Maria Carmela Antonazzo
Studio delle tecnologie additive DMLM (Direct Metal Laser Melting) mirato a valutare l’effetto dell’interazione dei fumi di fusione sulle proprietà del materiale dovuto all’azione contemporanea di più sorgenti laser. = Study of DMLM (Direct Metal Laser Melting) additive technologies in oreder to value the effect of soot interaction on material properties due to the simultaneous melting by multiple laser sources.
Rel. Dario Giuseppe Pastrone. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale, 2024
Abstract: |
Il presente studio analizza l’interazione del soot causata da più sorgenti di potenza in un processo di stampa di parti metalliche con tecnologia multi-laser Additive Manufacturing a letto di polvere (DMLM - Direct Metal Laser Melting). L’Additive Manufacturing è una tecnologia innovativa che permette la realizzazione di parti con geometria complessa partendo da un modello matematico e senza l’uso di utensili, con il vantaggio di avere una produzione veloce e precisa in tempi brevi e a costo ridotto. In particolare la tecnologia in esame è definita a letto di polvere, il pezzo viene costruito sovrapponendo strato dopo strato la polvere metallica e fuso tramite una sorgente laser. Questo lavoro di tesi è iniziato con una ricerca bibliografica sullo stato dell’arte per quanto riguarda in generale l’additive, in un primo momento, e successivamente è proseguito con gli studi sul multi-laser e gli eventuali difetti a livello della microstruttura del materiale dovuti all’interazione del soot, fumo di fusione, causata dall’azione contemporanea di più sorgenti laser e dalla sua deposizione sul letto di polvere. In seguito è stata portata avanti la parte sperimentale durante la quale è stato definito il design del provino da stampare utile per le analisi finali. Subito dopo è stato necessario definire una strategia di stampa che consistesse nel produrre più provini, grazie alla macchina MLine con tecnologia a quattro laser, disponendoli sulla piastra di stampa in modo tale da risultare nelle condizioni per cui ci fossero delle interazioni fra i soot. Per fare ciò sono state svolte una serie di simulazioni con il software WRX3, che regola e gestisce i lavori di stampa della MLine. In particolare, identificati i parametri che regolano la logica con cui i laser fondono la polvere metallica nei vari layer di costruzione del lavoro, questi sono stati fatti variare per conoscere la modalità con cui opera la macchina. Compresa la logica dietro l’ordine di fusione dei vari laser sulla piastra è stato definito il ”build layout”, ovvero il set di parametri da utilizzare nel lavoro di stampa e il numero e la disposizione dei provini precedentemente definiti sulla piastra. Tutto ciò è stato scelto facendo sì che la stampa di un provino fosse influenzata dalla fusione di altri provini più o meno adiacenti. Infine, l’ultimo step è stato quello delle analisi metallografiche sulla microstruttura effettuate al microscopio, per la verifica di eventuali porosità e difetti presenti nei provini prodotti. |
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Relatori: | Dario Giuseppe Pastrone |
Anno accademico: | 2024/25 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 95 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-20 - INGEGNERIA AEROSPAZIALE E ASTRONAUTICA |
Aziende collaboratrici: | GE AVIO S.R.L. |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/33297 |
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