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Unità per gravi cerebrolesi a Torino : nuovo centro di recupero e riabilitazione funzionale all’interno del parco Millefonti

Monica Ierace

Unità per gravi cerebrolesi a Torino : nuovo centro di recupero e riabilitazione funzionale all’interno del parco Millefonti.

Rel. Enrico Moncalvo, Stefano Pujatti. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2013

Abstract:

"L'ambiente è un elemento indispensabile per la salute e per il benessere e costituisce parte integrante dell'assistenza. L'ambiente deve essere 'protesico' e rispettosamente contentivo (...) così come quando un paziente perde l'uso di un arto, si pensa di intervenire costruendo una protesi che consenta al paziente di riprendere a deambulare, quando un paziente sofferente per lesione cerebrale perde le diverse abilità cognitive, occorre costruire una 'protesi' tanto più complessa quanto più complessa è la perdita, che supporti il paziente nella sua relazione con l'ambiente,

umano e non". Cit. Dott.ssa Silvia Vitali (Istituto Golgi di Abbiategrasso)

L'ambiente ha iniziato ad assumere in maniera sempre più significativa un ruolo di fondamentale importanza nel processo terapeutico. Lo spazio vitale va considerato come un sistema integrato dove le varie componenti (il contesto sociale, il comparto organizzativo e la componente architettonica) interagiscono fra loro e con le persone malate in un modello complesso.

In ogni fase della malattia l'ambiente può compensare (assumendo una valenza protesica) al contrario accentuare i deficit cognitivi e condizionare perciò lo stato funzionale ed il comportamento. Lo spazio e l'ambiente vitale rappresentano perciò una risorsa terapeutica, purtroppo spesso sottoutilizzata.

I pazienti con grave cerebrolesione acquisita presentano infatti fabbisogni riabilitativi di particolare complessità, a causa del sovrapporsi di problematiche fisiche a gravi alterazioni dello stato di coscienza. La necessità di centri dedicati a questo tipo di problema si pone per l'alta specializzazione degli interventi riabilitativi e per la particolarità degli spazi terapeutici finalizzati allo sviluppo del massimo recupero, motorio e funzionale, della migliore qualità della vita possibile dopo la lesione.

L'evoluzione epidemiologica e demografica, lo sviluppo di nuove tecnologie e i progressi della medicina d'urgenza, che oggi consente la sopravvivenza dei pazienti, determinano la crescita del problema delle criticità post-acute nelle gravi disabilità. Gli esiti disabilitanti delle gravi cerebrolesioni infatti, in particolare di quelle traumatiche, costituiscono un problema di particolare rilevanza sanitaria e sociale nel nostro paese, come nella maggior parte delle nazioni industrializzate.

Fin dagli anni Novanta, le linee-guida per il trattamento delle gravi cerebrolesioni acquisite hanno dimostrato che i pazienti trattati in reparti dedicati hanno una minor incidenza di mortalità e una miglior prognosi rispetto a quelli trattati in reparti non dedicati. Da tutto ciò si evince la necessità di strutture dipartimentali in grado di garantire un percorso dedicato e articolato in tappe all'interno di un continuum terapeutico. Nonostante la numerosa documentazione nazionale e regionale, non sono ancora stati attivati espliciti percorsi regionali istituzionalizzati per la corretta gestione sanitaria di soggetti con lesioni cerebrali.

Il progetto di una nuova Unità per Gravi Cerebrolesioni Acquisite, inserita nel programma della Città della Salute e della Scienza di Torino, potrebbe quindi diventare occasione per la città di colmare le carenze regionali in materia di recupero e riabilitazione funzionale, sostenendo l'alta specialità del polo sanitario, diventando un riferimento a livello regionale e nazionale.

