALE 2 STRUMENTI URBANISTICI DELLA REGIONE PUGLIA 2.1 LEGGE REGIONALE 20/2001 - NORME GENERALI DI GOVERNO E USO DEL TERRITORIO. DOCUMENTO REGIONALE DI ASSETTO GENERALE (DRAG) - INDIRIZZI, CRITERI E ORIENTAMENTI PER LA FORMAZIONE DEI PIANI URBANISTICI GENERALI 2.2 POLITICHE ABITATIVE E PROGRAMMI DI RIGENERAZIONE URBANA 2.3 PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE REGIONALE 2.3.1 Struttura generale del piano 2.3.2 "Patto città campagna" per una politica agro-urbana e ambientale 2.3.3 La Valutazione Ambientale Strategica 3 STRUMENTI URBANISTICI DELLA PROVINCIA DI LECCE 3.1 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 3.2 STRUTTURA E OBIETTIVI DEL PIANO 3.3 LE POLITICHE DEL PIANO 3.3.1 Le politiche del welfare 3.4 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 4 STRUMENTI URBANISTICI DEL COMUNE DI LECCE 4.1 LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA A LECCE 4.2 CONTENUTI DEL PUG 4.3 LE POLITICHE DEL PIANO 4.4 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PUG 5 LE POLITICHE PUBBLICHE DELLA CITTÀ DI LECCE APPENDICE BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA Arcidiacono A. et al. [2014], Politiche, strumenti e proposte legislative per il contenimento del consumo del suolo. INU Rapporto 2014, Roma, Inu Edizioni. Baratti F., Rotondo F. [2011], «Prove di integrazione tra piano e progetto di paesaggio», Urbanistica, n.147, p. 14. Barbanente A. [2011], «Un piano paesaggistico per la difesa dei beni comuni e uno sviluppo diverso», Urbanistica, n.147, pp. 60-62. Barbanente A. [2002], «La nuova legge per il governo del territorio in Puglia», Urbanistica Informazioni, n.181, pp.52-53. Bianchetti C. [2002], «Tre questioni a partire dal caso Lecce», Urbanistica Informazioni, n.185, pp.54-55. Calace F. [2007], «Una rivoluzione per l’urbanistica in Puglia», Urbanistica Informazioni, n.214, pp.81-83. Calvaresi C, Pacchi C. [2011], «Il coinvolgimento della società pugliese e dei produttori di paesaggio: il premio e il manifesto», Urbanistica, n.147, p. 18. Capurso L., Gagliardi A. 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Elenco elaborati grafici e allegati http://www.comune.lecce.it/settori /pianificazione-e-sviluppo-del-territorio/progetti/piano-urbanistico-generale Circolare n.1/2011 della regione Puglia http://www.regione.puglia.it/drag/web/files/generale/Allegati/circ confcopianifPUG.pdf XIV Conferenza SIU Torino 2011 http://siu.bedita.net/download/sordiricci-pdf Atelier 1 : Progetti e politiche per il territorio Ecolecce - Valori di paesaggio e obiettivi di mutamento di Jeannette Sordi, Dottorato in Architettura e Design Università degli Studi di Genova; Mosè Ricci, Professore Ordinario di Urbanistica, Facoltà di Architettura di Genova. Breve storia del PUG mai approvato http://www.lecceintelligente.it/pagina.php7id scat=2&id dett=531 Giù le mani dalla città", il Pd chiede il rinvio sul documento urbanistico Dietro il ritiro del Pug le ennesime varianti urbanistiche per cittadini di serie A http://www.lecceprima.it/ Capone e Salvemini: "Pug in stallo per 15 anni, coinvolgeremo i cittadini". Martini: "Polemiche inutili" Pug, Loredana Capone al centrodestra: "Quel piano era sbagliato" http://www.ilpaesenuovo.it Consiglio Lecce, ritirato il Pug: intervengono Carlà e Martini http://lecce.ilquotidianoitaliano.it Melica: Pug affidato a chi conosce a fondo il territorio http://www.futuratv.it |
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