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La sede unica della Regione Piemonte: proposte tecnologiche per un involucro edilizio efficiente

Matteo Bongi

La sede unica della Regione Piemonte: proposte tecnologiche per un involucro edilizio efficiente.

Rel. Roberto Pagani. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2014

Abstract:

La scelta di collocare le strutture tecniche ed amministrative della Regione Piemonte in un’unica sede, al fine di ottimizzare le attività dislocate sul territorio cittadino, economizzando sui costi di gestione, manutenzione e affitto dei vari stabili, risale ai primi anni 2000. Era stata scelta l’area denominata “Spinai” dal P.R.G.C. di Torino per la realizzazione di un edificio istituzionale; a seguito di un concorso vinse il gruppo con a capo l’arch. Massimiliano Fuksas.

Per motivi di accessibilità e di spazio la Regione Piemonte ha deciso di acquistare la zona ex Fiat-Avio nella parte sud-est della città. L’area in questione ha una superficie complessiva di 193.000 m2, contro i 38.000 m2 di “Spinai”; il contesto urbano è contraddistinto dalla presenza: di arterie di transito a scorrimento veloce sia urbane (via Nizza, corso Unità d’Italia, sottopassaggio del Lingotto) che extraurbane (Tangenziale), della Stazione Ferroviaria Torino-Lingotto e della linea 1 della metropolitana. L’area d’intervento è delimitata a nord dal Lingotto, a est da via Nizza, a sud da via Passo Buole e via Farigliano e ad ovest dalla Stazione Ferroviaria Torino-Lingotto. Agli inizi del ‘900 la zona fu teatro del primo ampliamento industriale della città, ormai concluso, e già da diversi anni si offre come scenario per nuovi progetti di riqualificazione creando a tutti gli effetti un nuovo polo urbano. I principali interventi sono stati quelli relativi alla rifunzionalizzazione dell’ex complesso industriale del Lingotto riqualificato come polo fieristico-espositivo, commerciale, turistico-ricettivo, di ricerca e sperimentazione, culturale e per il tempo libero di grande impatto attrattivo sulla città. Anche le Olimpiadi del 2006 hanno giocato un ruolo importante per il cambiamento della zona con la realizzazione dell’impianto per il pattinaggio di velocità chiamato Ovai, collocato in una porzione dismessa dello scalo ferroviario del Lingotto prossima alle strutture fieristiche e alla stazione ferroviaria Lingotto; una passerella sovrastante i binari dello scalo ferroviario, realizzata con una struttura di ingegneria e progettazione architettonica di forte impatto simbolico e visivo, assicura i collegamenti pedonali tra il Lingotto e l’area degli ex Mercati Generali (villaggio olimpico 2006).

La notevole estensione dell’area ex Fiat Avio permette di realizzare un complesso di uffici, servizi e attività funzionali alle esigenze dell’Ente; inoltre la nuova collocazione è in grado di ospitare anche la collocazione del Palazzo del Consiglio Regionale in modo da unire funzionalmente tutti gli organi istituzionali e amministrativi in un’unica area. La Regione, in accordo con il Comune di Torino, al fine di perseguire un miglior assetto urbanistico e funzionale dell’area interessata, ha ritenuto opportuno coinvolgere nel progetto di trasformazione, oltre alle proprie aree ex Fiat Avio anche le aree di proprietà RFI (124.350 m2) in cui è localizzato l’ex impianto olimpico Ovai, che potrà essere destinato al potenziamento del polo fieristico del Lingotto, e alla realizzazione di una migliore viabilità di accesso all’area. L’estensione complessiva dell’area Avio-Oval diventa così pari a 317.350 m2. Per garantire una maggiore accessibilità, in accordo con RFI, è prevista la realizzazione di una nuova stazione ferroviaria, caratterizzata da una tipologia a ponte sulla fascia dei binari esistenti, accessibile dai lati est e ovest della città.

Relatori: Roberto Pagani
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3808
Capitoli:

INDICE

1. Lo stato di fatto

1) Premessa

2) L’inquadramento urbanistico

3) Il progetto

La torre degli uffici

Il centro servizi

L’asilo nido

Il parcheggio interrato

4) Le scelte tecnologiche

Una valutazione critica

2. Un approccio bioclimatico

1) L’integrazione di sistemi solari passivi

Sistemi a guadagno diretto

Sistemi a guadagno indiretto

Sistemi a guadagno isolato

2) L’integrazione di sistemi solari attivi

Sistemi solari termici

Impianti fotovoltaici

3) Vetri e serramenti speciali

4) Schede tecnologiche

a) Sistemi passivi

Frangisole in lamelle di vetro

Isolante trasparente

Sistema ad accumulo a cambiamento di fase (PCM)

Pellicola anticalore a risparmio energetico

Vetri a selettività angolare

b) Sistemi attivi/passivi

Frangisole fotovoltaico esterno

c) Sistemi attivi

Fotovoltaico integrato

Frangisole fotovoltaico esterno

Vetri elettrocromici

Facciata fotovoltaica con impianto di ventilazione

Vetro ventilato

Facciata discontinua

3. Proposte alternative al progetto

1) Schede tecnologiche

Soluzione alternativa 1

Soluzione alternativa 2

4. Conclusioni

5. Bibliografia e Sitografìa

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

Allegato al D.lgs. 152/2006, art. 20 della l.r. 40/1998, DGR n. 12-8931 del 09.06.2008 -Valutazione Ambientale Strategica (Vas) della Variante urbanistica inerente all’Accordo di Programma finalizzato all’attuazione di un programma d’interventi, con valenza di Piano Particolareggiato nell’ambito delle aree Avio - Ovai, per la realizzazione del Palazzo degli uffici regionali, dei nuovi comparti edilizi e delle opere infrastrutturali connesse.

AAVV, Atlante delle facciate, UTET, Torino, 2004.

AAVV, Manuale pratico dell’edilizia sostenibile. Principi e dettagli costruttivi, Sistemi Editoriali Esselibri, Napoli, 2008.

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V. Calderaro, architettura solare passiva: manuale di progettazione, Edizioni Kappa, Roma, 1981.

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SITOGRAFIA

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www.com une.torino. it

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