Relatori: Enrico Moncalvo, Stefano Pujatti
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AG Edifici e attrezzature per la sanità e l'assistenza
O Opere generali > OF Normativa
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3241
Capitoli:

Introduzione

PARTE PRIMA_LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE

1. LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE, definizioni

1.1. I traumi cranioencefalici

1.2. Le malattie cerebrovascolari

1.3. Le lesioni cerebrali non traumatiche

1.4. Le dimensioni del problema in Italia

2. L'EVOLUZIONE DI UNA GRAVE CEREBROLESIONE ACQUISITA

2.1. Il coma

2.2. Lo stavo vegetativo (SV)

2.3. Lo stato di minima coscienza (SMC)

2.4. Disabilità gravi

2.5. Disabilità di grado lieve-moderato

3. IL PROGETTO RIABILITATIVO E IL SISTEMA DI ASSISTENZA

3.1. Le fasi mediche del percorso di cura delle persone con GCA

3.2. Le attività di riabilitazione ad alta specializzazione

3.3. Le norme nazionali sulle unità ospedaliere di recupero e riabilitazione funzionale

3.4. Il sistema a reti integrate di assistenza "coma to community". I nodi della rete

3.5. Il percorso socio-sanitario

PARTE SECONDA, UNITA PER LA RIABILITAZIONE DELLE GRAVI CEREBROLESIONI A TORINO

1. L'UNITÀ PER LA RIABILITAZIONE DELLE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE (UGCA)

1.1. Le UGCA in Italia: criticità del sistema

1.2. Il bacino di competenza territoriale di Torino e provincia

1.3. Il fabbisogno di posti letto dedicati alla riabilitazione

2. L'AREA DI PROGETTO

2.1. La Città della Salute e della Scienza di Torino

2.2. Il Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) e l'Unità Spinale Unipolare (USU)

2.3. La scelta dell'area: il Parco Millefonti

2.4. La morfologia del terreno e le alberature

2.5. Le indicazioni del Piano Regolatore

2.6. Le fasce fluviali e il Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologlco

PARTE TERZA_ APPROFONDIMENTI TEMATICI

1. I MODELLI SVIZZERI

1.1. Il Rehab di Basilea

1.2. Il Centro Svizzero Paraplegici di Nottwil

2. LA STIMOLAZIONE MULTISENSORIALE

2.1. La percezione dei pazienti colpiti da GCA e il ruolo attivo dell'ambiente

2.2. L'efficacia della stimolazione multisensoriale

2.3. Il modello Snòezelen

3. LA RIABILITAZIONE EQUESTRE

3.1. L'effetto terapeutico della riabilitazione equestre

3.2. Le fasi dell'intervento terapeutico della riabilitazione equestre

3.3.1 centri di riabilitazione equestre in Piemonte

3.4. Il modello integrato nell'ambito ospedaliero: il Centro di Riabilitazione Equestre Vittorio di Capua

PARTE QUARTA_ IL PROGETTO

1. FORMA E CONCETTO. Modelli di studio

2. L'ORGANIZZAZIONE DELL'UNITÀ PER GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE

2.1. La passerella: una duplice connessione

2.2. L'analisi dei flussi

2.3. L'Unità di degenza a lento recupero (SV e SMC) e il progetto della stanza di degenza

2.4. L'Unità di degenza riabilitativa per disabilità gravi o moderate

2.5. Il piano terreno: le aree dedicate alle attività di riabilitazione, la piscina e gli ambulatori

2.6. Il parcheggio interrato e il blocco servizi

3. IL CENTRO DI RIABILITAZIONE EQUESTRE

Documenti consultati, bibliografia, sitografia Glossario abbreviazioni

Bibliografia:

Documenti consultati

D.M. 29 gennaio 1992, Elenco delle alte specialità e fissazione dei requisiti necessari alle strutture sanitarie per l'esercizio delle attività di alta specialità, Ministero della Sanità, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 26 del 01 febbraio 1992

Linee guida per le attività di riabilitazione, Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 124 del 30 maggio 1998

Piano di indirizzo per la riabilitazione, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale n. 50 del 02 marzo 2011

La centralità della persona in riabilitazione: nuovi modelli organizzativi e gestionali, Quaderni del Ministero della Salute, n.8 marzo-aprile 2011

