Angela Spatara
L'atrio : lo spazio dell'accoglienza nei palazzi nobiliari di Torino dalla fine del XVI all'inizio del XVIII secolo.
Rel. Gianni Robba. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2013
Abstract: |
Torino, la mia città natale. Con gli anni trascorsi in facoltà, ho scoperto e riscoperto varie bellezze di questa città; una città all’insegna del barocco e dei suoi palazzi nobiliari. Spesso mi sono soffermata a osservare le facciate e i loro portali ma quello che mi ha incuriosita è ciò che sta dietro ai portali,al di là della soglia, quella parte che per certi versi non è sempre facile allo sguardo: l’atrio. Luogo in cui le carrozze delle nobili famiglie si fermavano per far scendere e salire le personalità di spicco del periodo. Luogo intermedio fra pubblico e privato. Preludio allo scalone e al salone d’onore. Questa zona del palazzo sottolinea, insieme allo scalone, il prestigio del costruito, sostenendo l’eleganza e lo sfarzo delle zone di rappresentanza. L’atrio, all’interno delle dimore nobili cittadine, svolge una funzione di rappresentanza ma anche di smistamento. Con questa tesi ho voluto studiare ed analizzare l’impianto e gli elementi architettonici che caratterizzano gli atrii di nove palazzi nobiliari compresi tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVIII. Questa tesi rivolge il proprio interesse alla conformazione e alla struttura architettonica degli atrii nelle residenze nobiliari torinesi che vanno dalla fine Cinquecento fino ai primi anni del Settecento. La città barocca che abbiamo ereditato, con gli assi prospettici e le cortine murarie regolari, sono il frutto di quasi due secoli di trasformazioni, di progetti urbanistici e di regolamenti edilizi che hanno fatto della Torino romano¬medievale una grande capitale. Tutto ciò avviene quando nel 1563, con l’instaurazione di Emanuele Filiberto, Torino ottiene stabilità politica ed un limitato sviluppo economico; per volere ducale, i nobili lasciano i castelli di campagna e si trasferiscono presso la corte. I palazzi barocchi sulla scena torinese sono molteplici ma io ne ho scelti solo alcuni per riuscire a farne uno studio più approfondito e per poterli confrontare e analizzare. Con la prima parte traccio le linee salienti degli avvenimenti storici e urbanistici che fanno da ambito e sfondo alla produzione degli edifici nobiliari cittadini e di conseguenza della produzione degli atrii ad essi connessi. Mentre, con la seconda, dopo una scelta delle residenze più rappresentative, elaboro una scheda-capitolo dove in una prima parte indico la posizione urbanistica e accenno alla storia dell’isolato, una seconda denoto, con cenni storici, le vicende costruttive dell’edificio, una terza di panorama della struttura complessiva dell’edificio ed infine un’analisi dell’atrio e un accenno allo scalone d’onore. I palazzi scelti per fare ciò sono nove e la parte scritta viene arricchita da immagini, fotografie e da disegni di rilievo planimetrico dell’atrio (in scala 1.200 o 1:150) e della sezione di esso (in scala 1:200 o 1:150). Questo porta ad avere una lettura complessiva del periodo considerato con il fine di determinare quali sono gli elementi che compongono l’atrio. La terza parte mette a confronto i casi studio tra di loro, e con altri, permettendo di individuare i caratteri salienti e le evoluzioni che fanno dell’atrio un elemento scenografico nel percorso di rappresentanza proprio del palazzo nobiliare. Quindi con l’individuazione dei caratteri tradizionali e innovatori che rendono l’atrio non solo un elemento di passaggio e di smistamento ma proprio di rappresentanza. |
