Elisa Omegna
Abitare collettivo : tra esigenza e nuova identità culturale.
Rel. Alfredo Mela. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2013
Abstract: |
L’idea di studiare il tema del cohousing nasce dal profondo interesse per gli aspetti sociologici dell’architettura, cioè per l’indagine dei legami che si instaurano tra gli spazi costruiti e gli individui che vi si insediano e tra soggetti stessi. Ritengo, infatti, che l’architettura non possa essere studiata come elemento a se stante ma ci si debba soffermare sulle relazioni che si sviluppano tra individui e territorio. Il cohousing, in questo senso, si configura come un nuovo modello abitativo dove il rapporto tra abitante e spazio costruito/pubblico diviene più intenso e costruttivo. Sono giunta ad interessarmi al tema durante un anno di riflessione e lavoro sul campo, trascorso presso l’ufficio giovani della Città di Venaria Reale in cui ho svolto il servizio civile nazionale. Questo periodo mi è stato utile per comprendere quale aspetto del mio percorso universitario mi avesse colpito di più e allo stesso tempo si è rivelata una buona occasione per iniziare a capire il funzionamento dei servizi pubblici offerti ai cittadini con diverse caratteristiche in base all’età e alla situazione sociale. Nell’ambito della riflessione sui giovani nasce spontaneo anche il pensiero sul raggiungimento dell’indipendenza abitativa che sovente risulta essere un desiderio non realizzabile a causa di problemi oggettivi legati all’attuale crisi economica. Con i responsabili dell’ufficio, ci siamo più volte interrogati sul modello abitativo cohousing e se questo potesse essere una risposta al problema. Questa riflessione preliminare è divenuta in maniera spontanea il tema della tesi. Osservando la situazione italiana mi ha subito colpita un’esperienza di cohousing dedicata ai giovani dai 18 ai 35 anni in via di attuazione nel Comune di Bologna. Lo studio di tale progetto è il punto di partenza della tesi, che tuttavia, in corso d’opera si è rivelata un percorso, un viaggio di conoscenza ed esplorazione della tematica e allo stesso tempo un’occasione di crescita personale. Esplorare un luogo e una realtà che non mi appartenevano, per distanza territoriale e forse anche per approccio culturale differente rispetto alla realtà piemontese è stata una sfida, alle volte faticosa, ma anche entusiasmante e ricca di stimoli per una riflessione e progettazione futura. Devo sottolineare tuttavia come questo viaggio mi abbia permesso anche di modificare la mia opinione sul cohousing. io credevo che il cohousing fosse una risposta positiva, quasi certa, alla domanda di indipendenza abitativa, in realtà ho potuto riscontrare come sia un ingranaggio assai più complesso di quanto sembrerebbe. Il titolo Abitare collettivo: tra esigenza e nuova identità culturale vuole evocare quale sia il significato di un cohousing, che come si vedrà non si limita a rispondere unicamente ad un’esigenza ma, allo stesso tempo, rispecchia la volontà di giungere ad un significativo cambiamento culturale, ad un nuovo stile di vita che riflette e ambisce a modificare i parametri attuali di qualità della vita e dell’abitare, di comunità, di spazio pubblico, di relazione sociale e molto altro. La complessità del tema ha fatto si che la ricerca si espandesse ben oltre il caso giovanile nel tentativo di contestualizzare il progetto stesso e di capire come si evolva il dibattito circa il cohousing sul territorio bolognese. È stato interessante scoprire come il modello abbia subito diverse declinazioni, alcune spontanee, altre costruite con una magganalizzato A questo proposito la campagna di interviste che ho svolto a Bologna riguarda soggetti appartenenti a diversi progetti che mi hanno aiutato ad analizzare la situazione e ad avvalorare la mia tesi: l’abitare collettivo non risponde unicamente al soddisfacimento di un esigenza ma sempre di più alla ricerca di una nuova identità culturale. Indice ragionato Sintetizzando il lavoro di ricerca svolto, la tesi è stata suddivisa in due parti: l’abitare collettivo e l’abitare collettivo a Bologna. Prima parte, l’abitare collettiva, intende inquadrare il tema dell’abitare andando ad analizzare come si strutturi la questione abitativa, cosa si intenda per abitare collettivo e di conseguenza per cohousing e quale sia il rapporto tra luoghi dell’abitare e lo spazio pubblico. Nel dettaglio questa prima parte si suddivide in tre capitoli: 1) sia la nil modello abitativo il maggiormente a focalizzare col mercato tra pubblico e privato. 