Analisi e studio della situazione ambientale ad Alessandria: rischi per la salute e prospettive future = Analysis and Study of the Environmental Situation in Alessandria: Health Risks and Future Outlook

La Pianura Padana è tra i territori più inquinati d'Europa; questa criticità è determinata dalla combinazione di elevate pressioni antropiche e di condizioni orografiche e meteo-climatiche sfavorevoli che impediscono la dispersione degli inquinanti. Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di esaminare il caso specifico della città di Alessandria, adottando una metodologia descrittivo – analitica della situazione critica in cui si trova. Dopo aver fornito le basi fisiologiche del corpo umano, aver analizzato i principali meccanismi di tossicità degli inquinanti e i relativi rischi per la salute umana, si passa ad un’analisi della qualità delle matrici ambientali del territorio e i fattori che potrebbero aver contribuito alla loro contaminazione. Questa analisi ha seguito una metodologia basata sull'acquisizione, l'elaborazione e l'interpretazione di dati ufficiali dell’ARPA Piemonte. Nello specifico, sono stati analizzati sia i trend storici che i dati recenti relativi alla qualità dell'aria dalle centraline di monitoraggio urbano. Per l’acqua, invece, è stato esaminato lo stato chimico di un tratto del Fiume Bormida e della falda superficiale, con un focus su PFAS (Per-and polyFluoroAlkyl Substances) e metalli pesanti. Infine, l'analisi del suolo si è basata sui report ARPA relativi alla contaminazione da metalli e PFAS nella Valle Bormida. Tutti i valori sono stati confrontati con i limiti normativi attuali, i futuri target UE 2030 e le linee guida dell'OMS. I risultati per l'aria mostrano un trend decennale in miglioramento per PM10 e PM2.5; tuttavia, le medie annuali 2024-2025, pur rispettando gli attuali limiti normativi, rimangono significativamente superiori agli obiettivi UE 2030 e alle raccomandazioni OMS. L'NO2 rispetta i limiti futuri, ma presenta concentrazioni quasi doppie rispetto a quelle raccomandate dall’OMS, mentre l'O3 evidenzia un andamento costante negli anni, senza miglioramento. Le acque superficiali sono definite da uno stato chimico "non buono”, con superamenti persistenti degli Standard di Qualità Ambientale (SQA) per il PFOS (PerFluoroOctaneSulfonic acid). Le acque di falda superficiali presentano uno stato chimico definito come "scarso”, con criticità relative alla presenza di Cromo Esavalente (Cr VI). Infine, i suoli della Valle Bormida evidenziano concentrazioni medie di Cromo e Nichel superiori ai limiti normativi e una contaminazione diffusa da PFAS. L'analisi dimostra che Alessandria è caratterizzata da una forte criticità ambientale, aggravata da un pesante inquinamento storico. Nonostante il rispetto di alcuni parametri normativi attuali, il confronto con i futuri limiti UE 2030 e, soprattutto, con le stringenti linee guida OMS, rivela un rischio sanitario significativo per la comunità. Le misure attuali appaiono insufficienti per raggiungere gli obiettivi di salute pubblica a breve termine. Il lavoro si conclude con la presentazione della possibilità di integrare soluzioni tecnologiche innovative con un'estensione delle misure sanitarie, al fine di ottenere una reale tutela della popolazione esposta.