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Hippie urbanism. Un progetto per Ibiza = Hippie urbanism. A project for Ibiza

Gabriella Ferrandina

Hippie urbanism. Un progetto per Ibiza = Hippie urbanism. A project for Ibiza.

Rel. Antonio Di Campli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2024

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Abstract:

Gli anni Sessanta del Novecento corrispondono ad un periodo di grande tumulto sociale durante il quale si sviluppano diversi movimenti controculturali. Tali correnti hanno origine negli Stati Uniti ma ben presto si diffondono anche in alcune zone dell’Europa. La ricerca si concentra sulla migrazione degli hippies sull’isola di Ibiza, luogo del Mediterraneo che era già stato oggetto di interesse per alcuni gruppi di artisti durante gli anni Trenta. Gli hippies attuano una reinterpretazione del paesaggio rurale dell’isola, ed individuano nelle fincas di campagna il luogo ideale in cui mettere in pratica uno stile dell’abitare alternativo, instaurando un rapporto di collaborazione non conflittuale con la gente del posto, nonostante le profonde differenze esistenti tra questi due gruppi sociali. Attraverso l’intreccio di ricerche di natura socio-antropologica e territoriale si indagano le pratiche abitative dei soggetti controculturali insediatisi sull’isola e le conseguenze socio-culturali e spaziali dovute alla permanenza degli hippies. Si esplora come la persistenza di particolari riti appartenenti alla cultura hippie, nel tempo, abbia condotto alla nascita di dispositivi per il tempo libero, molti dei quali sorgono proprio in antiche fincas. Si approfondisce l’evoluzione della vita notturna sull’isola, la quale attualmente dispone di un’offerta del tempo libero molto variegata, e si propone un’esplorazione del mondo dei festival attraverso un progetto localizzato nell’entroterra, in particolare a Santa Gertrudis de Fruitera, uno dei luoghi prediletti dagli hippies per il loro insediamento. L’area viene individuata come il sito ideale per la realizzazione di un progetto che cerca di creare una connessione tra diverse pratiche abitative, garantendo ad ognuno uno spazio modificabile in base alle proprie necessità, così da mantenere un rapporto privo di contrasti tra i “nomadi globali” e gli abitanti delle campagne.

Relatori: Antonio Di Campli
Anno accademico: 2024/25
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 156
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/32421
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