
Kamila Pstrag
Strategia neurale o adattamento muscolare: quale meglio spiega la differenza tra sessi in arrampicata sportiva? = Rate coding or muscle adaptation: which best explains sex differences in sport climbing?
Rel. Taian Martins, Beatriz Isabel Bachero-Mena. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2025
![]() |
PDF (Tesi_di_laurea)
- Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (44MB) |
Abstract: |
L’arrampicata sportiva richiede elevati livelli di forza ed endurance isometrica da parte dei flessori delle dita. Sebbene gli uomini presentino in genere una forza massima superiore, le donne mostrano spesso una maggiore resistenza alla fatica durante sforzi isometrici prolungati. Il presente studio indaga se differenze nelle strategie neuromuscolari possano spiegare performance di endurance simili tra i sessi, nonostante differenze fisiologiche di base. Hanno partecipato allo studio 43 climber; 3 soggetti sono stati esclusi per la bassa qualità del segnale EMG. Sono stati considerati solo i partecipanti appartenenti alla categoria Intermediate, poiché nel gruppo Advanced non era presente un numero sufficiente di donne. Per l’analisi delle metriche RMS, MDF, CoV-ISI e dell’intermittenza della scarica, sono stati inclusi 9 soggetti di sesso femminile e 13 di sesso maschile. Ogni partecipante ha eseguito sospensioni isometriche fino al cedimento su prese da 20 mm e 30 mm in presa crimp. L’attività muscolare è stata registrata tramite elettromiografia di superficie ad alta densità (HD-EMG) utilizzando una griglia di 64 elettrodi posizionata sull’avambraccio, e i segnali sono stati decomposti per estrarre i treni di spike delle unità motorie (MU). L’analisi delle componenti principali (PCA) è stata utilizzata per caratterizzare i pattern temporali di frequenza di sparo delle MU. Sono stati inclusi solo i trial in cui sono state identificate almeno tre MU, portando a un totale di 5 donne e 11 uomini per la presa da 20 mm, e 8 donne e 10 uomini per quella da 30 mm. I confronti tra gruppi sono stati effettuati mediante test ANOVA o Mann–Whitney, in base alla distribuzione dei dati. Non sono emerse differenze significative nel tempo al cedimento tra i sessi (p > 0,05), sebbene le donne abbiano mostrato in media durate leggermente superiori. Tuttavia, le donne hanno presentato valori significativamente maggiori di CoV-ISI su entrambe le prese (20 mm: p = 0,002; 30 mm: p < 0,001), e un’intermittenza più elevata sulla presa da 30 mm (p = 0,003), suggerendo un comportamento di scarica più modulato e variabile. Non sono emerse differenze significative in Mean_FR. I risultati della PCA hanno evidenziato differenze descrittive nelle strategie di attivazione temporale tra i sessi in entrambe le prese. Negli uomini, una quota maggiore di varianza era concentrata nella prima componente principale (ad esempio, 62,5% a 20 mm; 66,8% a 30 mm), mentre le donne mostravano una distribuzione più ampia tra le prime due mode (ad esempio, 41,4% e 48,2% nella mode 1; 28,3% e 27,1% nella mode 2, rispettivamente). Inoltre, la correlazione tra le prime due componenti era più negativa nelle donne (R = -0,75 a 20 mm; R = -0,19 a 30 mm) rispetto agli uomini (R = -0,22 e R = 0,22), indicando una possibile modulazione alternata dell'input neurale nel gruppo femminile. Nonostante tempi di task simili, questi risultati indicano che le donne adottano strategie neuromuscolari differenti, caratterizzate da una maggiore variabilità e distribuzione temporale dell’attività delle MU. Ciò supporta l’ipotesi che le donne facciano maggior affidamento su unità motorie resistenti alla fatica e meccanismi neurali compensativi per mantenere la performance. Questi risultati offrono nuove prospettive sulle differenze di genere nell’endurance isometrica e possono guidare lo sviluppo di strategie di allenamento specifiche per sesso nell’arrampicata e in sport simili. |
---|---|
Relatori: | Taian Martins, Beatriz Isabel Bachero-Mena |
Anno accademico: | 2024/25 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 165 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA |
Ente in cotutela: | Università di Siviglia (SPAGNA) |
Aziende collaboratrici: | Universidad de Sevilla |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/36170 |
![]() |
Modifica (riservato agli operatori) |