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"Integrazione pacifica" : recupero e riqualificazione dell'area ex caserma Scotti

Gaetano Brunetti, Alessandro Rostagno

"Integrazione pacifica" : recupero e riqualificazione dell'area ex caserma Scotti.

Rel. Mauro Berta. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, Corso di laurea magistrale in Architettura Per L'Ambiente Costruito, 2015

Abstract:

Premessa

Il progetto di riqualificazione dell'area dei capannoni militari di regione Campo Archerò a Chieri prende spunto da una necessità riscontrata nel territorio chierese: la volontà, espressa svariate volte nei programmi elettorali e nelle riunioni del consiglio comunale, di ridare vita e dignità ad un'area, collocata a ridosso de centro cittadino, che da più di un decennio è stata abbandonata dagli ultimi militari che presidiavano complesso, intitolato al generale Emiliano Scotti.

Nonostante le ripetute manifestazioni di interesse, espresse indifferentemente da sindaci di centro-sinistri prima, e di centro-destra poi, di recuperare l'area, non si è tuttora assistito ad azioni concrete per rilanciarne l'utilizzo, con molti progetti rimasti sulla carta.

Tutto ciò è dovuto anche al fatto che ci si trovi in una situazione di profonda crisi economica; la pubblica amministrazione dispone di un budget insufficiente per poter pensare di intervenire in maniera radicale sugli immobili e sulle aree verdi circostanti , che tendono perciò ad un progressivo degrado. Un altro problema è stato rappresentato dalla situazione di incertezza riguardante la proprietà dell'area; il Comune ha avviato, a partire dal 2009, varie iniziative per ottenere la proprietà dell'intero complesso dall'Agenzia del Demanio, e solo nel Settembre 2014 ha avuto la conferma dell'acquisizione definitiva di tutta l'area.

Altri interessanti spunti di riflessione ci sono stati forniti dall'iniziativa promossa da Renzo Piano, nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell'agosto del 2013, che promuove, utilizzando lo stipendio corrispostogli per ricoprire questa carica, il gruppo di lavoro G124; sei giovani architetti, selezionati annualmente, si occuperanno di studiare piani di recupero per riqualificare e ridare vita alle periferie di alcune città italiane .

Come premessa ai lavori di questi professionisti, il noto architetto genovese individua un elenco di 20 punti sul quale basare le riflessioni del gruppo di lavoro e gli interventi previsti; di seguito si riporta l'elenco completo.

1. La crescita della città per implosione e non per esplosione. Basta alla crescita ormai insostenibile “a macchia d’olio”

2. Greenbelt: difesa del suolo agricolo attorno alla città

3. Greenbelt: difesa dei valori paesaggistici attorno alla città

4. Costruire sul costruito con un’opera di rammendo delle periferie.

5. Trasformare i brownfield in greenfield (e non l’opposto come si è fatto fino ad oggi).

6. Trasformazione delle aree dismesse (industriali, ferroviarie, militari).

7. Le aree costruite (abusivamente!) in zone a rischio.

8. Trasporto pubblico nel rapporto centro/periferia/periferie: smettere di costruire parcheggi, favorire un uso dell’automobile intelligente attraverso i sistemi di car sharing e rendere sostenibile il trasporto pubblico.

9. Consolidamento strutturale degli edifici a partire da quelli pubblici, come le scuole: sono 60mila le scuole a rischio sparse per l’Italia.

10. Adeguamento energetico: si potrebbero ridurre in pochi anni i consumi energetici degli edifici del 70-80 per cento.

11. L’autocostruzione. Promuovere cantieri leggeri e forme cooperative per il rammendo degli edifici.

12. Il cambiamento delle periferie non può essere imposto dall’alto ma occorre prevedere processi partecipativi degli interessati.

13. L’identità delle periferie: così spesso trascurate, dimenticate, trasformate in luoghi senza nessuna identità. In una stessa città ci sono periferie con identità differenti tra loro.

