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Gestire i progetti Horizon in una startup: il caso Seafar nel progetto WARRaNT = Managing Horizon projects in a startup: Seafar’s case in the WARRaNT project

Maria Chiara Bodda

Gestire i progetti Horizon in una startup: il caso Seafar nel progetto WARRaNT = Managing Horizon projects in a startup: Seafar’s case in the WARRaNT project.

Rel. Sabrina Grimaldi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Della Produzione Industriale E Dell'Innovazione Tecnologica, 2025

Abstract:

Questa tesi affronta la cruciale sfida gestionale che le startup tecnologiche incontrano partecipando ai complessi e strutturati progetti di ricerca finanziati da Horizon Europe. L'obiettivo primario è analizzare l'implementazione concreta di tecniche di project management capaci di governare il delicato equilibrio tra la flessibilità richiesta dall'innovazione e il rigore imposto dai requisiti contrattuali europei. Il lavoro si sviluppa attraverso un'analisi approfondita del caso studio della startup belga Seafar, leader europeo nel settore della navigazione fluviale da remoto, e del suo ruolo di coordinamento del Living Lab 4 (LL4) all'interno del progetto Horizon WARRaNT. Il percorso metodologico integra teoria e prassi: partendo dai riferimenti teorici come PM² e PMBOK, viene utilizzata la matrice WHOW di Dombkins per classificare la natura intrinseca del progetto in base all'incertezza di obiettivi (WHAT) e metodi (HOW). L'analisi ha rivelato la natura ibrida di WARRaNT, a cavallo tra un progetto di Tipo B (obiettivi chiari, metodi incerti) e uno di Tipo D (obiettivi e metodi incerti). Tale diagnosi ha reso inadeguati approcci gestionali puri, come il rigido modello Waterfall o un caotico modello Agile, portando allo sviluppo e all'applicazione di un modello gestionale ibrido su misura. Questo modello integra la pianificazione strategica di alto livello, necessaria a garantire conformità con i requisiti della Commissione Europea tramite strumenti come Work Breakdown Structure (WBS), matrice RASCI e Risk Breakdown Matrix (RBM), con una gestione operativa flessibile, basata su cicli di sviluppo iterativi e un diagramma di GANTT a orizzonte mobile su sei mesi. Tale modello ha prodotto un piano d'azione completo e coerente, che ha permesso a Seafar di ridurre l'ambiguità, rafforzare la propria credibilità all'interno del consorzio e allineare le attività di progetto con gli obiettivi strategici aziendali. La tesi offre quindi un contributo pratico e trasferibile, fornendo un metodo che può guidare altre piccole e medie imprese innovative nel navigare con successo la complessità dei finanziamenti europei, trasformando un onere gestionale in un'opportunità strategica.

Relatori: Sabrina Grimaldi
Anno accademico: 2025/26
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 112
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Della Produzione Industriale E Dell'Innovazione Tecnologica
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-33 - INGEGNERIA MECCANICA
Aziende collaboratrici: SEAFAR NV
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/37140
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