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Il complesso residenziale di Gino Salvestrini in piazza Adriano a Torino (1968-1970) : storia, attori, strategie

Maria Francesca Gilardi

Il complesso residenziale di Gino Salvestrini in piazza Adriano a Torino (1968-1970) : storia, attori, strategie.

Rel. Filippo De Pieri. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2013

Abstract:

L'OGGETTO DELLA RICERCA

L'oggetto di studio del presente lavoro è il complesso residenziale di piazza Adriano a Torino. Si tratta di un edificio progettato negli anni Sessanta, ad opera dell'ingegnere Gino Salvestrini.

Più precisamente, la sua ubicazione riguarda l'isolato compreso tra piazza Adriano, corso Vittorio Emanuele II, via Cesana e via Frejus, inserendosi in una parte di contesto urbano relativamente prossima al centro della città.

La tesi si inserisce all'interno di un più vasto progetto di ricerca avviato nell'anno 2011 ed intitolato Architetture per i ceti medi nell'Italia del boom, che coinvolge il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e l'Università La Sapienza di Roma. Tale studio è mirato ad indagare il panorama degli edifici residenziali realizzati nelle città di Torino, Milano e Roma durante gli anni successivi alla fine del secondo conflitto mondiale1. Il complesso di piazza Adriano rientra tra i progetti compiuti in quegli anni, in cui la sua area di ubicazione era stata definita a destinazione residenziale in occasione della stesura del Piano Regolatore postbellico, approvato nel 1959.

OBIETTIVO

La tesi si prefigge l'obiettivo di ricostruire la storia dell'edificio, analizzandone i vari contesti in cui hanno agito i diversi attori che hanno contribuito nelle fasi di ideazione, progettazione, realizzazione, destinazione ed utilizzo dell'opera.

L'intento è quello di proporre una chiave di lettura dell'edificio, che derivi dalla ricostruzione delle logiche, degli interessi e delle scelte dei principali protagonisti che hanno preso parte nella vicenda, determinandone ognuno un aspetto caratterizzante l'elaborato finale, ma non solo.

La premessa fondamentale di questo lavoro è la concezione dell'interpretazione dell'edificio, che non si esaurisce con lo studio delle tappe che hanno condotto alla sua realizzazione. Si avanza invece la concezione che queste rappresentino solo una parte della storia dell'edificio, che trova la sua maggior completezza anche attraverso l'analisi della destinazione e dell'utilizzo dello stesso. In questa fase, sono gli abitanti della casa ad entrare in scena, esprimendo attraverso le loro memorie e testimonianze i punti di vista di chi ne ha usufruito.

L'arco di tempo dell'edificio investigato parte quindi dal primo documento scritto, che testimonia l'avvio dell'iter progettuale, e arriva sino ad oggi.

Tale scelta è scaturita altresì dall'intento di capire se il complesso residenziale in questione, frutto di una metodologia e di una progettazione degli anni Sessanta, è ritenuto soddisfacente ancora oggi, in cui il contesto sociale e le esigenze di comfort appaiono profondamente mutati.

Da un lato infatti, la composizione dei nuclei famigliari non corrisponde più sistematicamente alla visione tipica degli anni posteriori al secondo conflitto mondiale, in cui la famiglia era composta dai genitori e da uno o due figli ed in cui veniva pertanto introdotta nel mercato un'offerta di proposte progettuali che teneva conto della composizione del nucleo abitativo, chiaro effetto del boom economico italiano degli anni Sessanta, e che si rifletteva in maniera evidente nella composizione degli alloggi. D'altro canto, la situazione odierna è sicuramente profondamente mutata e si sta andando incontro ad una sempre più incerta struttura dei nuclei famigliari, che risulta probabilmente essere la diretta conseguenza del clima incerto che sta attraversando la società moderna.

Dall'altro lato, l'evoluzione degli studi nell'ambito del consumo energetico ha portato a stilare un numero sempre più crescente di esigenze e di necessità mirate a raggiungere il comfort all'interno degli ambienti residenziali. Obiettivo questo che è possibile ottenere soprattutto grazie alle sperimentazioni affrontate in campo tecnologico, che hanno portato sul mercato un vasto repertorio di materiali che negli anni Sessanta erano ancora inutilizzati.