Linee guida per le unità spinali unipolari, Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, Repertorio atti n. 1967 del 29 aprile 2004

Linee guida per l'organizzazione di un sistema integrato di assistenza ai pazienti traumatizzati con mielolesioni e/o cerebrolesi, Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, Repertorio atti n. 1427 del 4 aprile 2002

Testo a cura di Gianluigi Gigli, Antonio Carolei, Paolo Maria Rossini e Rachele Zylberman, STATO VEGETATIVO E DI MINIMA COSCIENZA Epidemiologia, evidenze scientifiche e modelli assistenziali, Ministero della Salute, Gruppo di lavoro istituito con D.M. 15 ottobre 2008, Documento finale del 04 dicembre 2009

Linee di indirizzo per l'assistenza alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza, Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, Repertorio atti n. 44 del 05 maggio 2011

DOSSIER n. 224/2012, a cura di Salvatore Ferro e Rebecca Facchini, Il percorso assistenziale integrato nei pazienti con grave cerebrolesione acquisita, Fase acuta e post-acuta Analisi comparativa dei modelli organizzativi regionali, Documento predisposto nell'ambito del Progetto di ricerca finalizzata 2005 ex art. 12 e 12 bis del DLgs 502/1992 come modificato e integrato dal DLgs 229/1999, Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna, aprile 2012

Riorganizzazione delle attività riabilitative della Regione Piemonte - Prime direttive alle Aziende sanitarie regionali, DGR n. 10-5605 del 02 aprile 2007, Bollettino Ufficiale n. 17 del 26 aprile 2007

Norme per la programmazione sanitaria e per il Piano sanitario regionale per il triennio 1997- 1999, LR n. 61 del 12 dicembre 1997, Bollettino Ufficiale n. 52 del 31 dicembre 1997

Piano socio-sanitario Regione Piemonte per il triennio 2007-2010, DCR n. 137-40212 del 24 ottobre 2007

Piano socio-sanitario Regione Piemonte per il triennio 2012-2015, DCR n. 1-2791 del 25 ottobre 2011

Approvazione del Piano sanitario nazionale per il triennio 1994-1996, DPR 1 marzo 1994, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 171 del 23 luglio 1994

Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, L. 05 febbraio 1992, n. 104, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 39 del 17 febbraio 1992

1° Conferenza Nazionale di Consenso, Modalità di trattamento riabilitativo del traumatizzato cranio encefalico in fase acuta, criteri di trasferibilità in strutture riabilitative e indicazioni a percorsi appropriati, Documento conclusivo della giuria, Modena 20-21 giugno 2000

2° Conferenza Nazionale di Consenso, Bisogni riabilitativi ed assistenziali delle persone con disabilità da grave cerebrolesione acquisita (GCLA) e dalle loro famiglie nella fase post ospedaliera, Documento conclusivo della giuria, Verona 10-11 giugno 2005

3° Conferenza Nazionale di Consenso, Buona pratica clinica nella riabilitazione Intraospedaliera delle persone con gravi cerebrolesioni acquisite, Documento conclusivo della giuria, Salsomaggiore Terme 5-6 novembre 2010

(Le Consensus Conferences sono uno strumento messo in campo dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (SIMFER) - Sezione Gravi Cerebrolesioni Acquisite per definire le migliori pratiche possibili nell'ambito della gestione riabilitativa delle persone con Grave Cerebrolesione Acquisita).

L'ambiente: strumento terapeutico, a cura di Regione Emilia Romagna, Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali, 2000

Art. 8 ter D.Lgs. 229/99, Modalità' e termini per la richiesta ed il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione di strutture e all'esercizio di attività' sanitarie e socio-sanitarie, Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 32 - 29522, Bollettino Ufficiale n. 12 del 22/03/2000

Sintesi documento: Stato Vegetativo e Stato di Minima Coscienza, Ministero della Salute, 2011

Utilizzo della stimolazione multisensoriale, Andrea Fabbro, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, Bologna, Expo Sanità, 26 maggio 2010

