Marco Ruggiero
Il fiume come modello insediativo: l’edificio argine.
Rel. Carlo Ravagnati, Enrico Giacopelli. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2013
Abstract: |
La Terra è luogo fisico primario nel quale ogni progetto si inserisce: nei suoi diversi siti puntuali assume forme caratteristiche, in terra a acque: questo panorama ineludibile può essere considerato solo un supporto, mera base di appoggio per l'oggetto architettonico, oppure essere ispirazione per la previsione progettuale. Al di là delle diverse pratiche progettuali applicabili e del complesso panorama culturale di riferimento esiste un profondo e immediato legame tra l'architettura dell’uomo e della Terra, un legame che si esprime sotto molteplici punti di vista: "E’ infatti successo che diversi studi, dedicati alla descrizione dei fiumi, dei mari, delle isole, delle montagne, dei vulcani, o di altri elementi della geografia siano stati condotti ipotizzandone un'implica architettura e quindi appoggiandosi ad essa per la loro descrizione. Nel loro insieme essi hanno proposto un modo di pensare i rapporti tra la natura e l'architettura, oggi potremmo dire tra la città e il territorio, che vede negli elementi della geografia una possibilità di descrizione, di comprensione e, persino di progetto della città attuale. Questa Tesi muove dal presupposto che l’urbanistica e l'architettura siano uno strumento per rivelare le forme del territorio: i suoi elementi e caratteri sono studiati e rappresentati al fine di individuare possibili espressioni della città futura, che sappiano essere coerenti rispetto alla fisionomia dello stesso territorio geografico, che siano capaci di esprimerla. Lo studio si è concentrato sul Torrente Sangone affluente di sinistra del Po', del quale si è scelto di studiare il tratto compreso tra Trana e Torino: “ l'assunto iniziale della ricerca è stato di considerare il fiume stesso come un’architettura che costruisce implicazioni nella definizione delle figure territoriali e urbane”. La fase di studio è indispensabile fase di progetto, poiché è attraverso la rielaborazione degli elementi che si distinguono e appartengono a questo passaggio che la nuova previsione può trovare forma: la restituzione grafica di questa primo momento è essenziale, fornendo il supporto per la fase decisionale della progettazione ed essendo già essa stessa la prima fondamentale selezione delle informazioni: lo stretto legame tra lo studio del territorio, la sua rappresentazione cartografica e il concreto progetto di architettura è valore e obiettivo del processo, che deve essere necessariamente trasmissibile, e dunque realizzarsi in una serie di immagini, le carte di progetto.”Se il campo di studi è l’architettura…acquista grande importanza lo studio dei rapporti col sito, quindi con la geografia e con le tecniche di rappresentazione cartografica che della geografia sono certamente tra i più rilevanti strumenti di conoscenza e per di più aventi carattere operativo… la geografia… intesa nella sua formulazione più generale come descrizione del mondo e della Terra… si è appoggiata all'architettura, da cui ha ricavato ... metafore letterarie… vere e proprie immagini operative… così l'architettura opera nella geografia perché fa della Terra una patria e un luogo dell'abitare umano.” I diversi progetti di Tesi sono accumunati dalla volontà di studiare e rappresentare un territorio, e di concepire in esso dei nuovi progetti, in relazione a questo stesso studio: le diverse previsioni, sviluppate lungo il fluire del Sangone nel territorio, sono interpretazioni di un' identica volontà di territorializzazione del progetto urbanistico e architettonico, che trova nella ricostruzione dei segni geografici primari il motivo ultimo della propria azione. |
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Relatori: | Carlo Ravagnati, Enrico Giacopelli |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport U Urbanistica > UK Pianificazione urbana |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3318 |
Capitoli: | INDICE Introduzione 1.0 La Val Sangone: una valle al margine del rilievo alpino 1.1 La Val Sangone 1.2 Oroidrografìa della Val Sangone 1.3 Forme e Processi del Fiume 1.4 Forme del Territorio 1.5 L’antropizzazione della Val Sangone 1.6 Il Parco del Sangone 2.0 Il progetto 2.1 Introduzione 2.2 L’area di progetto letta attraverso le carte 2.3 Il progetto attraverso le carte 2.4 L’argomento: il centro sportivo 2.4.1 Caratteri generali 2.4.2 Riferimenti progettuali 2.4.3 Il centro sportivo 2.5 Il progetto: l’utilizzo delle carte Considerazioni Conclusioni Bibliografia Sitografia |
Bibliografia: | Michele Ercolini (a cura di), Fiume, paesaggio, divesa del suolo. Superare le emergenze, cogliere le opportunità, Firenze Univerity Press, 2007. Sara Giacomozzi, Al di là del waterfront: l’esperienza del parco fluviale del po torinese, Firenze University Press, 2007. Il contratto di fiume del bacino del torrente sangone, Edizioni Provincia di Torino,maggio 2010. Laura Ferrari, L’acqua nel paesaggio urbano. Letture esplorazioni ricerche scenari, Firenze University Press, 2005. Michele Ercolini, Dalle esigenze alle opportunità. La difesa idraulica fluviale occasione per un progetto di “paesaggio terzo", Firenze University Press, 2008. Farinella Romeo, Territori, fiumi, città: esperienze di riqualificazione in Italia, Maggioli, Santarcangelo di romagna, 2008. Alberto Magnaghi (a cura di), Bonifica riconversione e valorizzazione ambientale del bacino del bacino dei fiumi Lambro, Seveso e Olona: linee orientative per un progetto integrato, INU, Roma, 1995. Giuliano Cannata, I fiumi della terra e del tempo, Angeli, Milano, 2006. Giancarlo Motta, Antonia Pizzigoni, Carlo Ravagnati, L’architettura delle acque e della terra, Angeli, Milano, 2006. Vincenzo Demetrio, Fiume, Geografia del sistema manifatturiero piemontese: nuove forme di organizzazione e coordinamento, Carocci, Roma, 2010 Fiorella Felloni, Architetture d’acqua: il progetto urbano e territoriale di ambienti verdi-azzurri, angeli, milano, 2009 Piemonte, Assessorato alla tutela deU’ambiente, Rapporto sulla diffusione degli inquinamenti in Piemonte, La Cartostampa, Torino, 1982. Tra Gesso e Stura: realtà, natura e storia di un ambiente fluviale, L’Artistica, savigliano, 1983. Paolo Cornaglia (a cura di), Parchi pubblici, acqua e città: Torino e l’Italia nel contesto europeo,Celid, Torino, 2010. Oneto Gilberto, L’acqua nel paesaggio urbano, “Follia di Acer”, 4, 1989, pag.10. I fiumi della terra e del tempo, Angeli, Milano, 2006. Vittoria Calzolari, Natura; sito, opera: il caso del parco fluviale, “Casabella”, 575-576, 1991, pagg. 57-58. |
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