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Relatori: | Gianni Robba |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AB Architettura degli interni A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3457 |
Capitoli: | 1. PREMESSA 2. IL CONTESTO STORICO E URBANISTICO 2.1 Dalla Torino Romana alla Cittadella 2.2 “La Città Nuova”: il primo ampliamento 2.3 “La Città di Po”: il secondo ampliamento 2.4 II quartiere di “Porta Susina”: il terzo ampliamento 2.5 Città Quadrata: riplasmazione nella seconda metà del Settecento 3. SCHEDE 3.1 PALAZZO SCAGLIA DI VERRUA 3.1.1 Collocazione urbana 3.1.2 Analisi storica 3.1.3 Analisi strutturale 3.1.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.2 PALAZZO CARPENETTO DI SAN GIORGIO 3.2.1 Collocazione urbana 3.2.2 Analisi storica 3.2.3 Analisi strutturale 3.2.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.3 PALAZZO LASCARIS 3.3.1 Collocazione urbana 3.3.2 Analisi storica 3.3.3 Analisi strutturale 3.3.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.4 PALAZZO GRANERI DELLA ROCCIA 3.4.1 Collocazione urbana 3.4.2 Analisi storica 3.4.3 Analisi strutturale 3.4.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.5 PALAZZO ASINARI DI SAN MARZANO 3.5.1 Collocazione urbana 3.5.2 Analisi storica 3.5.3 Analisi strutturale 3.5.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.6 PALAZZO PROVANA DI COLLEGNO 3.6.1 Collocazione urbana 3.6.2 Analisi storica 3.6.3 Analisi strutturale 3.6.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.7 PALAZZO FALLETTI DI BAROLO 3.7.1 Collocazione urbana 3.7.2 Analisi storica 3.7.3 Analisi strutturale 3.7.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.8 PALAZZO BIRAGO DI BORGARO 3.8.1 Collocazione urbana 3.8.2 Analisi storica 3.8.3 Analisi strutturale 3.8.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 3.9 PALAZZO MARTINI DI CIGALA 3.9.1 Collocazione urbana 3.9.2 Analisi storica 3.9.3 Analisi strutturale 3.9.4 L’impianto distributivo: atrio e scala 4. L’ATRIO NEI PALAZZI NOBILIARI 4.1 Sintesi e confronto dei casi studio NOTE CONCLUSIVE BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | ANDREINA GRISERI, Le metamorfosi del barocco, Einaudi, Torino 1967 Camillo BOGGIO, Gli architetti Carlo e Amedeo di Castellamonte e lo sviluppo edilizio di Torino nel secolo XVII, Camilla e Bertolero,Torino 1896 Emilio BORBONESE, Guida di Tonno, Petrini, Torino 1898 Mario PASSANTI, Lo sviluppo urbanistico di Torino dalla fondazione all’Unità d’Italia, Istituto Universitario di Architettura - Istituto di Urbanistica, Venezia 1966 Andreina GRISEI, La metamorfosi del Barocco, Einaudi, Torino 1967 Augusto CAVALLARI MURAT (a cura di), Forma urbana e architettura nella Torino barocca. Dalle premesse classiche alle conclusioni neoclassiche, 3 voll., Utet, Torino 1968 Vera COMOLI MANDRACCI, Torino, Laterza, Roma - Bari 1983 Vera COMOLI MANDRACCI, L’urbanistica della città capitale e del territorio, in Storia di Torino, IV, La città fra crisi e ripresa (1630-1730), a cura di Giuseppe Ricuperati, Einaudi, Torino 2002 Vittorio VIALE (a cura di), Mostra del barocco piemontese: Palazzo Madama, Palazzo Reale, Palazzina di Stupinigi, Ed. Città di Torino, Torino 1963. Carlo BRAYDA, Laura COLLI, Dario SESIA, Ingegneri e architetti del Sei e Settecento