Lo scopo della tesi ha quindi il duplice obiettivo di riuscire ad indagare l'edificio, durante l'intero arco temporale, raccontandone la storia e di verificare l'attualità del progetto e della costruzione ancora oggi. Gli obiettivi non sono da intendersi slegati tra di loro, bensì si devono leggere in stretta connessione, in quanto il raggiungimento del primo porta a far luce sul secondo.

LA STRUTTURA

Il lavoro si articola in tre capitoli.

Il primo capitolo è volto a delineare il contesto storico in cui si sviluppa l'evento. Necessari a tal fine sono dunque i richiami al Piano Regolatore Generale del 1959, che a sua volta richiama quello del 1908, che

chiarificano le intenzioni di assetto urbanistico nella visione della Torino postbellica. L'analisi si sviluppa più nel dettaglio sull'area di pertinenza del complesso di piazza Adriano, facendo emergere uno dei punti focali attraverso il quale si evince l'idea di destinazione d'uso di tale zona: il Centro Direzionale, per la cui progettazione viene indetto un concorso a livello nazionale nel 1962.

Nel secondo capitolo vengono studiati gli attori che partecipano alle fasi di ideazione, progettazione e realizzazione dell'opera. Si tratta del progettista, l'ingegnere Gino Salvestrini; del Comune di Torino; del committente iniziale dell'opera, la società SNIA Viscosa; del committente finale dell'opera, la società Toro Assicurazioni e delle quattro imprese costruttrici, Dolza & Co., Franco Borini Figli & Co., Benazzo, G. Gilardi & C. Ognuno di essi sarà fonte di una dinamica innescata aH'interno della vicenda e destinata ad intrecciarsi alle altre nel susseguirsi degli avvenimenti.

L'analisi delle loro azioni porta altresì alla luce le intenzioni, le strategie e gli interessi perseguiti, portando pertanto a comprendere le motivazioni delle scelte che si manifestano nella realizzazione, e nella conseguente lettura, dell'edificio, che si esprime così attraverso la mediazione fra le diverse parti in gioco.

Infine, il terzo capitolo è volto a dar voce alle memorie degli abitanti ed ex abitanti della casa, che si identificano come l'espressione dei punti di vista di chi ne ha usufruito o ne usufruisce tuttora.

Tramite la raccolta delle fonti orali è stato possibile raccogliere una serie di questioni nei confronti dell'edificio, da cui si evince la sua adeguatezza

o inadeguatezza rispetto alla società che lo abita oggi. Si indaga, quindi, in questa parte della tesi il tempo dell'edificio che non è più quello proprio dell'intenzionalità del progetto, bensì è quello riconducibile al ciclo di vita dell'edificio, che a distanza di anni viene letto ed interpretato in maniera diversa. Grazie alla testimonianza delle fonti orali, scaturiscono le potenziali o effettive problematiche legate ad un edificio progettato negli anni Sessanta, che si connota oggi per alcuni evidenti caratteri di vetustà.

LE FONTI

Il lavoro prende forma attraverso la consultazione di numerose fonti di diversa natura, la cui organizzazione è stata complessa e non del tutto immediata.

La ricostruzione del contesto storico è avvenuta, oltre che dalla consultazione di un consistente corpo bibliografico, anche mediante la osservazione di cartografie reperite all'archivio storico del Comune di Torino.

Lo studio dell'evolversi del progetto durante le fasi della sua ideazione ha riscontrato testimonianze dettagliate presso il Fondo Salvestrini, custodito all'interno della Biblioteca Centrale di Architettura (Politecnico di Torino). Mano a mano che gli elaborati dell'ingegnere venivano presentati in Comune per le relative approvazioni, gli stessi documenti cominciano anche a trovarsi nelle pratiche conservate all'Archivio Edilizio di Torino, presso il quale sono stati rintracciati anche quelli relativi alla fase delle ultime approvazioni, della licenza edilizia e dell'avvio dei lavori di costruzione.

