Rebecca Vicario
Il campus della Tsinghua University a Pechino : storia urbana e prospettive.
Rel. Michele Bonino. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale), 2015
Abstract: |
INTRODUZIONE: Nei primi anni del XXI secolo abbiamo assistito a un improvviso interesse nei confronti della Cina. Nella descrizione del fenomeno cinese ci si è concentrati prevalentemente su aspetti superficiali, amplificando il più delle volte le informazioni che ne che trapelavano. Ad una più attenta lettura, tale ascesa ha però comportato una serie di conseguenze che, in molti casi, si sono anche rivelate drammatiche. Comunque nel corso degli anni l’interesse è cresciuto costantemente e ha toccato vari aspetti di questo paese, ambientale e economico principalmente, ma anche urbano e architettonico. Questa attenzione sulla storia urbanistica e architettonica cinese si è concentrata soprattutto su Pechino, che è diventata il simbolo del rinnovamento e del cambiamento della Cina. In particolare, la capitale cinese ha avuto, da vent’anni a questa parte, una modernizzazione senza precedenti che l’ha trasformata in maniera repentina. Il nuovo ha sostituito il vecchio con ritmo incalzante, convivendo con quegli aspetti della tradizione sopravvissuti al cambiamento. Tutto ciò è diventato più evidente e si è rafforzato con l’avvento dei giochi olimpici. L’attenzione internazionale nei riguardi di questo esteso paese e, in modo più circoscritto, a Pechino, mi ha indotta a cercare di studiare, più approfonditamente attraverso il mio progetto di tesi, la cultura, lo sviluppo urbano, l’architettura, le rare testimonianze ancora presenti del suo passato e gli edifici realizzati in stile “occidentale” sorti negli ultimi cinquantanni, che hanno profondamente cambiato il suo volto. Anche su suggerimento del mio relatore, ho deciso di analizzare questa trasformazione fisica e spaziale della città e le dinamiche ad essa connesse, attraverso lo studio di una realtà più ristretta, che è quella dei campus universitari, sorti un po’ tutt’attorno a Pechino, anche se si sono sviluppati prevalentemente a nord-ovest della capitale. Nello specifico, la mia ricerca si è concentrata sul campus della Tsinghua University. Per fare ciò è stato necessario, prima di tutto, andare sul campo e documentarlo attraverso foto, percorrendo di persona il campus, osservando ogni edificio, prestando attenzione anche a come si svolgeva la vita dei residenti all’interno dello stesso. Ad una prima osservazione, un campus universitario è una piccola città nella città, nella quale coesistono perciò diverse realtà. Edifici moderni convivono con antichi palazzi imperiali, hutong si affacciano su quartieri realizzati negli anni ‘50 e ‘60, facoltà universitarie esprimono, insieme agli edifici più rappresentativi, l’identità di ogni campus. Ciò che è importante sottolineare è che questi nuclei universitari si sono sviluppati secondo i principi di progettazione architettonica e urbana sia cinesi sia occidentali, gli stessi principi che hanno interessato anche Pechino, dalla sua fondazione a oggi, e quindi sono un ottimo esempio per studiare le tematiche di trasformazione che hanno riguardato la capitale cinese. Un altro degli obiettivi che si pone questa tesi è quello di mettere in evidenza che, oltre ai modelli di campus anglosassoni e americani, ce ne un altro, che è tipicamente cinese, che ha perciò i suoi caratteri distintivi e che avrò modo di esplicitare nel corso della tesi. Il lavoro di ricerca si compone di quattro parti. La prima riguarda l’inquadramento urbano del campus della Tsinghua University e degli altri nuclei universitari presenti nella zona nord-ovest di Pechino. In questo capitolo si descrivono brevemente anche i punti fondamentali che hanno guidato i progetti urbani dei primi anni 50’ previsti per la città, e che hanno determinato la scelta di designare l’area di nord-ovest ai distretti educativi e culturali. Nella seconda parte si descrive in maniera particolareggiata il campus attraverso le mappe della sua evoluzione storica, le mappe dettagliate, gli ingressi, la suddivisione del territorio in sei zone, le foto e i commenti-confronti sullo sviluppo urbano del distretto universitario dalla sua fondazione, avvenuta nel 1911, a oggi. Il terzo capitolo è dedicato ad alcuni degli edifici significativi della Tsinghua University, quelli che forse meglio di altri l’hanno rappresentata, che l’hanno fatta diventare riconoscibile rispetto agli altri campus e che le hanno dato una sua identità. L’ultima parte della tesi corrisponde al saggio II di carattere critico disciplinare. In essa si descrivono i principi del danwei (organizzazione-unità di lavoro) e del dayuan (grande recinto), riferiti in particolare al territorio dell’università Tsinghua. Questi due principi sono tipicamente cinesi e distinguono la tipologia di campus cinese dagli altri modelli di nuclei universitari occidentali. Cercherò di spiegare le motivazioni di questo lavoro attraverso una serie di riflessioni su questi temi e per fare ciò proporrò quindi un confronto critico tra i modelli di campus sopra citati. |