in Piemonte, in “Atti e rassegna Tecnica della società degli Ingegneri e Architetti”, Torino 1963 Modesto PAROLETTI, Turin et ses curiosità, 1819, ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore, Bologna 1976 Onorato DEROSSI, Nuova guida per la città di Torino, Reale Stamperia Torino, Torino 1781 Pietro BARICCO, Torino descritta da Pietro Baricco, Tipografia Paravie e Comp., Torino 1859 Lorenzo Carlo CASTELLO, Palazzo Graneri, Daniela Piazza editore, Torino 1991 Dario LANZARDO, Il grande libro dei cortili a Torino, Ed. Lindau, Torino 2002 Giorgio SIMONCINI (a cura di), L’uso dello spazio privato nell’età dell'illuminismo, Olschki, Firenze 1995 Rinaldo COMBA e Rossana ROCCIA (a cura di), Torino fra Medioevo e Rinascimento - Dai catasti al paesaggio urbano e rurale, Torino, ed. Archivio Storico della Città di Torino, 1993 ISTITUTO di ARCHITETTURA TECNICA del POLITECNICO di TORINO [IAT], Forma urbana e architettura nella Torino barocca: dalle premesse classiche alle conclusioni neoclassiche, Torino, UTET, 1968 Gianmichele BRIOLO, Nuova guida dei forestieri per la Reale Città di Torino, Reyced e Comp., 1822 Torino, ristampa A. Forni, 1985 Bologna Antonio MANNO, Il patriziato subalpino. Notizie di fatto storiche, genealogiche, feudali e arldiche desunte da documenti, Collana “Il patriziato italiano - 1. Regione Subalpina”, stabilimento Civilli, Firenze 1895 Carlo LANZARDO, Il Grande Libro dei Cortili a Torino, ed. Lindau, Torino 1996 Paolo SCARZELLA (a cura di), Torino nell’Ottocento e nel Novecento. Ampliamenti e trasformazioni entro la cerchia dei corsi napoleonici, Celid, Torino 1995 Ada PEYROT, Torino nei secoli. Vedute e piante, feste e cerimonie nell’incisione dal Cinquecento all’Ottocento, Tipografia Torinese editrice, Torino 1965, voll. 2 ANDREINA GRISERI, Le metamorfosi del barocco, Einaudi, Torino 1967 FRANCESCO GIANNAZZO DI PAMPARATO (a cura di), Famiglie e palazzi, dalle campagne piemontesi a Torino capitale barocca, Paravia, Torino 1997 GIULIO FENOGLIO, Il palazzo dei Marchesi di Barolo. Notizie e frammenti di storia torinese con XXXIII tavole fuori testo, estratto con aggiunte dalla rivista mensile “Torino”, Municipio di Torino, Torino 1928 PAOLO GALLI, Palazzo Barolo, ed. Piazza, Torino 1986 MARIA LUISA MONCASSOLI TI BONE - DARIO MUZZARINI, Oltre il portone, ed. Torino Bella, 1998,p.98 CRISTINA SICCARDI, Giulia dei poveri e dei re, Gribaudo, Torino 1993 GIANFRANCO GRITELLA, Juvarra. L’architettura, Modena 1992, vol. I Giuseppe DARDANELLO, Valentina ALESSANDRIA, Sperimentare l’architettura. Guarini, Juvarra, Alfieri, Borra e Vittone, Fondazione CRT, Torino 2001 Giuseppe RICUPERAT (a cura di), La città fra crisi e ripresa (1630-1730), Einaudi, Torino 2002 Ferdinando GABOTTO, Storia di Torino, Baravalle e Falconeri, Torino 1914, 3 voll. Luigi Cibrario, Storia di Torino del Cavaliere Luigi Cibrario, Fontana ed., Torino 1846, 2 voll. Francesco COGNASSO, Storia di Torino, Milano 1961 Mario PASSANTI, Architettura in Piemonte, da Emanuele Filiberto all’Unità d’Italia (1563-1870). Genesi e comprensione dell’opera architettonica, Allemandi & C., Torino 1965 Luciano MUZZARINI, Portoni a Torino, Edizioni Torino Bella, Torino 1966 AA.VV., Gioielli del Piemonte: sette secoli di Palazzi e Dimore, ed. Alpi, 2003, 2 voll. Giovanni ROMANO, Torino 1675-1699: strategie e conflitti del barocco, Ed.Cassa di Risparmio di Torino, Torino 1963 |
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