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Suoli in rovina: ecologie oscure e ipotesi per la coesistenza a Città del Messico = Ruined soils: dark ecologies and hypothesis for coexistence in Mexico City

Nicole Ciaccia

Suoli in rovina: ecologie oscure e ipotesi per la coesistenza a Città del Messico = Ruined soils: dark ecologies and hypothesis for coexistence in Mexico City.

Rel. Antonio Di Campli, Pablo Vazquez Piombo, Ilaria Maurelli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2024

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Abstract:

La condizione di crisi permanente che abitiamo ha ridefinito senso e portata del suolo e del progetto urbanistico, mettendo al centro la nozione di coesistenza tra diverse ecologie, entità, pratiche di produzione spaziale. La tesi indaga un tema esteso e complesso, inquadrato in questa ricerca nei termini di Zona Critica, concetto che permette di osservare il suolo in quanto luogo di processi metabolici complessi e conflittuali. Si rivela uno spazio vivente dove tutto accade, di stratificazioni in cui rigenerazione e rovina coesistono e si intrecciano secondo modalità spesso opache. Esplorando alcuni suoli definibili in rovina, si leggono strati in cui si annidano residui, frammenti, attraverso cui cogliere come processi di produzione spaziale si legano a dimensioni più esistenziali. Tali fratture generano delle ecologie oscure e si rivelano spazi adatti ad assorbire il cambiamento: l’ipotesi sostenuta è che possono divenire, associate a delle infrastrutture, potenziale supporto alla vita di ecologie più vulnerabili. La reinterpretazione di tali interstizi viene esplorata attraverso la prefigurazione di alcuni scenari speculativi radicali in cui strati e fratture-infrastrutture sostengono delle ecologie insediative coesistenti. Il caso della valle di Città del Messico si presta come laboratorio sperimentale su tali temi, in quanto le criticità della città e i processi di trasformazione dei suoli assumono lì un carattere geomorfologico complesso. L’esito è la prefigurazione di alcune strategie per gestire tali processi critici di territori fratturati e proporre delle relative ipotesi di coesistenza spaziale, su una terra vulnerabile e incognita. La tesi è suddivisa in quattro parti principali: CRITICITÀ. ESPLORAZIONI. REINTERPRETAZIONI. COESISTENZE. Questi capitoli intrecciano, in una struttura aperta e diaframmatica, alcune teorie e principi generali a questioni più specifiche. La logica della ricerca e della rappresentazione desidera essere espandibile ed iterabile, per cui la scelta di un caso studio esemplificativo sui temi illustrati non è limitante, ma risulta stimolante per una più ampia ed eterogenea visione di coesistenza. La metodologia mette assieme indagini spaziali, geologiche e socio-antropologiche, intrecciando letture tradizionali con altre più sperimentali, a diverse scale. Lo studio, svolto tra settembre 2023 e luglio 2024, si basa su fonti testuali, analisi cartografiche, conversazioni e sopralluoghi, per comprendere in maniera più adeguata il complesso tema e territorio analizzati. La tesi si avvale delle ricerche e dei contributi accademici svolti al Politecnico di Torino e alla TU di Delft; in particolare, dallo studio di The Why Factory e dal successivo tirocinio, sono emerse le prime analisi e riflessioni sul tema che hanno ispirato questa ricerca.

Relatori: Antonio Di Campli, Pablo Vazquez Piombo, Ilaria Maurelli
Anno accademico: 2023/24
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 146
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/32329
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