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Parco della musica : un progetto per il Molino Cordero

Eleonora Racca

Parco della musica : un progetto per il Molino Cordero.

Rel. Chiara Aghemo, Marco Bosio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2015

Abstract:

Nel luglio 2007, la città di Fossano, è stata colpita da una profonda ferita: l'esplosione che ha gravemente danneggiato i locali produttivi del Molino Cordero.

Questa tesi propone un'ipotesi di riqualificazione dell'area, dove ad oggi sorge ancora parte del fabbricato, il quale versa in uno stato disastroso.

L'area oggetto di interesse, è localizzata presso uno dei principali ingressi alla città, oltre ad essere anche uno dei primi immobili, che il viaggiatore in treno, arrivando da Torino, può osservare entrando in Fossano.

Il potenziale racchiuso da questa porzione di città è considerevole. La scelta di come riqualificarla, può comportare risultati, sia a livello sociale che economico, totalmente contrapposti.

Il Piano Regolatore vigente prevede che quest'area, facente parte dei tessuti della ristrutturazione urbanistica, accolga un minino, pari al 75%, di residenziale, fino ad arrivare ad un massimo del 95%.

Analizzando il sito, da vari punti di vista, partendo da quello storico, sino a quello urbanistico, è sorto spontaneo domandarsi se le previsioni del PRG a riguardo fossero le più adatte per un'area di questo tipo. Soprattutto quando il pensiero va anche alla persone che vi hanno perso la vita. Che non sia quindi "sprecato"destinarla al classico uso abitativo, di cui la suddetta città, particolarmente in quest'area, ne è abbondantemente satura? Perché invece non assegnargli un compito di più alto livello, data la sua posizione strategica sia per il cittadino che per il visitatore; ma soprattutto, che sia all'altezza della rinascita di un luogo impregnato da così tristi ricordi.

Fossano è una città che può contare su vari aspetti, quali la bellezza del suo centro storico, le sue numerose manifestazioni; ma gli manca il carattere, qualcosa in più, che potrebbe contraddistinguerla dall'intorno, e che possa essere motivo di vero pregio per i cittadini, e di attrazione per gli "esterni".

La città conta molte lacune, soprattutto sotto l'aspetto dei servizi per il pubblico. Spesso il cittadino si sposta, per andare altrove, essendoci una penuria di attività da svolgere in loco. Solo durante il periodo estivo, vi sono numerosi eventi di cui il calendario straborda nei mesi più caldi. Questi sono per la stragrande a sfondo musicale, organizzati dalla Fondazione Fossano Musica, che spesso ospita anche artisti esterni alla realtà della scuola di musica, per concerti all'aperto o spettacoli simili.

Lo stesso non avviene però durante il periodo invernale, in quanto la scuola, ospitata all'interno di un edifico storico del centro cittadino, che versa in uno stato non certo ideale per la destinazione assegnatagli, non dispone di una sala per concerti. E le altre strutture presenti a Fossano, che possano accogliere al loro interno un pubblico già ragguardevole, non dispongono delle caratteristiche acustiche necessarie a questi fini. Dinanzi alla necessità che questa porzione di insediamento cittadino venga destinata a tutti, fossanesi e non, la tesi propone di localizzare una nuova sede adatta ad ospitare la Fondazione. Un luogo che diventi anche uno spazio di uso pubblico, dove chiunque possa "ascoltare" la nuova aria che accarezzerà le superfici che daranno un volto nuovo a quest'area, ora sfigurata dai segni, ma soprattutto dai ricordi di un'evitabile tragedia.

Il PARCO DELLA MUSICA è un centro culturale immerso nel verde, dove trovano spazio le tre discipline artistiche per eccellenza: la musica, la danza e la recitazione. Uno spazio che si sviluppa lungo un percorso, che ha origine dagli spazi per la formazione e termina con quello per lo spettacolo, il teatro.

Il progetto vuole rispecchiare e condividere con il pubblico la nascita e l'evoluzione dell'arte. Per questo, benché progettato, separando lo spazio privato da quello pubblico, viene permessa una continua interazione tra i due ambienti, rendendo permeabili le attività che si svolgono all'interno degli spazi formativi e al loro esterno, non solo stuzzicando quello che è il senso visivo, attraverso magari l'uso di superfici trasparenti o simili, ma anche tutti gli altri: l'udito, attraverso i suoni provenienti dalle aule di studio, o l'olfatto, con i profumi della vegetazione in cui il tutto potrebbe essere immerso. Importante quindi è stata la comunicazione bilaterale: un trasferimento di sensazioni, che abbiano un'influenza positiva sugli individui e che non permettano di compartimentare le due attività, in modo che chiunque possa sentire proprio, come degli altri, questo nuovo spazio destinato alla cultura, rivolto alla comunità fossanese, come a tutti quelli impegnati o semplicemente interessati al mondo artistico, che potrebbero individuare in questo nuovo centro un importante riferimento che, a livello provinciale, attualmente manca.

Relatori: Chiara Aghemo, Marco Bosio
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AD Bioarchitettura
A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4262
Capitoli:

INTRODUZIONE

1. IL MOLLINO CORDERO

2. 2. IL SITO

3. PARCO DELLA MUSICA

4. PROGETTO

BIBLIOGRAFIA

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