14. Le procedure da seguire per la riuscita del progetto: l’attività di pianificazione.

15. Il verde urbano dentro la cintura come verde agricolo/orti urbani.

16. Il verde urbano dentro la cintura come sorgente di bellezza e di migliori condizioni climatiche.

17. La microimpresa, i finanziamenti pubblici diffusi ed il regime fiscale dei progetti di rammendo.

18. I finanziamenti Europei a cui non si accede per ignavia.

19. I luoghi iconici della città, luoghi dell’urbanità: piazze, strade, ponti, parchi, fiumi che mancano nelle periferie.

20. Gli edifici iconici che fecondano la città, ma di rado le periferie. Scuole, università, musei, spazi musicali, biblioteche, ospedali, municipi, tribunali, carceri, etc.

Si tratta di temi ampiamente affrontati e discussi nei nostri anni di studi accademici, che assumono tuttavia maggiore valore e risonanza mediatica anche grazie alla citazione di un professionista di fama mondiale, soprattutto considerando il fatto che è avvenuto in ambienti politici ed istituzionali, che spesso sembrano estranei, o quantomeno "sordi", a tematiche di questo genere, preferendo invece l'attuazione di una politica di pianificazione territoriale scarsamente unitaria per le città, favorendo interessi di altra natura (principalmente economici, forse?).

Riteniamo dunque che il tema della riqualificazione del complesso "ex caserma Scotti" rappresenti una sfida decisamente attuale e stimolante; il tentativo è quello di proporre un progetto che possa riqualificare gli edifici presenti e il verde che li circonda, per dare nuova vita ad un'area che, al momento, risulta essere un'entità isolata ed inutilizzabile per i cittadini del Comune.

Relatori: Mauro Berta
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, Corso di laurea magistrale in Architettura Per L'Ambiente Costruito
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4213
Capitoli:

1. Introduzione

1.1 Premessa

1.2 Rassegna stampa riguardante l'area

2. Contesto territoriale

2.1 Cenni storici

2.2 Caratteristiche morfologiche territoriali

2.3 Confini e collegamenti

3. Area di progetto

3.1 Cenni storici del quartiere Campo Archerò

3.2 Documentazione storica "Magazzini IV Armata"

3.3 II Centro Raccolta Collaudo e Smistamento Vestiario ed Equipaggiamento "Caserma Scotti"

3.3.1 Rilievo fotografico dell'esistente

3.4 Normativa riguardante l'area

3.4.1 Piano Regolatore Generale del comune di Chieri

3.5 Parametri urbanistici di riferimento per l'ipotesi progettuale

4. La proposta progettuale

4.1 Approccio al progetto

4.2 Attuazione urbanistica delle premesse concettuali

4.3 Attuazione urbanistico - architettonica delle premesse concettuali

4.4 Descrizione dell'intervento

4.4.1 La stazione commerciale

4.4.1.1 II parcheggio multipiano

4.4.1.2 II polo ricettivo

4.4.1.3 II polo commerciale

4.4.2 La piazza

4.4.3 II polo artistico - artigianale

4.4.4 La "piazza verde"

5. Conclusioni

6. Allegati

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

Variante parziale N.26 al P.R.G.C., comune di Chieri, ottobre 2012 SITOGRAFIA

- http://renzopianog124.com

- http://www.regione.piemonte.it/mentelocale

- http://www.comune.chieri.to.it/vivi-la-citta/storia

- http://www.turismochieri.it/index.php?option=com_content&view=section&id=6&ltemid=63

- http://it.wikipedia.0rg/wiki/Chieri#Ge0grafia_fisica

- http://www.comuni-italiani.it/001/078/index.html

- http://www.tuttitalia.it/piemonte/39-chieri

- http://www.gtt.to.it/cgi-bin/linee.cgi?linea=30FF

- http://www.sfmtorino.it/le-linee-sfm/sfm1-pont-rivarolo-chieri

- http://www.vigo-autoindustriale.com/index.php?option=com_content&view=article&id=10&ltemid=2

- http://www.chieri.info/contents/trasporti-chieri.php

INTERVISTE

Intervista Architetto Carlo Bechis (referente settore urbanistica del comune di Chieri)

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