Ad intrecciarsi con la fase di progettazione, vi sono anche le fonti relative ai bilanci della Toro Assicurazioni, che sono risultate interessanti al fine di delineare gli interessi che hanno mosso quest'azienda a subentrare nella vicenda, in qualità di committente finale dell'opera. L'accesso a tali documenti, conservati nell'Archivio della Toro Assicurazioni, è stato possibile grazie alla disponibilità di alcuni dipendenti dell'azienda, che hanno mostrato subito particolare attenzione e curiosità per la ricerca. Alle numerose fonti archivistiche e cartografiche, si affiancano in ultimo, ma non per ordine di importanza, le fonti orali. Le interviste condotte sono state riportate in maniera assolutamente fedele per ciò che concerne i contenuti, ed in modo praticamente invariato per quanto riguarda la formulazione della sintassi nel limite dell'assicurare la comprensione del testo al lettore.

Relatori: Filippo De Pieri
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
P Personaggi > PA Architetti
ST Storia > STH Periodo contemporaneo (dal 1945)
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3438
Capitoli:

INTRODUZIONE

CAPITOLO PRIMO: IL CONTESTO URBANO

1. Cenni al Piano Regolatore Generale del 1959

2. L'urgenza della ricostruzione postbellica

3. Il Piano Regolatore Generale del 1959

4. Il Centro Direzionale

CAPITOLO SECONDO: GLI ATTORI COINVOLTI NELLA IDEAZIONE, PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

1. Il progettista: l'ingegnere Gino Salvestrini

2. Il committente iniziale dell'opera: la Società SNIA Viscosa

2.1. Le intenzioni della società

2.2. La fase iniziale del progetto: si contempla il trasferimento di cubatura

2.3. L'evoluzione del progetto e la soluzione finale

3. La Società Toro Assicurazioni

3.1. L'impegno nel settore immobiliare

3.1.1. Il patrimonio immobiliare nel decennio tra gli anni sessanta e settanta

3.2. L'entrata in scena della Toro Assicurazioni

3.3. L'ottenimento della licenza edilizia e l'avvio del cantiere

4. Il cantiere e le quattro imprese

4.1. L'impresa Dolza & Co

4.2. L'impresa Franco Borini Figli & Co

4.3. L'impresa Benazzo

4.4. L'impresa G.Gilardi & Co

TERZO CAPITOLO: LA DESTINAZIONE E L'UTILIZZO DELL'OPERA

1. Il proprietario del complesso: la Società Toro Assicurazioni

1.2. La selezione per l'assegnazione dell'appartamento

2. Lo status iniziale dei destinatari dell'opera: gli inquilini

3. La vendita del complesso

4. L'evolversi dello status iniziale: i condomini

5. La storia dell'edificio raccontata dai suoi abitanti

5.1. L'analisi dei fattori determinanti la scelta

5.2. La composizione degli alloggi

5.3. L'orientamento

5.4. I serramenti

5.5. L'amministrazione dello stabile

5.6. La concezione del giardino

5.7. La zona

5.8. Le ragioni per restare o per trasferirsi

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

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Bruno Bonomo, Voci della memoria - L'uso delle fonti orali nella ricerca storica, Carocci Editore, Roma, 2013.

Borini e Prono, Borini e Prono S.p.A., Borini e Prono, Torino, 1970.

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Filippo De Pieri, Bruno Bonomo, Gaia Caramellino, Federico Zanfi (a cura di), Storie di case - Abitare nell'Italia del boom, Donzelli Editore, Roma, 2013.

