Andrea Pizzoglio
Studio del ruolo delle macchine ad acqua come motore di sviluppo economico e sociale dell'areale Ecomuseo Terra del Castelmagno = Study of the role of water-powered machines as driver of economic and social development in the Ecomuseum Terra del Castelmagno area.
Rel. Walter Franco, Cristian Campagnaro. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione, 2024
|
PDF (Tesi_di_laurea)
- Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (35MB) | Preview |
|
Archive (ZIP) (Documenti_allegati)
- Altro
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (143MB) |
Abstract: |
I mulini erano poli produttivi multifunzionali. Il loro funzionamento era legato in un rapporto di interdipendenza con la comunità, le altre attività produttive e il territorio in cui operavano. Dalla loro origine 2000 anni fa hanno accompagnato l’umanità fino agli anni 60. Poi con l’avvento della meccanizzazione e la produzione industriale le imprese artigianali si trovarono a competere con grandi volumi di produzione e costi bassi. Questo cambiamento ebbe impatti devastanti sulle comunità montane, inizialmente economici e poi, con un effetto a cascata, anche sociali. E' cambiato radicalmente il modo di vivere, l’offerta di stabilità economica, confort e progresso ha svuotato le aree rurali e riempito le città. Questo cambiamento mostra sempre di più le sue contraddizioni, è aumentata la consapevolezza dell’insostenibilità degli attuali modelli di produzione e consumo, e alcune comunità hanno iniziato a esplorare soluzioni alternative che rimettono l’uomo e la natura al centro, privilegiando la collaborazione alla competizione e la cura allo sfruttamento. L’individualismo che caratterizza il sistema attuale ha fatto dimenticare i benefici sociali, culturali e umani che derivano dai modelli sociali ed economici basati sulla gratuità e la gestione collettiva delle risorse. La riattivazione di un mulino offre un spazio prezioso per sperimentare questi modelli alternativi. Tra i tanti territori che hanno vissuto questo cambiamento la tesi indaga l’areale dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno con l’obbiettivo di studiare il rapporto tra la comunità, le sue risorse, le attività produttive e le macchine ad acqua nel contesto storico, in quello attuale e in quelli possibili. La comprensione di questi rapporti permette di individuare le modalità adatte a ricreare e potenziare i legami tra le parti, rigenerando un sistema interconnesso che non guardi solo al mercato ma sia anche a servizio della comunità, con delle funzioni che rispondano alle nuove necessità e a quelle storicamente presenti, portando un guadagno in termini sociali, produttivi, comunitari e relazionali, oltre che economici e turistici. La riuscita di questo processo dipende dalla partecipazione della comunità, da parte della quale emerge un interesse diffuso ma disorganizzato. Nasce quindi la necessità di restituire al territorio le deduzioni della tesi. La modalità scelta è quella di un prodotto illustrato che racconti in modo informale il potenziale economico e sociale legato ad una riattivazione. Una prima azione di coinvolgimento indirizzata all’avvio di un’agenda di attività di coprogettazione che possano consolidare una nuova rete di legami di sostegno reciproco tra la comunità, le attività produttive e i beni comuni, ottenendo una riattivazione appropriata e sostenibile. |
---|---|
Relatori: | Walter Franco, Cristian Campagnaro |
Anno accademico: | 2024/25 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 129 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Design E Comunicazione |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/34064 |
Modifica (riservato agli operatori) |