Il cantiere cistercense della chiesa di Santa Maria a Mare delle isole Tremiti: ricerca storica e architettonica = The Cistercian Construction Site of the Church of S. Maria a Mare on the Tremiti Islands: Historical and Architectural Research

La ricerca svolta per la tesi è la chiesa dell’abbazia-fortezza di S. Maria di Tremiti. L’intero complesso che costituisce un articolato palinsesto di stratificazioni, dovute a ricostruzioni e destinazioni d’uso differenziate, si colloca sulla parte più alta dell’isola di San Nicola, nel comune di Isole Tremiti (FG). Fondato presumibilmente intorno al X secolo da monaci cassinesi, il monastero ha visto il susseguirsi per circa otto secoli di tre ordini monastici, ognuno dei quali, abitando sulle isole, ha lasciato una propria traccia nel patrimonio architettonico e artistico. L’intento della ricerca è quello di porsi come strumento per la valorizzazione del complesso, approfondendo l’evoluzione architettonica della chiesa e ricostruendone le vicende storiche, auspicando interventi di restauro e rifunzionalizzazione futuri che potrebbero fruire del presente studio, al fine di tutelarne il valore culturale e storico. L’indagine si è concentrata sul periodo cistercense delle isole Tremiti, durante il quale, fra Duecento e Trecento, l’intera abbazia fu oggetto di un’importante campagna di cantieri che si occuparono, in primo luogo, della ricostruzione dell’ormai decaduto cenobio benedettino, e, in secondo luogo, del consolidamento delle opere di difesa svevo-angioine, segnando un momento importante nella storia del sito nel quale il castrum et monasterium tremitano da abbazia fortificata passò ad essere abbazia-fortezza: un arco temporale di circa un secolo ancora poco approfondito e le cui conoscenze relative all’architettura sono ancora limitate, a causa delle trasformazioni successive, delle azioni erosive e dello stato di incuria ancora oggi persistente che hanno compromesso la conservazione e la leggibilità delle testimonianze materiali, rendendo inaccessibile gran parte dei fabbricati del complesso e limitando le possibilità di analisi alla chiesa abbaziale. Per fare ciò, il presente studio si è basato su una ricerca bibliografica, archivistica e iconografica avente come obiettivo non solo quello di fare chiarezza sull’origine della vita religiosa nelle isole e sulla loro importanza strategica lungo le antiche rotte trans-adriatiche, ma in particolare quello di indagare le trasformazioni architettoniche del complesso che, dalla costruzione a novo fundamine della chiesa di S. Maria a Mare avvenuta nel XI secolo fino ai restauri novecenteschi, ne hanno determinato l’attuale configurazione, offrendo una chiave interpretativa aggiornata di un sito in cui, per secoli, gli ambienti liturgici condivisero il proprio spazio con le opere militari. L’indagine si configura, infine, come un contributo alla conoscenza di un ambito ancora poco indagato, ovvero quello dell’architettura cistercense nel sud Italia, all’interno di un contesto storico, quello a cavallo fra il dominio svevo e angioino, che fu segnata dalla progressiva diffusione della riforma cistercense nel Regno di Sicilia. La sistematizzazione delle fonti all’interno di un regesto storico-cronologico e la ricostruzione del quadro storico architettonico costituiscono una base solida per ulteriori ricerche, che potrebbero beneficiare di tecniche più avanzate e di un approccio multidisciplinare.