Massimiliano Pellegrino
Digital Wellbeing Lens: progettare piattaforme digitali rispettando l'attenzione degli utenti = Digital Wellbeing Lens: designing digital platforms while respecting users' attention.
Rel. Luigi De Russis, Alberto Monge Roffarello. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Del Cinema E Dei Mezzi Di Comunicazione, 2024
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- Tesi
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Abstract: |
E' noto come l'utilizzo eccessivo dei dispositivi digitali desti preoccupazione per via delle sue conseguenze psicologiche e sociali. Inoltre gli utenti lamentano un peggioramento dell'attenzione e della produttività causato principalmente da sessioni di utilizzo inconsapevole dei social media, con conseguente rimorso per il tempo perso in attività percepite come prive di reale significato. Questo ha portato alla nascita di strumenti e applicazioni per aiutare le persone a trovare un equilibrio nel loro rapporto con la tecnologia, incentivando quello che è stato definito "Benessere digitale". Questi strumenti, denominati Digital Self Control Tools (DSCTs), di solito forniscono la possibilità di monitorare la propria attività su smartphone e computer, e se si vuole di porre dei blocchi per "costringersi" a utilizzare meno certi siti o applicazioni. Molti studi però hanno fatto emergere la relativa efficacia di queste strategie, e propongono di ribaltare il problema: invece di occuparsi di limitare l'utilizzo che le persone fanno dei social media, si dovrebbe studiare quali sono le caratteristiche di queste piattaforme che causano utilizzi eccessivi e non significativi, i cosiddetti Attention Capture Damaging Patterns (ACDPs). Una volta trovate queste caratteristiche si potrebbe pensare a una riprogettazione più etica delle piattaforme per far sì che offrano esperienze più significative e sotto il controllo dell'utente, avendo cura delle sue sensibilità e dei suoi bisogni. Per far sì che questa riprogettazione possa effettivamente avvenire però, serve aumentare la consapevolezza dei UI/UX designer attorno al tema del benessere digitale, nella consapevolezza che sebbene spesso gli ACDPs vengano volontariamente inseriti per ragionamenti di business aziendale, non è sempre così e a volte i designer li utilizzano per una pura questione di abitudine e ignoranza dei loro rischi. Alcune ricerche propongano delle soluzioni verso questo obiettivo, tramite l'organizzazione di workshop e una maggiore diffusione di questi temi nei percorsi di istruzione per designer. Tuttavia nessuno studio ha ancora testato una soluzione automatica che assista i designer nel loro effettivo lavoro, adattandosi ai loro progetti. Questa tesi descrive dunque la progettazione e lo sviluppo di Digital Wellbeing Lens: un plugin per il popolare software di design Figma che riconosce gli ACDPs inseriti dai designer mentre stanno progettando delle schermate di social media per smartphone. Il plugin propone delle soluzioni alternative e più etiche da sostituire agli ACDPs e attribuisce inoltre alle schermate progettate un punteggio di conformità al benessere digitale. Tutto questo permette al designer di avere una panoramica immediata di come sta lavorando relativamente a questi temi, potendo, se lo desidera, correggere i suoi progetti in una fase più embrionale del lavoro, evitando il rischio di inserire ACDPs solamente per abitudine e perdendo meno tempo a scoprire certi problemi in fasi di testing successive. Dopo aver sviluppato il plugin si è svolto uno studio esplorativo, tramite interviste separate a quattro UI/UX designer ai quali è stato fatto "esplorare" liberamente Digital Wellbeing Lens dando loro un semplice compito di design, con l'obiettivo di ricevere critiche e consigli. Da questo studio è emerso che il plugin potrebbe essere utile per le aziende che vogliono presentarsi come attente a certi temi, ma anche per i corsi universitari di design, incentivando però a raffinare di più il rilevamento degli ACDPs. |
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Relatori: | Luigi De Russis, Alberto Monge Roffarello |
Anno accademico: | 2023/24 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 115 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Del Cinema E Dei Mezzi Di Comunicazione |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-32 - INGEGNERIA INFORMATICA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/31069 |
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