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Riqualificazione di un edificio non di pregio in Basilicata : autocostruzione e materiali tradizionali

Rossella Celano

Riqualificazione di un edificio non di pregio in Basilicata : autocostruzione e materiali tradizionali.

Rel. Andrea Bocco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2013

Abstract:

La ricerca operata in questa tesi si focalizza sulla riqualificazione di un edificio esistente al fine di migliorarne le prestazioni energetiche e la qualità della vita degli occupanti, alla luce delle normative vigenti e del crescente interesse per il consumo energetico del parco edilizio. Il punto nodale è quello di ricollocare all’interno del contesto sociale, economico, culturale e storico un edificio realizzato secondo criteri progettuali e costruttivi considerati universalmente validi ma del tutto svincolati dal contesto. Il fallimento di questo approccio all’architettura può essere ricondotto anche all’aver allontanato l’oggetto architettonico dal diretto fruitore, facendo sì che l’occupante, pur riscontrando un problema, non fosse in grado di risolverlo o, quanto meno, di individuarne la causa, difficoltà che nell’edilizia vernacolare non sussisteva; le ristrettezze economiche degli ultimi anni hanno ulteriormente limitato gli interventi di manutenzione ordinaria portando quindi al lento peggioramento della qualità del costruito e, conseguentemente, dell’abitare.

L’indagine ha interessato in primo luogo il contesto in cui l’edificio si colloca al fine di ricavare delle opportunità per l’intervento di riqualificazione. Vengono inoltre adottate più prospettive di intervento in relazione alle prestazioni energetiche dell'edificio, in modo da rendere l’occupante protagonista consapevole dei requisiti fissati dalla legge, dei metodi per il loro conseguimento, dei relativi costi e dei conseguenti problemi che potrebbero interessare l’ambiente. E importante sottolineare inoltre che, poiché spesso la cura dell'edificio è ostacolata dall’indisponibilità economica, questa tesi mira ad individuare gli interventi prioritari e quelli dilazionabili nel corso degli anni, in relazione alla situazione economica dei proprietari.

L’edificio analizzato è sito nel comune di Colobraro, provincia di Matera (Basilicata), ed è in costruzione dal 1985; esso presenta trasmittanze termiche dei componenti di involucro che denunciano un’evidente trascuratezza progettuale del contesto in cui si colloca: fu costruito come altri edifici ad esso coevi, siti a pochi km di distanza ma con una differenza altimetrica di 600 m; questo ha fatto sì che le prestazioni invernali fossero del tutto inadeguate a mantenere un buon livello di confort con un basso dispendio energetico.

Si sottolinea inoltre che lo studio non vuole ricercare dei criteri di intervento universalmente validi, al fine di non cadere nel medesimo errore che si riscontra nell'edilizia analizzata; al contrario vuole riportare il problema delle costruzioni a scala locale e, dove possibile, personale (consapevolezza del comportamento dell’edificio, autocostruzione/autoriparazione). I criteri di intervento assumono così una dimensione commisurata al fruitore, cambiano in relazione ad esso, al contesto in cui è sito, alle peculiarità che lo caratterizzano, etc.

Starting point

La scelta di affrontare questa ricerca è stata dettata da un’intollerabile condizione abitativa dell’edificio in questione e dal consumo elevato per il riscaldamento invernale, senza il raggiungimento di un grado di benessere degli occupanti accettabile.

Il comportamento dell’edificio risulta essere molto problematico a causa di:

1. elevata trasmittanza e scarsa tenuta all’aria degli elementi di involucro trasparente (realizzati artigianalmente con telaio in legno di Douglas, spessore 45mm, e vetro singolo);

2. elevata trasmittanza delle pareti perimetrali in blocchi in laterizio spessore 30 cm intonacati, privi di alcun tipo di isolamento;

3. presenza di ponti termici dei pilastri, delle travi di bordo dei solai, delle solette dei balconi, etc.;

4. condensa interstiziale per la copertura, che è l’unico elemento isolato con pannelli di 2 cm in XPS;

5. non corretta illuminazione degli ambienti, soprattutto quelli esposti a nord. L’obiettivo di questa tesi è quindi risolvere le problematiche elencate, migliorando la qualità dell’abitare e limitando i consumi. Lo studio non si esaurisce però a quanto appena specificato, si considera ulteriormente la diminuzione di parte della spesa legata all’uso dell’edificio attraverso fonti rinnovabili (solare termico e fotovoltaico e riuso dell'acqua piovana); questi interventi non sono stati giudicati prioritari, così si ipotizza che verranno realizzati in rapporto alle esigenze economiche degli abitanti.

