Dal fast food agli spazi di coworking: la ristorazione inclusiva come risposta ai nuovi modelli di consumo. = From fast food to coworking spaces: inclusive dining as a response to new consumption models.

La tesi indaga su come le persone si stiano adattando alle nuove abitudini imposte dalla società contemporanea, caratterizzata da ritmi sempre più frenetici e da poco tempo a disposizione per svolgere le attività quotidiane. In particolare a seguito della pandemia da Covid-19 sono cambiati sia i modelli di consumo alimentare sia le modalità lavorative. Nella prima parte la tesi si concentra su una ricerca approfondita riguardo al mondo dei fast food, a partire dagli anni ‘90 del secolo scorso, quando questi format erano principalmente di stampo americano, fino ad arrivare ai nostri giorni dove anche i locali tradizionali italiani, che affondano le radici nella cultura locale, hanno adottato elementi del modello fast food, rispondendo così a nuove esigenze della società. Durante la pandemia questo tipo di offerta, in particolare la modalità del delivery, si è rivelata piuttosto utile e apprezzata dagli utenti. Successivamente, la tesi esplora le nuove tipologie di lavoro, focalizzandosi sullo smart working, una modalità che molte persone hanno continuato a seguire anche dopo l’emergenza sanitaria. Da questa analisi emerge l’importanza degli spazi condivisi, come quelli di coworking, già presenti prima della pandemia ma che sono diventati piuttosto rilevanti a seguito di essa. Inoltre, viene posta particolare attenzione a luoghi tradizionalmente non destinati al lavoro, come sale d’attesa, aeroporti, mezzi di trasporto e bar, che stanno diventando ambienti di lavoro alternativi, soprattutto negli ultimi anni. Infine, l’ultimo tema analizzato è quello riguardante l’inclusione di persone con disabilità all’interno di contesti lavorativi, in particolare per quanto riguarda quello della ristorazione. Sulla base di queste ricerche, la tesi si pone l’obiettivo di ideare un concept, un food truck, che con la gestione di un’associazione di ristorazione inclusiva sul territorio torinese vada a valorizzare le materie prime del territorio italiano, rispondendo alle esigenze dell’utente contemporaneo e, soprattutto, possa insegnare e offrire un mestiere a persone con disabilità cognitive che, spesso, hanno più difficoltà di altri ad integrarsi in certi contesti lavorativi. Elementi chiave del concept saranno la facilità di trasporto e la possibilità di adattarsi a più contesti possibili in base alle necessità.