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Relatori: | Michele Bonino |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AL Edifici e attrezzature per l'istruzione, la ricerca scientifica, l'informazione U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4035 |
Capitoli: | INTRODUZIONE Parte I: INQUADRAMENTO URBANO 1.1. Mappa di Pechino con i campus universitari nella zona di nord-ovest. 1.2. Commento alla mappa con i campus universitari: i primi piani per la nuova capitale dell’impero. Parte II: IL CAMPUS 2.1. Tavole di analisi del l’evoluzione storica del campus: -Tavola evoluzione storica 1911-2011. -Tavola evoluzione storica 1914-2011. -Tavola evoluzione storica 1923-2011. -Tavola evoluzione storica 1927-2011. -Tavola evoluzione storica 1935-2011. -Tavola evoluzione storica 1948-2011. -Tavola evoluzione storica 1960-2011. -Tavola evoluzione storica 1979-2011. -Tavola evoluzione storica 1986-2011. -Tavola evoluzione storica 1994-2011. -Tavola evoluzione storica 2005-2011. -Tavola evoluzione storica 2011. 2.2. Foto aerea attuale del campus. 2.3. Fondazione del campus. 2.4. Mappe dettagliate del campus -Mappe 1911 e 1914. Mappa 1923. -Mappa 1927. -Mappa 1935. -Mappa 1948. -Mappa 1960. -Mappa 1979. -Mappa 1986. -Mappa 1994. -Mappa 2005. -Mappa 2011. 2.5. Confronto / commento critico alle mappe. 2.6. Il territorio della Tsinghua University. 2.7. Panoramica del campus. 2.8. Sulla strada dell’università: gli ingressi principali al campus. 2.9. Zona 1. 2.10. Zona 2. 2.11. Zona 3. 2.12. Zona 4. 2.13. Zona 5. 2.14. Zona 6. Parte III FOCUS SU ALCUNI EDIFICI RAPPRESENTATIVI DEL CAMPUS 3.1. “Gong Zi” Hall. 3.2. Auditorium. 3.3. Tsinghua Xuetang (Tsinghua School). 3.4. Quartieri “Xin Lin” e “Sheng Yin”. 3.5. Students Dormitories 1- 4. 3.6. SIEEB. 3.7. Humanities & Social Sciences Library. Parte IV ORGANIZZAZIONE DEL CAMPUS 4.1. Principio del danwei e del dayuan nel campus della Tsinghua University. CONCLUSIONI Bibliografia |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA: -Richard P. Dober, Campus Planning, USA, Reinhold Publishing Corporation, 1963. -Corrado Gavinelli, Maria Cristina Gibelli, Città e territorio in Cina, Roma-Bari, Laterza, 1976. -Paul Venable Turner, Campus: an American Planning Tradition, London, Mit Press, 1984. -Richard P. Dober, Campus Design, New York, John Wiley & Sons, 1992. -Liangyong Wu, Rehabilitating the Old City of Beijing: A project in Ju’er Hutong Neighborhood, Vancuver, UBC Press, 1999. -Thomas J. Campanella, The Concrete Dragon. China’s Urban Revolution and What it Means for the World, New York, Princeton Architectural Press, 2008. -Lu Junhua, Peter G. Rowe, Zhang Jie, Modern Urban Housing in China, 1840-2000, Germany, Prestel Verlag, 2001. -Huang Yan Fu, Jia Jin Yue, Tsinghua Relics and Legend, Beijing, Tsinghua University Press, 2005. -Hou Yu Yan, Tsinghua past, Beijing, Tsinghua University Press, 2005 -Duanfang Lu, Remarking Chinese Urban Form. Modernity, scarcity and space, 1949-2005, Abingdon, Routledge, 2006. -Lucia Ceccherini Nelli, Eugenio D’Andino, Antonella Trombadore, Schermature solari, Firenze, Alinea Editrice, 2007. -César Reyes, Ethel Baraona Pohl, Claudio Pirillo, Architecture sustainable. Contemporary Architecture, Spagna, Pencil, 2007. -(a cura di) Stefano Casciani, Un cuore di cristallo per Miliano. La nuova Università Bocconi, Milano, Domus, 2008. -Kristin Feireiss, Lukas Feireiss, Architecture of change. Sustainability and Humanity in the Built Environment, Berlino, Gestalten, 2008. -Claudio Greco, Carlo Santoro, Pechino la città nuova, Milano, Skira, 2008. -Jianfei Zhu, Architecture of Modern China. A Historical Critique, Abingdon, Routledge, 2009. -Sergi Costa Duran, Julio Fajardo Herrero, The source book of Contemporary Green Architecture, Spagna, Collins Design, 2010. -Chris van Uffelen, Ecological Architecture, Belin, Braum, 2010. -Zhu Wenyi, Tsinghua University, Beijing, Tsinghua University Press, 2011. SITOGRAFIA:
-www.eolss.net -www.academicpublishingplatforms.com -www.spacesyntax.net |
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