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FONTI ARCHIVISTICHE

Aree di proprietà SNIA - VISCOSA s.p.a. site in Torino con fronti sul corso Vittorio Emanuele (Piazzale Adriano) - via Frejus e via Cesana, redatto dall'Ing. e Arch. Gino Salvestrini in data 23/07/63, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Proprietà SNIA - VISCOSA- Torino - Studio per l'edificazione residenziale dell'isolato compreso fra il corso Vittorio Emanuele, la via Cesana, la via Frejus e la Piazza Adriano, redatto dall'Ing. e Arch. Gino Salvestrini in data 06/02/64, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Un'accesa polemica dell'opposizione - Dibattito in consiglio sulle licenze edilizie - I due anni il comune ha acquisito ai servizi pubblici 367 mila metri quadrati, concedendo in cambio ai privati maggiori diritti di cubatura, in La Stampa, 28/01/64, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Consiglio Comunale, in La Stampa, 29/01/64, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Proprietà SNIA - VISCOSA- Torino - Studio per l'edificazione residenziale dell'isolato compreso fra il corso Vittorio Emanuele, la via Cesana, la via Frejus e la Piazza Adriano, redatto dall'Ing. e Arch. Gino Salvestrini in data 06/02/64, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

SCHEMA ECONOMICO FINANZIARIO DELLA TRASFORMAZIONE DA INDUSTRIALE A RESIDENZIALE DELL'ISOLATO "A" CON LA CESSIONE AL COMUNE DI TORINO DELL'ISOLATO "C", redatto dall'Ing. e Arch. Gino Salvestrini in data 15/04/64, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

SNIA - VISCOSA- S.p.A. Torino - Proposta di applicazione dell'art.34 delle norme urbanistico edilizie di attuazione del nuovo piano regolatore generale comunale, redatto dall'lng. e Arch. Gino Salvestrini in data 19/09/64, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Documento redatto dall'assessore Silvio Geuna (per il Sindaco di Torino), in data 07/01/65, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT e AECT, protocollo 1968-1-60013.

Documento redatto dal Capo Ripartizione VIII ed indirizzato al Signor Ingegnere Capo Ufficio Tecnico LL.PP., in data 24/05/66, AECT, protocollo 1968-1-60013.

Documento redatto dall'Ingegnere Capo Ripartizione VI ed indirizzato alla Ripartizione VII P.R. e alla Ripartizione VIII Ed. Priv., in data 03/06/66, AECT, protocollo 1968-1-60013.

Documento redatto dall' Ingegnere Capo Ripartizione VII ed indirizzato alla Ripartizione VIII Amm.va e alla Ripartizione VIII Ed. Priv., in data 28/06/66, AECT, protocollo 1968-1-60013.

Documento redatto dall'assessore Silvio Geuna (per il Sindaco di Torino), in data 14/02/67, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT e AECT, protocollo 1968-1-60013.

RELAZIONE SULL'ESITO DELLA PROPOSTA DI APPLICAZIONE DELL'art. 34 N.U.E.A. DEL NUOVO P.R.G.C. PRESENTATA IL 14 OTTOBRE 1964 DALLA SNIA AL COMUNE DI TORINO, redatto dall'Ingegnere Gino Salvestrini ed indirizzato al Comune di Torino, in data 19/04/67, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Documento redatto dall'Ingegnere Gino Salvestrini, in data 14/06/67, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Documento redatto dall'Ingegnere Luigi Richieri, Presidente del Centro, in data 17/07/67, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT, nel suddetto documento si riporta la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA MUNICIPALE IN DATA 16 MAGGIO 1967. Plano regolatore generale Artt. 6,18,34 delle N.U.E.A. del piano regolatore generale approvato con D.P.R. 6 ottobre 1959. Applicazione. Revoca deliberazione del Consiglio Comunale 20 Settembre 1960.

Documento redatto dall'Ingegnere Gino Salvestrini, in data 07/08/67, indirizzato alla Direzione Generale SNIA- Viscosa S.p.A., FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Documento redatto dall'Amministratore Delegato della SNIA, avv. Luigi Santa Maria, ed indirizzato al Comune, in data 24/08/67, FS, BCA, Facoltà di Architettura, PT.

