Stefano Allais
Riusi industriali: progetto di riqualificazione delle ex Acciaierie Mandelli di Collegno.
Rel. Luca Dal Pozzolo, Elisabetta Vitale Brovarone, Silvia Gron . Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2013
Abstract: |
INTRODUZIONE A partire dagli anni Novanta, l'Europa Occidentale è stata lo scenario di una profonda trasformazione economica, sociale e culturale: la crisi industriale è stata seguita da una delocalizzazione delle attività produttive in altri paesi con il conseguente ripensamento delle nostre città sia in termini vocazionali sia spaziali. Oggi, il tema del riuso degli insediamenti produttivi è diventato una sfida per il progetto di architettura, che deve coniugare nuove esigenze spaziali e funzionali con manufatti che, pur testimoni di un passato industriale significativo, appaiono come reliquie, gusci vuoti privi d'identità. Inoltre, per la loro dimensione e per le modalità costruttive risultano spesso difficilmente riutilizzabili dalle contemporanee attività e, non per ultimo, va ricordato che queste strutture sono state insediate spesso in località solo funzionali all'attività produttiva, quindi difficilmente riconciliabili ad un contesto più urbano. D'altra parte i distretti industriali, spesso nel tempo "subiti" dalle città e dai suoi abitanti, in alcuni casi possono essere considerati "land stocks" per l'intera comunità cittadina, vere e proprie riserve di territorio in grado di costruire nuove occasioni urbane, ambientali e sociali. Al di là di queste considerazioni rimane comunque il fascino di queste architetture industriali, che hanno segnato dall'inizio del secolo scorso la nostra storia. L'analisi del territorio urbano italiano registra la presenza di numerosi insediamenti dismessi che presto saranno chiamati ad esprimere un loro possibile destino, come gli spazi dell'industria torinese che caratterizzano in maniera diffusa buona parte dell'area urbana e metropolitana, talvolta concentrati in ampie estensioni, talvolta diffusi e frammentati sul territorio. Grazie a pianificazioni ed ad operazioni di riqualificazione vincenti, molte aree hanno saputo riproporre una nuova immagine e un nuovo ruolo per questi spazi. Però questo non è il caso dell'insediamento industriale delle Ex Acciaierie Mandelli di Collegno, sede di una delle industrie siderurgiche più fiorenti dell'Italia del dopoguerra, che si presenta tuttora, a quasi un ventennio dalla sua dismissione, in totale stato di abbandono. Trovandosi lungo una delle maggiori direttrici di sviluppo della cintura metropolitana torinese, la riqualificazione di questo distretto rappresenta un'occasione interessante per migliorare la qualità di un ambito fortemente accessibile, ma compromesso dalla sua vocazione produttiva e dalla presenza del tracciato ferroviario che rendono difficoltoso il rapporto con gli altri ambiti cittadini. Si coglie quindi l'occasione per sviluppare un progetto di riqualificazione che salvaguarda la storia industriale dell'area, conservando le suggestive strutture preesistenti, e che si accosta ad esse attraverso la sperimentazione dell'architettura dei container. Il progetto propone pertanto un duplice "riuso industriale": da una parte la rigenerazione dell'insediamento industriale delle ex Acciaierie Mandelli, dall'altra il riciclo di moduli container per il progetto delle nuove forme d'architettura che vanno ad intersecare le preesistenze. L'attuale proliferazione nel mondo di progetti legati al riutilizzo del container rivela che questa tendenza si sta trasformando in un vero e proprio ramo dell'architettura, anche in considerazione dello squilibrato commercio con l'Oriente che comporta l'abbandono di milioni di contenitori bloccati nei porti di tutto il mondo. Nati per essere facilmente trasportati via mare, costituiscono sistemi modulari prefabbricati, autoportanti, facilmente assemblabili, resistenti agli eventi atmosferici, economici e prodotti in grande quantità. E se la condizione tipica del container è in effetti quella del viaggio, vi sono molti esempi che dimostrano come essi si prestino altrettanto bene alla dimensione fissa, diventando un sistema architettonico adatto a qualsiasi esigenza funzionale. Ponderando tutti i vantaggi, l'architettura dei container tuttavia si associa ancora a costruzioni temporanee e a monotone abitazioni di bassa qualità, ed è qui che entra in gioco la qualità del progetto che può trasformare queste semplici costruzioni in opere architettoniche che esaltino il fascino industriale e che ben si adattino ad ogni necessità dell'utenza. |
