Alessia Accolla
Formare gli adulti di domani. Un approccio progettuale al gioco non strutturato per favorire lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e della creatività durante l’infanzia. = Shaping the adults of tomorrow. A design approach to unstructured play to foster the development of emotional intelligence and creativity during childhood.
Rel. Riccardo Vicentini. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione, 2024
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Abstract: |
Il giocattolo, e più in generale il gioco stesso, non è da considerare un semplice passatempo o una distrazione concessa al bambino durante il tempo libero; al contrario, riveste un ruolo primario ed essenziale nella formazione degli adulti del futuro. Il gioco è la lente attraverso la quale i bambini costruiscono il proprio significato del mondo ed imparano a relazionarsi con gli altri e, al contempo, a conoscere meglio sé stessi. Per tale motivo, risulta essenziale comprendere a fondo i bisogni dei bambini relativamente alla loro fascia d’età e alle competenze acquisite, al fine di fornire loro gli input adeguati e mirati ad una crescita armoniosa. Una classificazione del gioco in base al tipo di approccio alla base di esso consiste nella divisione in forme strutturate, caratterizzate da regole fisse e obiettivi prestabiliti, e forme non strutturate, che consentono maggiore libertà creativa e di interpretazione. Premesso che, secondo studi pedagogici, un equilibrio tra approcci strutturati e non strutturati al gioco sia essenziale per una formazione completa, questa tesi esplora le possibilità di espressione individuale offerte da approcci più “aperti” che, nella loro plurifunzionalità spesso implicita, forniscono gli stimoli necessari all’esplorazione e creazione di nuovi significati. Nell’ambito della progettazione per l’infanzia si rischia spesso di perdere di vista il compito principale del giocattolo e di conseguenza il ruolo del progettista che se ne occupa: sostenere la crescita e favorire lo sviluppo. Oggigiorno, il mercato dei giocattoli per bambini si presenta estremamente amplio e variegato, ma al contempo dominato da prodotti commerciali colmi di stimoli pubblicitari capaci di attrarre facilmente l’attenzione del bambino, ma che spesso trascurano i reali bisogni dei piccoli fruitori a cui sono destinati. Questi giocattoli generano un tipo di affezione temporanea, diventando obsoleti in brevissimo tempo a causa della rapida crescita del bambino e il conseguente mutamento di preferenze nel tempo. In aggiunta a questo aspetto, una caratteristica diffusa nei giocattoli in commercio è la limitazione dell’immaginazione nell’interazione con il gioco stesso, che frequentemente si presenta “già finito”, e dotato di dettagli ed elementi complessi che non lasciano spazio ad interpretazioni alternative a quelle “strutturate”. L’obsolescenza viene di conseguenza amplificata dalla rapida conclusione del gioco, connessa al raggiungimento di un obiettivo finale o dall’impossibilità di avere ulteriori interazioni con esso. Si intende dimostrare come soluzioni più flessibili nell’interazione possano avere innumerevoli benefici sullo sviluppo fisico e cognitivo del bambino, oltre ad aumentare il loro livello di coinvolgimento ed affezione, con numerosi benefici a lungo termine. Infine, ponendo l’attenzione sui bisogni latenti, spesso trascurati nella progettazione, si propone una soluzione progettuale che, tramite l’approccio del gioco non strutturato, favorisca lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, incentivando l’esplorazione, la generazione di empatia e la comunicazione dei propri pensieri. |
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Relatori: | Riccardo Vicentini |
Anno accademico: | 2024/25 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 66 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Design E Comunicazione |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/33712 |
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