Documento redatto dal Capo Ripartizione VIII ed indirizzato al Signor Ingegnere Capo Ufficio Tecnico LL.PP., in data 31/08/67, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dal Capo Ripartizione Vili ed indirizzato alla Ripartizione VI, in data 15/11/67, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dall'Ingegnere Gino Salvestrini, in data 29/12/67, indirizzato alla Commissione Edilizia, AET. Per la prima soluzione presentata si rimanda ai disegni forniti in data 07/08 dello stesso anno alla SNIA, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dalla Commissione Igienico Edilizia, in data 25/01/68, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dalla Commissione Igienico Edilizia, in data 01/02/68, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dall'Ingegnere Gino Salvestrini, In data 08/02/68, indirizzato al Sindaco, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dalla Commissione Igienico Edilizia, in data 01/02/68, indirizzato alla SNIA Viscosa, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dalla Commissione Igienico Edilizia, in data 15/02/68, indirizzato alla SNIA Viscosa, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dall'ing. Francesco Anseimi per conto della SNIA, in data 27/02/68, indirizzato al Sindaco, AECT, protocollo 1954-1- 20286.

Documento redatto dalla Commissione Igienico Edilizia, in data 29/02/68, indirizzato alla SNIA Viscosa, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dall'Ingegnere Gino Salvestrini, in data 06/03/68, indirizzato al Sindaco, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dalla Commissione Igienico Edilizia, in data 08/03/68, indirizzato alla SNIA Viscosa, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dall'ing. Francesco Anseimi per conto della SNIA, in data 13/03/68, indirizzato al Sindaco, AECT, protocollo 1954-1- 20286.

Documento redatto dalla Commissione Igienico Edilizia, in data 14/03/68, indirizzato alla SNIA Viscosa, AECT, protocollo 1954-1-20286.

Documento redatto dall'assessore Prof. E. Garabello (per il Sindaco di Torino), in data 28/03/67 , AECT, protocollo 1954-1-20286.

Relazioni e bilancio 128° Esercizio Anno 1960, in data 17/05/61, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 129° Esercizio Anno 1961, in data 25/06/62, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 130° Esercizio Anno 1962, in data 17/07/62, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 131° Esercizio Anno 1963, in data 06/07/63, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 132° Esercizio Anno 1964, in data 25/06/65, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 133° Esercizio Anno 1965, in data 30/06/66, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 134° Esercizio Anno 1966, in data 26/06/67, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 135° Esercizio Anno 1967, in data 26/06/68, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 136° Esercizio Anno 1968, in data 16/06/69, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 137° Esercizio Anno 1969, in data 23/06/70, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Relazioni e bilancio 138° Esercizio Anno 1970, in data 22/06/71, ATA, sede di via Mazzini, Torino.

Documento redatto dal notaio Franco Lobetti, in data 29/05/68, AECT, protocollo 1968-1-10771 .

Modulo per nuove costruzioni edilizie, firmato da G. Salvestrini e Toro Assicurazioni, 30/05/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

TORO ASSICURAZIONI S.p.A. - PROGETTO DI EDIFICAZIONE DELL'ISOLATO IN TORINO COMPRESO FRA LA PIAZZA ADRIANO - VIA FREJUS - VIA CESANA E CORSO VITTORIO EMANUELE - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA, dall'ing. G. Salvestrini al Comune di Torino, 30/05/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Lettera dell'ing. Luigi Mesori Roncaglia al Sindaco del Comune di Torino, 30/05/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Parere della Commissione Igienica alla Ripartizione XVII Edilità, 11/06/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Parere della Commissione Igienica alla Ripartizione XVII Edilità, 18/06/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Parere dell'Ufficio Sanitario, Ripartizione V all'Ufficio Tecnico Rip. XVII Edilizia Privata, 27/06/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Parere dell'Ufficio Tecnico Rip. XVII Edilizia Privata alla Ripartizione XVII Edilità, 12/07/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Licenza edilizia n°1192, dal sindaco alla Toro Assicurazioni, 24/07/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Lettera del Direttore Generale della Toro Assicurazioni Luciano Bastagli al Sindaco del Comune di Torino, 27/08/68, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Lettera del Direttore Generale della Toro Assicurazioni Luciano Bastagli al Sindaco del Comune di Torino, 24/01/69, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

Lettera del Direttore Generale della Toro Assicurazioni Luciano Bastagli al Sindaco del Comune di Torino, 02/12/69, in AECT, protocollo 1968-1-10771.

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