FUTURA. I poli scolastici nei concorsi di progettazione in Italia (2014-2024) = FUTURA. School complexes in Italian architecture competitions (2014-2024)

Nel contesto del panorama educativo italiano, caratterizzato dal calo demografico e dalla crescente necessità di razionalizzare le risorse di spazio per le attività didattiche, la tesi esplora esperienze recenti di poli scolastici: edifici o complessi architettonici che ospitano diversi gradi di istruzione, caratterizzati dalla presenza di spazi condivisi. Per affrontare questo tema la ricerca si confronta con le politiche governative in materia di edilizia scolastica, inaugurate con il governo Renzi del 2014, e i concorsi di progettazione di poli scolastici nell’ultimo decennio (2014-2024). Nel contesto di questi concorsi, il progetto per il Nuovo Polo Scolastico di Sassa (2017) viene selezionato come primo caso di studio di questa tesi. La ricerca ripercorre il processo di costruzione del bando di concorso e analizza in dettaglio la proposta progettuale che è risultata vincitrice, firmata da SET Architects, ora in attesa di cantierizzazione, e la necessità di ricostruzione e le esigenze di rinnovamento che hanno caratterizzato l’intero percorso del progetto. La ricerca prosegue con un'esplorazione del bando "Nuove Scuole Futura", il primo maxiconcorso nazionale di progettazione di scuole, finanziato con i fondi del PNRR, che vedrà la realizzazione di 212 nuove scuole, tra cui 60 poli scolastici. Attraverso la selezione di alcuni casi studio significativi, il Polo Scolastico di Fara San Martino (CH), la Nuova Cittadella di Castel Volturno (CA), il Polo Scolastico Manzoni (FE) e il Polo Scolastico Mendola (AG), la ricerca analizza le soluzioni progettuali adottate sotto l’aspetto tipologico, distributivo e funzionale, insieme alle criticità affrontate e ai risultati ottenuti. Lo studio comparato di questi casi permette di confrontare diversi modi in cui i progettisti hanno affrontato la sfida di coabitazione di un elevato numero di studenti di età diverse negli stessi ambienti, proponendo modelli di scuola che sperimentano forme di organizzazione dello spazio per rispondere a esigenze di condivisione e indipendenza di ogni gruppo classe. Queste riflessioni contribuiscono a delineare un quadro complessivo dello stato attuale e delle prospettive future dell'edilizia scolastica in Italia, discutendo le potenzialità e le criticità dei concorsi di progettazione come strumenti per promuovere l'innovazione architettonica. Il lavoro si conclude con alcune considerazioni su come si potrebbero concepire gli spazi educativi dei poli scolastici, rivolte sia agli enti locali e i soggetti che promuovono e redigono bandi di concorso, sia ai progettisti che si trovano ad affrontarne la progettazione.