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Relatori: | Luca Dal Pozzolo, Elisabetta Vitale Brovarone, Silvia Gron |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AK Edifici e attrezzature per l'industria G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3360 |
Capitoli: | Indice Analisi territoriale 1.1 LA CITTA' DI COLLEGNO 1.1.1 IL SISTEMA VIARIO E DI TRASPORTO PUBBLICO 1.1.2 LE GEOGRAFIE 1.2 IL PRGC E GLI AMBITI DI PIANIFICAZIONE 1.2.1 I BORDI DELLA CITTA' E ELE AREE DI VIA DE AMICIS 1.2.2 LA CERTOSA REALE 1.2.3 IL CAMPO VOLO 1.2.4 S. MARIA - REGINA MARGHERITA ED IL PIANO "AREA CENTRALE" 1.3 ANALISI DELL'AMBITO DI PROGETTO 1.3.1 I LUOGHI DEL LAVORO 1.3.2 PARCO DELLA CERTOSA 1.3.3 AREA CENTRALE 1.3.4 DENSITÀ' FISICA DELL'EDIFICATO 1.4 EX ACCIAIERIE MANDELLI 1.4.1 STORIA DELLE EX ACCIAIERIE MANDELLI 1.5 CONCLUSIONI Progetto 2 IL PROGETTO NEL CONTESTO: ELEMENTI PER UNO SVILUPPO "TRANSIT ORIENTED" 2.1 OBIETTIVI E LINEE GUIDA PER UNO SVILUPPO T.O.D. 2.2 PROLUNGAMENTO DELLA LINEA METROPOLITANA 1 2.3 PERCORSO DI INTERSCAMBIO 3 PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE EX ACCIAIERIE MANDELLI 3.1 PIANO DI CONSERVAZIONE SELETTIVA 3.2 MASTER PLAN 3.3 PARAMETRI DEL PRGC 3.4 S.L.P. IN PROGETTO E STANDARD URBANISTICI 4 TECNOLOGIA ARCHITETTONICA 4.1 L'ARCHITETTURA DEI CONTAINER 4.2 IL CONTAINER ISO 4.3 IL CONTAINER HIGH CUBE 4.4 IL SISTEMA ICNAUF 4.5 SERRAMENTI E FRANGISOLE 5 SPAZI DEL LAVORO E DELLA RESIDENZA 6 BLOCCO A 7 BLOCCO B 8 VERDE PUBBLICO 8.1 SISTEMA DI ILLUMINAZIONE ALLEGATI TECNICI BIBLIOGRAFIA E SPUNTI DI PROGETTO TAVOLE 1.2.2 LA CERTOSA REALE 1.2.3 IL CAMPO VOLO 1.2.4 S. MARIA - REGINA MARGHERITA ED IL PIANO "AREA CENTRALE" 1.3 ANALISI DELL'AMBITO DI PROGETTO 1.3.1 I LUOGHI DEL LAVORO 1.3.2 PARCO DELLA CERTOSA 1.3.3 AREA CENTRALE 1.3.4 DENSITÀ' FISICA DELL'EDIFICATO 1.4 EX ACCIAIERIE MANDELLI 1.4.1 STORIA DELLE EX ACCIAIERIE MANDELLI 1.5 CONCLUSIONI Progetto 2 IL PROGETTO NEL CONTESTO: ELEMENTI PER UNO SVILUPPO "TRANSIT ORIENTED" 2.1 OBIETTIVI E LINEE GUIDA PER UNO SVILUPPO T.O.D. 2.2 PROLUNGAMENTO DELLA LINEA METROPOLITANA 1 2.3 PERCORSO DI INTERSCAMBIO 3 PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE EX ACCIAIERIE MANDELLI 3.1 PIANO DI CONSERVAZIONE SELETTIVA 3.2 MASTER PLAN 3.3 PARAMETRI DEL PRGC 3.4 S.L.P. IN PROGETTO E STANDARD URBANISTICI 4 TECNOLOGIA ARCHITETTONICA 4.1 L'ARCHITETTURA DEI CONTAINER 4.2 IL CONTAINER ISO 4.3 IL CONTAINER HIGH CUBE 4.4 IL SISTEMA ICNAUF 4.5 SERRAMENTI E FRANGISOLE 5 SPAZI DEL LAVORO E DELLA RESIDENZA 6 BLOCCO A 7 BLOCCO B 8 VERDE PUBBLICO 8.1 SISTEMA DI ILLUMINAZIONE ALLEGATI TECNICI BIBLIOGRAFIA E SPUNTI DI PROGETTO TAVOLE |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA C. SPOSITO, Sul recupero delle aree industriali dismesse: tecnologie, materiali, impianti ecosostenibili e innovativi, 2012, Santarcangelo di Romagna, Maggioli. G. CLEMENT, Il giardino in movimento: da la Vallèe al giardino planetario, 2011, Macerata, Quodlibet. A. NUZZOLO, Politiche della mobilità e qualità delle aree urbane, 2010, Napoli, Guida. M. BAROSIO, L'impronta industriale: analisi della forma urbana e progetto di trasformazione delle aree produttive dismesse, 2009, Milano, Angeli. J. KOTNIK, Container Architecture. Questo libro contiene 6.441 container, 2008, Barcellona, Links. P. STELLA RICHTER, Recupero urbanistico e ambientale delle aree industriali dismesse, 2008, Napoli, Editoriale Scientifica. BONDONIO, G. CALLEGARI, C. FRANCO, L. GIBELLO, Stop&Go. Il riuso delle aree dismesse in Italia: trenta casi studio, 2005, Firenze, Alinea Editrice. G. CLEMENT, Manifesto del Terzo Paesaggio, 2005, Macerata, Quodlibet. W. MANDELLI, Ricordi di fonderia. La storia di una famiglia dal mondo contadino alla società imprenditoriale, 1997, Marsilio. SPUNTI DI PROGETTO PLATOON CULTURAL DEVELOPMENT, Platoon Kunsthalle, 2012, Berlino, Germania. TALLER 9S ARQUITECTES, Campus Nord de la UPC, 2012, Barcellona, Spagna.
WULF ARCHITEKTEN, Primary School in Karlsruhe, 2012, Karlsruhe, Germania.
GIUSEPPE TORTATO, La Forgiatura, 2011, Milano, Italia. ZIG ZAG ARQUITECTURA, Vivazz, 131 viviendasprotegidas, 2011, Mieres, Spagna. CG ARCHITECTES, Cross Box, 2011, Pont Péan, Francia. PLAYZE ARCHITECTS, Tony's Farm, 2011, Shanghai, Cina. CATTANI ARCHITECTS, Cité a Docks, 2010, Le Havre, Francia. LOT-EK, Puma City, 2008, New York, USA. GILLES CLEMENT, Pare André Citroen, 1992, Parigi, Francia.
GILLES CLEMENT, Pare Matisse, 1990, Lille, Francia. |
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