2) Il cohousime nuovo modello abitativo che possa rispondereel capitolo precedente. 3he l’avvicinamento ad unuovo modello abitativo, basato sulla ritrovata idea di collaborazione e su un nuovo concetto di vicinato, porti con sé una rinnovata apertura nei confronti dello spazio pubblico e del quartiere stesso. Il tentativo è quindi quello di analizzare il rapporto tra cohousing, comunità territoriale, spazio pubblico e Pubblica Amministrazione. La seconda parte Abitare collettivo a Bologna intende, invece, confrontare i concetti enunciati sinora con gli esempi di cohousing presenti a Bologna con un particolare riferimento ad un progetto dedicato ai giovani “Bologna dalla rete al cohousing”. Questa seconda parte si struttura anch’essa in tre capitoli: 4) Il cohousing a Bologna, che cerca di spiegare quale sia il dibattito intorno alla tematica, come si stia sviluppando e quali soggetti ne siano coinvolti, analizzando a conclusione i progetti di cohousing presenti sul territorio. 5) Un progetto per i giovani: “dalla rete al cohousing”, dove lo scopo è quello di approfondire il cohousing giovanile, quali siano i progetti in corso di svolgimento in Italia, come si strutturi l’esempio di Bologna e quali siano le possibili prospettive di sviluppo. 6) Le prospettive del Cohousing, nel quale si tenta di giungere ad una sintesi di tutto ciò che si è analizzato confrontando le idee emerse con i risultati delle interviste svolte per visualizzare le possibili linee di sviluppo del cohousing Le Conclusioni, infine, intendono sintetizzare il lavoro svolto e capire quali possano essere state le criticità o al contrario le idee da approfondire per un possibile ampliamento della ricerca. A conclusione della tesi sono, inoltre, riportate in allegato le interviste maggiormente significative e la bozza preliminare del cohousing di genere consegnatami dalla tutor del progetto. |
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Relatori: | Alfredo Mela |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione SS Scienze Sociali ed economiche > SSA Antropologia culturale SS Scienze Sociali ed economiche > SSF Scienze sociali |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3285 |
Capitoli: | RINGRAZIAMENTI INTRODUZIONE Indice ragionato PRIMA PARTE: “L’ABITARE COLLETTIVO” 1 LA QUESTIONE ABITATIVA OGGI 1.1 La domanda sociale: nuove tendenze e trasformazioni della famiglia 1.2 I giovani e l’indipendenza abitativa 1.3 Il modello abitativo contemporaneo 1.4 L’offerta tra pubblico, privato e terzo settore 2. IL COHOUSING 2.1 La nascita del cohousing 2.2 Caratteri comuni 2.3 Spazi e Servizi Condivisi 2.4 Modelli di Abitare Collettivo 2.5 Buone pratiche in Italia ed Europa Europa: cohousing cultures Italia: work in progress 3. ABITARE COLLETTIVO E QUARTIERE 3.1 Verso un nuovo stile di vita 3.3 La rete, i GAS e la filiera corta 3.4 Lo spazio pubblico 3.5 Il cohousing e le Pubbliche Amministrazioni SECONDA PARTE: ABITARE COLLETTIVO A BOLOGNA 4. IL COHOUSING A BOLOGNA 4.1 La questione abitativa e il Mercato Immobiliare 4.2 Il dibattito sulla questione cohousing 4.3 Una proposta di legge 4.4 Buone pratiche collettive 4.5 Esperienze Vicine Monte San Pietro “Cohousing: Il Mucchio” Monzuno “Castel Merlino” San Lazzaro di Savena: “Cohousing Mura San Carlo” Bologna: “Vicine di casa vicine nella vita: un condominio solidale al femminile” 5. UN PROGETTO PER I GIOVANI: “Dalla Rete al Cohousing” 5.1 Il cohousing giovanile in Italia 5.2 Bologna: “Dalla rete al cohousing” 5.3 Azione 3: Cohousing in via del Porto 5.4 Le potenzialità di sviluppo 6. LE PROSPETTIVE DEL COHOUSING 6.1 Introduzione alla metodologia utilizzata 6.2 Sintesi delle interviste 6.3 Ostacolo: occorre un cambiamento culturale 6.4 Le vie di sviluppo percorribili CONCLUSIONI ALLEGATI 1. Interviste agli addetti ai lavori Intervista n°l Intervista n°2: Intervista n°3: Intervista n°4: Intervista n°5 Intervista n°6: 2. Intervista per i cohousers Intervista n°l Intervista n°2 Intervista n°3 Intervista n°4 3. Progetto di cohousing al femminile, Prima bozza di Progetto |
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