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Rigenerazione urbana attraverso la riqualificazione delle aree residuali : dall’esperienza all’urban Barriera di Milano ad uno studio preliminare delle aree residuali per il quartiere

Natalia Da Silveira Arruda

Rigenerazione urbana attraverso la riqualificazione delle aree residuali : dall’esperienza all’urban Barriera di Milano ad uno studio preliminare delle aree residuali per il quartiere.

Rel. Alfredo Mela. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2013

Abstract:

Questa tesi sviluppa come tema centrale la rigenerazione urbana, tramite l'intervento di programmi complessi riguardanti l'ambito della riqualificazione di aree residuali urbane.

La tesi è stata svolta a seguito del tirocinio effettuato all'interno del Programma Urban ili Barriera di Milano, nel Settore Arredo Urbano, Ufficio Rigenerazione Urbana del Comune di Torino.

Il Programma Urban Barriera è un programma di sviluppo urbano finalizzato a innescare un processo di miglioramento complessivo dell'area Barriera di Milano. L'inquadramento strategico del programma si compone di 34 interventi individuati in 4 assi strategici: asse fisico-ambientale, economico-occupazionale, socio-culturale, e accompagnamento e comunicazione.

Tra le 16 azioni all'interno dell'asse fisico-ambientale, l'azione "Riqualificazione Aree Residuali" punta alla riqualificazione di 3 aree residuali al fine di potenziarne le funzioni di sosta, socializzazione e relazione nel quartiere.

Queste tre aree sono state oggetto di studio e hanno dato seguito ad una ricerca più approfondita sulla questione delle aree residuali nelle città contemporanee, le loro origini e relazioni con lo spazio, e su come esse possono passare dalla condizione di criticità alla condizione di potenzialità del territorio.

Il pianeta sta attraversando un momento di crescita drammatica pertanto è fondamentale un radicale cambiamento. All'attuale popolazione mondiale, di 7.2 miliardi, si prevede una crescita di quasi un miliardo di persone nei prossimi 20 anni, raggiungendo 8,1 miliardi nel 2025 e 9.6 miliardi nel 2050, secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, World Population Prospects: The 2012 Revisìon, pubblicato nel giugno 2013.

La maggior parte di questa crescita avverrà nelle regioni in via di sviluppo, dove si prospetta un aumento da 5.9 miliardi di persone nel 2013 a 8.2 miliardi nel 2050, circa l’85% della popolazione totale. Durante lo stesso periodo, la popolazione degli stati sviluppati rimarrà sostanzialmente invariata in circa 1.3 miliardi di persone. La crescita della popolazione sarà più rapida nei 49 paesi meno sviluppati, la proiezione prevede che il numero degli abitanti raddoppierà, passando da circa 900 milioni di abitanti nel 2013 a 1.8 miliardi nel 2050.

Nel 2025,il 75% della popolazione globale avrà dimora nelle città. Il mondo del 21esimo secolo sarà un mondo per lo più urbano.

Nelle città si consumano le maggiori risorse del pianeta, e si generano le maggiori quantità di residui. Come residuo si deve intendere anche lo spazio fisico, la risorsa che ci offre il pianeta che, per renderlo abitabile abbiamo dovuto trasformarlo. Le sue superfici da aree vergini sono state trasformate in aree coltivate e in aree urbanizzate. Il problema deriva dal fatto che questa cementificazione del territorio, avvenuta in un primo momento per la necessità di espandere la città in funzione di un incremento della popolazione, in un secondo momento cede il passo al processo speculativo dove l'edificazione dei suoli non risponde più ad effettive necessità, ma avviene a priori, puntando sul cambiamento del valore fondiario e sulla creazione di una domanda di spazi altresì non richiesti. (Mercalli, 2009)

La rapida crescita della popolazione, così come quella economica incrementa la pressione sulle risorse naturali. Pressione tale che un solo pianeta già oggi non è in grado di reggere. Il suolo è una risorsa limitata. Scenari moderati delle Nazioni Unite suggeriscono che se le tendenze delle popolazioni e del consumo del suolo vengono confermate , verso il 2030 avremo bisogno di altri due pianeti per sostenerci. (Global Footprint Network)

Relatori: Alfredo Mela
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
R Restauro > RC Restauro urbano
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3518
Capitoli:

Introduzione

1. Cosa si intende per area residuale e perché riqualificarle

1.1 Definizione di area residuale

1.2 La scala delle aree residuali (differenza tra aree residuali e aree dismesse)

1.3 Perché riqualificare le aree residuali

1.4 L'area residuale nel paesaggio urbano, una ricerca contemporanea

1.5 Correlata di esperienze

Miraorti - Mirafiori, Torino/ Italia

Le 56/Eco-interstice - Saint-Blaise, Paris/ Francia

The Union Street Urban Orchard - London/ Inghilterra

ECObox - La Chapelle, Paris/ France

Gap Filler- Christchurch/Nuova Zelanda

"Side Effect" - Bat Yam/Israel.

MurArte - Torino/ Italia

Estonoesunsolar - Zaragoza/Spagna

Praga Matheus Grou - Pinheiros, Sao Paulo/ Brasile

KIC Park-Shangai/China

High Line - New York, Stati Uniti

Pare Nus de la Trinitat - Barcelon/Spagna

2. Il processo di trasformazione

2.1 Tipologie (forme/dimensioni e inserimento nel contesto)

2.2 Tempi

2.3 Funzioni sociali e attività

2.4 Forme organizzative (modelli di partecipazione, strumenti ed attori)

2.5 Quadro riassuntivo

2.6 II riuso sociale e creativo degli spazi

3. Quadro normativo

3.1 Programmi urbani complessi

3.1.1 Primi anni Novanta: i nuovi strumenti delle politiche urbane

3.1.2 Gli strumenti di riqualificazione: due generazioni di Programmi urbani complessi.

3.1.3 I Fondi Strutturali

3.1.4 Programmi di Iniziativa Comunitaria

3.1.5 II Programma Urban Italia

3.2 I Programmi urbani complessi di Torino

4. Caso studio - l’esperienza di tirocinio

nei Progetto Urban III Barriera di Milano

4.1 Introduzione al quartiere Barriera di Milano

4.2 Urban III - Barriera di Milano

4.2.1 PISU - Programma Integrato di Sviluppo Urbano

4.2.2 L'ambito di intervento

4.2.3 Principali indicatori di riferimento

4.2.4 Inquadramento Strategico del Programma

4.2.5 La Riqualificazione delle Aree Residuali

4.3 Metodologia di lavoro

4.4 Esiti dell'esperienza di tirocinio

5. Studio preliminare per un Piano delle

Aree Residuali per Barriera di Milano

5.1 Ricerca delle motivazioni delle scelte delle aree residuali nei progetti comunali

Pixel e Barriera di Milano

5.2 Osservazioni sul campo

5.2.1 Metodologia

5.2.2 Obiettivi

5.2.3 Risultati - aree individuate e proposte d'uso

5.3 Confronto con i dati statistici disponibili

5.3.1 Considerazioni dei confronti

5.4 Proposta dell'utilizzo di processi partecipativi mediati: Crowdmap

5.4.1 Progetto Pilota Crowdmapping Mirafiori Sud

Conclusioni

Bibliografia

Sitografia

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