Sono state dunque fatte delle proposte per risolvere tali problematiche; in accordo con gli abitanti, le soluzioni dovevano ovviamente tener conto dei valori prefissati dalla legge ma al contempo essere poco impattanti sull’ambiente (ad es. in termini di energia grigia dei prodotti utilizzati sia per la loro lavorazione sia per il trasporto fino al cantiere), facilmente realizzabili in autocostruzione, calate nel contesto e nella tradizione costruttiva e a costo “quasi zero”, qualora possibile.

L’autocostruzione è stata fortemente appoggiata perché, anche in passato, alcune lavorazioni specialistiche nella realizzazione dell’edificio in questione sono state realizzate dai coniugi, con un risparmio notevole sul costo della manodopera. L’idea che oggi viene proposta è quella di sfruttare anche le potenzialità della seconda generazione (uno dei figli è abilitato al lavoro in quota su corda, ad es.) per la cura e la manutenzione di un edificio di proprietà che si trasforma al mutare dei fruitori, delle loro esigenze, delle normative.

Relatori: Andrea Bocco
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3186
Capitoli:

Sommario

Introduzione

Cap. I _ Inquadramento del problema edilizio nel panorama energetico e normativo globale

Crisi economica e crisi energetica: il settore residenziale come possibile volano

Italia: differenti approcci al tema del retrofit energetico

Cap. II _ Edificio oggetto di intervento

Caratteristiche generali

Caratteristiche dell’edificio

Calcolo del fabbisogno di energia primaria e dei consumi attuali dell'appartamento posto al secondo piano

Fabbisogno netto di energia primaria per la climatizzazione

Calcolo del fabbisogno termico per riscaldamento

Calcolo del fabbisogno termico per raffrescamento

Calcolo del fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria

Calcolo dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale ed estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria

Certificazione energetica

Sistema di classificazione nazionale concernente la climatizzazione invernale degli edifici e la produzione di acqua calda sanitaria da norma UNI 11300

Classificazione nazionale con software DOCET

Classificazione regionale con Protocollo ITACA Basilicata

Cap. III _ Retrofit energetico

Scelta dei materiali per la riqualificazione dell’involucro opaco: pareti perimetrali e copertura

Scelta dei materiali per la riqualificazione dell'involucro trasparente

Calcolo dei consumi ipotetici post-intervento

Certificazione post-riqualificazione

Fabbisogno termico per riscaldamento

Fabbisogno termico per raffrescamento

Fabbisogno termico per ACS

Calcolo dell’indice di prestazione energetica la climatizzazione invernale EP, e certificazione energetica

Certificazione energetica post installazione di impianti per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili

Interventi per la riduzione della domanda di acqua potabile anche attraverso il recupero e riutilizzo dell'acqua piovana

Analisi costi-ricavi

Cap. IV_ Autocostruzione

Autoproduzione dei collettori solari e dei pannelli fotovoltaici

Autoproduzione dei pannelli isolanti in canna palustre

La canna palustre nella tradizione costruttiva lucana

Analisi dei siti in Basilicata per lo sfalcio della canna palustre

Realizzazione dei pannelli

Specifiche sul cantiere

Bibliografia

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Legislazione

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DIRETTIVA 2002/91/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico nell'edilizia.

Legge 28 febbraio 1949, n. 43, “Provvedimenti per incrementare l'occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per lavoratori” (GU n.54 del 7-3-1949).

COM(2008)30, “Comunicazione della commissione europea della politica energetica” approvata dal Consiglio europeo del marzo 2007, Bruxelles, 23 gennaio 2008.

Normativo tecnica

UNI 10349:1994, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.

UNI EN ISO 13790:2005, Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento.

UNI TS 11300-1:2008, Prestazioni energetiche degli edifici - Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale.

UNI TS 11300-2:2008, Prestazioni energetiche degli edifici - Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria.

UNI TS 11300-3, Prestazioni energetiche degli edifici - Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva.

UNI EN ISO 14683:2008, Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento.

UNI EN ISO 6946:2008, Componenti ed elementi per edilizia - resistenza termica e trasmittanza termica - metodo di calcolo.

UNI EN ISO 13786:2008, Prestazione termica dei componenti per edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo.

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