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L'integrative design : per l'ottimizzazione del comfort ambientale e delle prestazioni energetiche

Vittorio Amedeo Cravino

L'integrative design : per l'ottimizzazione del comfort ambientale e delle prestazioni energetiche.

Rel. Marco Filippi, Elisa Sirombo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2014

Abstract:

Il rapido processo di evoluzione tecnologica odierna, unito alla necessità di coordinare le molteplici componenti che caratterizzano il progetto all’interno delle sue diverse fasi e all’esigenza di contenere i costi, in termini sia economici che di impatto ambientale, nella costruzione dei manufatti edilizi, comporta la necessità di individuare processi di coordinamento della progettazione più efficienti che risultino in costi contenuti, velocità d’esecuzione delle opere e ridotte controversie tra gli attori coinvolti.

L’ambiente antropizzato contemporaneo poi, viene troppo spesso realizzato alterando i cicli delle risorse naturali e causando squilibri ambientali che rendono sempre più fragili le interazioni con i sistemi ambientali. La produzione edilizia è, a diversi livelli, largamente partecipe di questa condizione di squilibrio, a partire dalla materia prima, che costituisce i materiali da costruzione, passando attraverso le scelte progettuali, alla gestione, fino alla demolizione del manufatto edilizio ed al suo smaltimento. Data la condizione attuale, è necessaria una inversione di tendenza e la definizione di nuovi modelli di programmazione e di progettazione che, a partire da una visione integrale dell’architettura, propongano un’innovazione dei rapporti con l’ambiente, sfruttandone le potenzialità intrinseche senza peggiorarne la qualità. In particolare, la gestione delle risorse ambientali richiede un approccio progettuale di tipo complessivo, finalizzato alla “chiusura” dei cicli dell’energia, dell’acqua, dell’aria e della materia.

Inoltre, la complessità dell’insieme richiede un approccio di tipo sinergico tra le discipline coinvolte, che possa garantire un’analisi preliminare più informata e totalizzante e che possa portare ad un risultato finale migliore dal punto di vista gestionale e prestazionale.

Da questo assunto prende forma la presente ricerca, attraverso la quale si tenterà di analizzare una metodologia operativa diversa da quella tradizionale, già ampiamente formalizzata in parte in ambito europeo ma soprattutto in ambito extra-europeo negli Stati Uniti, conosciuta con il nome di “Integrative Design Process”, che potremmo in italiano tradurre con “Progettazione Integrale”.

La tesi si articolerà in due sezioni distinte: nella prima parte si raccoglieranno le informazioni necesssarie alla definizione di un quadro di quella che è la progettazione odierna e all’introduzione dei concetti che stanno alla base della progettazione integrata, con una conseguente analisi critica: verterà sull’introduzione del processo integrato, delle sue caratteristiche principali e sul confronto con la progettazione tradizionale, l’individuazione di benefici e criticità nella sua applicazione. Inoltre, si introdurranno alcuni strumenti utili a calarne i principi nella pratica.

La seconda sezione sarà dedicata alla definizione di una metodologia applicativa della progettazione integrale, incentrata sulla fase preliminare della progettazione integrata (fondamentale), che in inglese viene definita come “Discovery Phase”, la fase conoscitiva, che in seguito sarà applicata ad un caso studio.

Il caso studio sarà impostato sull’analisi dei risultati di simulazioni energetiche sul modello di una tipica aula scolastica, nell’ottica dell’individuazione delle migliori strategie progettuali “integrate” ai fini del comfort ambientale e delle prestazioni energetiche. Al fine di individuare il migliore insieme di soluzioni progettuali, si ricorrerà all’ausilio di un software di ottimizzazione (Trnsys unito a GenOpt) con cui si analizzerà l’evoluzione di una serie di variabili controllabili dal progettista in vista della minimizzazione di una o più funzioni obiettivo.

L’approccio progettuale al caso studio rifletterà solamente una parte dell’intero iter che caratterizza un vero progetto integrato. Al fine di una sua applicazione completa, infatti, è necessaria la compresenza di più figure professionali che possano approfondire gli specifici temi legati al progetto in concerto tra loro attraverso un sistema di collaborazione attentamente definito.

Nonostante ciò, la struttura del metodo consente la sua applicazione a diverse scale di analisi e progettazione, uno strumento con grande potenziale ancora poco conosciuto.

Relatori: Marco Filippi, Elisa Sirombo
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3890
Capitoli:

ABSTRACT

INDICE

RINGRAZIAMENTI

PRIMA PARTE

IL PROGETTO EDILIZIO:

MODELLI ORGANIZZATIVI E STRUMENTI

QUADRO DEI MODELLI ORGANIZZATIVI

LAPPROCCIO TRADIZIONALE AL PROCESSO EDILIZIO

SPECIALIZZAZIONE E FRAMMENTAZIONE

VERSO L’INTEGRATIVE DESIGN PROCESS (IDP)

MODELLI A CONFRONTO

L’INTEGRATIVE DESIGN PROCESS

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

UN MODELLO POSSIBILE

LE FASI DEL PROCESSO

LE AREE TEMATICHE

HABITAT, ACQUA, MATERIALI ED ENERGIA

SOSTENIBILITÀ E PROGETTO INTEGRALE

INTEGRAZIONE NEI PRINCIPALI SISTEMI DI RATING PER LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ DEL COSTRUITO

2.3.1 SISTEMA DI CERTIFICAZIONE LEED

STRUMENTI PER LO SVILUPPO DEL PROGETTO

DIFFICOLTA’ NELLAPPLICAZIONE PRATICA

SECONDA PARTE

ENERGIA E QUALITA’ AMBIENTALE INTERNA:

UNA METODOLOGIA PER L’OTTIMIZZAZIONE PASSIVA DELL’EDIFICIO

ANALISI PRELIMINARE ATTRAVERSO I CREDITI LEED

COMFORT, ENERGIA E PROGETTO ARCHITETTONICO

UN MODELLO PER L’OTTIMIZZAZIONE DEL PROGETTO

DESCRIZIONE DELLA METODOLOGIA

STRUMENTI SOFTWARE

APPLICAZIONE DELLA METODOLOGIA AD UN CASO STUDIO

OBIETTIVI

REQUISITI

IPOTESI

IL MODELLO

INVOLUCRO

IMPOSTAZIONE DELL’OTTIMIZZAZIONE

OUTPUT E POST-ANALISI DEI RISULTATI

PRIMO OUTPUT

CONSIDERAZIONI GENERALI

FILTRO ENERGIA E COMFORT TERMICO

FILTRO COMFORT VISIVO

SOLUZIONI OTTIMALI

CONCLUSIONI

ESITI RAGGIUNTI

CRITICITÀ E SVILUPPI FUTURI

REPLICABILITA’

Bibliografia:

assente

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