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Analisi di una piattaforma per dimissione protetta e implementazione di nuove funzionalità = Analysis of a platform for protected discharge and implementation of new features

Saverio Palladino

Analisi di una piattaforma per dimissione protetta e implementazione di nuove funzionalità = Analysis of a platform for protected discharge and implementation of new features.

Rel. Gabriella Balestra, Augusta Tralli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2024

Abstract:

L’assistenza domiciliare assumerà un ruolo sempre più importante nella gestione dei pazienti in un’ottica di ammodernamento generale dell’assetto sanitario. Le nuove frontiere della medicina permetteranno di sperimentare e applicare delle metodologie sempre più efficienti che aiuteranno le strutture ospedaliere a digerire una richiesta di assistenza sempre più amplia e vasta. Non è un caso che la Riforma 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riguarda il potenziamento e l’ampliamento delle cure domiciliari in Italia, come servizio a valenza distrettuale. L’obiettivo sarà portare il numero di pazienti seguiti a casa dai 701.844 di oggi, a oltre 1,5 milioni, in modo da garantire l’assistenza ad almeno il 10% della popo- lazione over 65 più bisognosa. In questo contesto, l’analisi che segue parte da un processo assistenziale su più livelli, adottato in un ampia struttura sanitaria, quale è il gruppo Humanitas, nello specifico per la Clinica Fornaca, interagendo con varie figure professionali che trovano un legame diretto con l’innovazione digitale. Il Metodo assistenziale professionalizzante (MAP) parte dal presupposto che la persona assistita, in quanto sistema complesso adattivo, può essere compresa attraverso tre dimensioni quali stabilità clinica, indipendenza e responsività, all’interno di un elemento chiave ossia il contesto. La costante interrelazione di questi fattori permette di rappresentare le condizioni dei pazienti in termini di livelli di autonomia durante il proprio decorso clinico. L’analisi processuale confluisce in una esigenza alla digitalizzazione del dato e al supporto clinico mirato al miglioramento dell’esperienza sia dei pazienti sia delle figure sanitarie. Il software utilizzato prende il nome di MAPt, che richiama appunto il metodo assistenziale. Questo è il frutto di una collaborazione tra una realtà aziendale piemontese e il gruppo Humanitas, e si colloca nel filone di studio relativo all’applicazione del metodo e allo sviluppo di indicatori che considerano in modo esplicito l’incertezza legata alle valutazioni, siano queste misure o giudizi. Il processo che porta all’effettivo utilizzo del software presuppone di creare un’interfaccia tra il MAPt e le procedure normative, compresive di quelle che riguardano gli applicativi già in uso nel gruppo Humanitas, integrandolo nel loro ambiente digitale. Il percorso di analisi osserverà il software MAPt all’interno del panorama normativo, evidenziandone le potenzialità, e valutando se può essere classificato come strumento di supporto decisionale.

Relatori: Gabriella Balestra, Augusta Tralli
Anno accademico: 2024/25
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 84
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA
Aziende collaboratrici: Gradenigo Srl
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/33365
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