La stanza multisensoriale/Snóezelen: convergenza di esperienze italiane ed internazionali, ing. arch. Enrico Orofino, Stimolazione Plurisensoriale, Palmanova

La stimolazione multisensoriale: l'approccio Snòezelen, L'esperienza del nucleo Alzheimer OSA (Mirandola), Annalisa Bonora, Giacomo Menabue, Azienda Pubblica di Servizi alla Persona dei Comuni Modenesi Area

Deliberazione n. 438/2012 del 20 dicembre 2012, Atto Aziendale 2012, Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino, Deliberazione del Direttore Generale

Città della Salute e della Scienza diTorino Masterplan, A.Re.S.S. Piemonte Area Organizzazione e Programmazione, versione 092011_V03

Legge 18 Maggio 1989, n. 183, art. 17, comma 6 ter, Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI), Interventi sulla rete idrografica e sui versanti, Norme di attuazione

R.D. 25 luglio 1904, n. 523, Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie

Bibliografia

Franco Pesaresi, Marina Simoncelli, La riabilitazione ospedaliera e la lungodegenza postacuzie in Italia, Franco Angeli Editore, Milano, 2002

Giuseppa Di Franco, Angela Verlicchi, Pierluigi Giordano, Disturbi cognitivi e comportamentali nei traumatizzati cranici, New Megazine Editore, Trento, 1998

G. Brambilla, R. Pugliese, G. Sangiovanni, G. Spanu, D. Adinolfi, L. Vaici, R. Knerich, Il trattamento chirurgico dei traumatizzati vertebro-midollari: esperienze dell'Unità Spinale, Atti XX Riunione Chimico-Scientifica del Dipartimento di Chirurgia, Università degli Studi, IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia

Sara Piccoli, La quetiapina nella gestione dell'agitazione e dell'aggressività nel paziente adulto con grave cerebrolesione acquisita: uno studio prospettico osservazionale, Tesi di laurea discussa alla Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze mediche, cliniche e sperimentali, Indirizzo Neuroscienze, Università degli Studi di Padova

Valerio Benincasa, Psicologia viaria, Gli interventi dello psicologo per ottimizzare il rapporto uomo-veicolo-strada, Franco Angeli Editore, Milano, 2005

Sitografia

Ministero della Salute (www.salute.gov.it)

Sito italiano delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite (www.gcla.it )

FNATC Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico (www.associazionitraumi.it )

SIMFER Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (www.simfer.it )

LA RETE Associazioni Riunite per il Trauma Cranico e le Gravi Cerebrolesioni Acquisite

GISCAR Gruppo Italiano per lo Studio delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite e Riabilitazione (www.gcla.it )

Associazione Rinascita Vita Onlus (www.rinascitavita.org )

AUS Associazione Unità Spinale Niguarda Onlus (www.ausniguarda.it)

Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino (www.cittadellasalute.to.it)

Confederazione Italiana per la Promozione della Salute e dell'Educazione Sanitaria (www.cipespiemonte.it )

Associazione Risveglio Onlus (web.tiscali.it/assorisveglio/docum/lungodeg.htm)

Autorità di Bacino del fiume Po (www.adbpo.it )

AIPO Agenzia Interregionale per il fiume Po (www.agenziainterregionalepo.it )

Ministero dell'Ambiente (www.minambiente.it)

Geoportale del Comune di Torino (www.comune.torino.it/geoportale )

Rehab (www.rehab.ch)

Centro svizzero per Paraplegici (www.paraplegie.ch )

Snòezelen Italia (www.snoezelen.it )

Sistema Neurowave (www.khymeia.com)

Federazione Italiana Sport Equestri (www.fise.it )

A.N.I.R.E. Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre (www.cnranire.com)

A.P.R.E.S. Associazione Piemontese Rieducazione Equestre Sportiva (www.apresriabilitazioneequestre.it )

A.V.R.E.S. Onlus Centro Federale di Riabilitazione Equestre (www.avresonlus.it)

Associazione Amici del centro di riabilitazione equestre Vittorio Capua (www.riabilitazionequestre.it )

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