Francesca Tonino, Marco Palpacelli
Falchera, analisi e proposte per un quartiere storico della periferia torinese : da caso urbanistico a occasione di rigenerazione urbana.
Rel. Luca Davico, Andrea Cavaliere. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2013
Abstract: |
Nell’attuale panorama architettonico il tema del recupero delle periferie delle grandi città è molto importante e risulta più sostenibile e necessario valorizzare la ricchezza di patrimonio edilizio esistente piuttosto che costruirne ex novo. Il concetto vale sia per singoli edifici sia per porzioni di città perseguendo il principio di sostenibilità come elemento fisico-ambientale, economico e sociale. Le zone periferiche sono luoghi di isolamento fisico, concentrazione di immigrati con difficoltà di integrazione sociale, distanti dal centro della città, facilmente identificabili ma con caratteri architettonici propri che a Torino coincidono spesso con quelli dei quartieri operai di edilizia popolare. La complessa geografia sociale e urbana che si mescola alla matrice industriale offre numerose opportunità di ricerca sul territorio torinese per quanto riguarda la rigenerazione dei quartieri popolari e periferici nati in corrispondenza delle industrie e ora in stato di degrado a seguito della deindustrializzazione. Si presentano, dunque, come nuove opportunità per una città in cui sono in atto molti progetti di riqualificazione di porzioni urbane caratterizzati da costante attenzione per lo spazio urbano e sensibilità per la componente verde. Valutato l’interesse per lo studio con proposte di intervento di un ambito urbano con un’importante impronta storica e forti implicazioni sociali abbiamo cominciato a guardarci intorno alla ricerca di un tema. Falcherà ha attirato subito la nostra attenzione per diversi aspetti e dopo la prima visita siamo stati colpiti dalla sua singolarità e dalle potenzialità di intervento molto stimolanti per la nostra analisi. Non è un caso che su di esso già da molti anni siano concentrati gli sforzi del Comune che recentemente è riuscito anche ad ottenere dei fondi a livello nazionale. Tuttavia persistono gravi carenze e difficoltà. Dal punto di vista urbanistico è un caso particolare: si tratta di un quartiere ideale e autosufficiente realizzato in due fasi, temporalmente distanti venti anni, ma con un intento progettuale che costituisce un unicum. L’organicità dell’impianto è ottenuta attraverso la simbiosi tra ambiente naturale ed edificato, caratterizzato da edifici che si distinguono ed identificano per i propri particolari architettonici. Inoltre in un intervento che ha più di cinquant’anni si può individuare una componente di attualità nella sostenibilità dettata dalla prevalenza della componente naturalistica sul costruito. All’epoca della sua creazione, Falcherà rispose in modo adeguato a specifici obiettivi sociali, urbanistici e ambientali che hanno prodotto la forma urbana, ancora oggi inalterata; tuttavia proprio localizzazione e conformazione del costruito hanno portato con gli anni all’insorgere e al concretizzarsi di numerose problematiche verso le quali non sono ancora state trovate soluzioni. La scelta di creare un quartiere prettamente residenziale con pochi servizi concentrati in un’unica area, anziché diffonderli in diversi luoghi di aggregazione e socializzazione, è sicuramente uno dei motivi per i quali si riscontrano problemi sociali in gran parte legati all’isolamento e alla mancanza di interazioni tra popolazioni. Da una parte, dunque, il quartiere ha bisogno di ridurre l’isolamento e integrarsi con la città ma anche di mantenere la propria identità: le trasformazioni fisiche visibili e mirate (progettazione di nuovi spazi e recupero di quelli presenti) possono accompagnare tentativi di trasformazioni sociali migliorando la qualità della vita. Pur sviluppando una proposta progettuale conclusiva, sia di costruzione che di riqualificazione, il nostro lavoro si è concentrato maggiormente sullo studio e sull’analisi degli aspetti sociali e urbanistici tramite strumenti di indagine sia oggettivi che soggettivi, partendo dal contesto del Comune di Torino e della cintura metropolitana in cui si inserisce il quartiere di Falcherà. L’intento dell’intervento urbanistico è quello di cercare di fornire nuovi punti di vista per il futuro di Falcherà, ispirati alle attuali tendenze progettuali e alla sostenibilità in tutti i suoi ambiti di applicazione, rivalorizzando la componente storica e il forte senso di appartenenza della popolazione residente. |
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Relatori: | Luca Davico, Andrea Cavaliere |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3519 |
Capitoli: | Abstract Introduzione PARTE PRIMA - Analisi e studi tematici Capitolo 1 - Inquadramento territoriale 1.1. Torino e Falcherà nel territorio Capitolo 2 - Inquadramento storico e urbanistico 2.1. La Torino del Novecento tra industria e Piani Regolatori 2.2. Politiche urbane e quartieri pubblici nella Torino del Novecento 2.3. Lo sviluppo del territorio di Falcherà nel Novecento 2.3.1. La struttura di Falcherai morfologia e progettazione Capitolo 3 - Analisi della geografia sociale torinese: dall’area metropolitana ai quartieri della città 3.1. Demografia 3.2. Ambiente 3.3. Disagio sociale 3.3.1. Reddito pro capite 3.3.2. Livello di istruzione, situazione occupazionale e grado di qualifica Professionale 3.3.3. Anziani soli 3.3.4. Minori a rischio 3.3.5. Assistenza sociale 3.3.6. Mortalità 3.3.7. Tasso di criminalità 3.4. Condizione abitativa 3.5. Una fotografia di sintesi Capitolo 4 - Il rinnovo urbano di Torino: origine delle trasformazioni urbane e suburbane 4.1. Cambiamenti a Torino e nella cintura torinese negli ultimi decenni 4.2. Progetti di riqualificazione urbana e territoriale a Falcherà Capitolo 5 - Ricerca socio-territoriale: osservazione esperta 5.1. Ambiente costruito 5.1.1. Tipologie e diffusione sul territorio 5.2. Ambiente naturale 5.2.1. Ambiente naturale e aree verdi 5.2.2. Ambiente naturale e idrografia 5.3. Qualità e criticità 5.3.1. Landmark 5.3.2. Fratture
5.4. Mobilità e percorsi 5.4.1. Infrastrutture 5.4.2. Bus, bici, piedi 5.5. Tessuto commerciale e servizi 5.6. Spazi pubblici e attrezzature per lo sport e lo svago 5.7. Tipi di popolazione, attività svolte e possibili conflitti 5.7.1. Tipi di popolazione e attività svolte 5.7.2. Conflitti 5.8. Poli attrattivi e rango 5.9. Spazi di retroscena 5.10. Rischi: tipi e caratteri 5.10.1. Rischi evidenti e potenziali 5.11. Analisi SWOT PARTE SECONDA - Proposta progettuale Capitolo 6 - Inquadramento urbanistico dell’area di intervento 6.1. Analisi del PRG del Comune di Torino: l’esistente 6.2. Analisi del PRG del Comune di Torino: Zona Urbana di Trasformazione 6.3. Attuazione del Piano Regolatore Generale per la ZUT 2.6. laghetti Falcherà Capitolo 7 - Scelte progettuali 7.1. Alternative progettuali per la ZUT 2.6 7.2. Ipotesi progettuale individuata 7.3. Individuazione delle quantità urbanistiche dell’area 7.4. Altri interventi: riqualificazione dell’esistente 7.5. Altri interventi: riqualificazione laghetti Falcherà 7.6. Obiettivi della progettazione urbanistica e sostenibilità Conclusion |
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