Daniele Olivetti
Space Incet, un’alternativa per l’area incet in barriera di Milano.
Rel. Giuseppe Roccasalva, Liliana Bazzanella. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2013
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Abstract: |
La città di Torino, in questi ultimi anni, sta attuando un rilevante processo di cambiamento a livello urbanistico, economico, culturale e di immagine. Queste trasformazioni sono dovute alla necessità di dover sopperire al processo di decentramento e rilocalizzazione delle attività produttive e il conseguente problema dei vuoti urbani. Per risolvere questo abbandono e il successivo degrado sono stati redatti strumenti urbanistici atti a rinnovare la città puntando sul settore terziario. In quest'ottica si inserisce l'obiettivo di questa tesi che ha come oggetto di indagine l'aera Ex Incet sita in Barriera di Milano e la sua riconversione a polo attrattivo per la cittadinanza. La domanda di fondo che si pone la tesi è quale futuro per le aree ex industriali nell'area nord di Torino e nella fattispecie in Barriera di Milano, zona in cui storicamente avevano trovato terreno fertile i primi insediamenti produttivi data la vicinanza del torrente Dora e la prossimità al centro abitato ma pur fuori dalla cinta daziaria del 1857. Per meglio comprendere le radici di questo quartiere è opportuno richiamare le tappe principali dello sviluppo industriale di Torino e di Barriera di Milano. In questo modo si comprendono le dinamiche che hanno innescato la rivoluzione industriale in città e dove si sono localizzate le prime attività produttive sul territorio. Fino ad arrivare alle industrie Tedeschi e nella fattispecie il caso Incet. In secondo luogo vengono richiamate alcune strategie messe in atto dal Comune di Torino, sulla base degli strumenti urbanistici redatti. In particolare la Variante Strutturale 200 e il suo contenuto ovvero la nuova Linea 2 della Metropolitana di Torino e l'ambito Spina 4 in cui si inserisce l'area Ex Incet. Infine sono esposti alcuni casi studio emblematici attuati o in fase di realizzazione in città, per esempio le riconversioni della Ex Tobler, della Ex Ceat, in nuovo quartier generale della Lavazza, e l'ormai consolidato Basic Village. Il metodo utilizzato per studiare le alternative progettuali si avvale delle teorie di Space Synax, una serie di tecniche per l’analisi della configurazione spaziale, utilizzate nei casi in cui è particolarmente significativo il comportamento umano, applicato all’architettura, all’urban design, al planning fino alla progettazione di interni. Vengono Utilizzati alcuni indicatori configurazionali come la connettività, l’integrazione e la Visibility Graph Analysis per dimostrare aspetti positivi e negativi delle alternative progettuali. L'area Ex Incet: un tassello strategico nel mosaico del comparto Spina 4. Come convertire un'area da ex industriale a polo servizi per il quartiere date le sue caratteristiche di elevate dimensioni, prossimità al centro storico, facile raggiungimento. Queste aree in passato erano importanti nuclei produttivi e industriali che trainavano l'economia cittadina e non solo, oggi possono essere considerate occasioni strategiche per realizzare innovativi nuclei a servizi per la società a scala locale, interquartiere e intercittadina. Si tratta di promuovere la riqualificazione urbana in un'ottica di sviluppo sostenibile e realizzare un'elevata competitività territoriale. Per attuare ciò è necessario agire su diversi assi: _fisico-ambientale, rivalutare lo spazio pubblico e incentivare lo sviluppo sociale; _economico-occupazionale, sostenere l’economia locale e migliorare l’occupabilità; _socio-culturale, rafforzare la coesione sociale e l’offerta culturale del territorio; _comunicazione, favorire l’integrazione degli interventi e garantire l’informazione e la partecipazione degli attori locali. L’elaborazione personale consiste nel confrontare tre scenari riguardanti l’area Incet: la situazione attuale, il progetto del Comune e un’ipotesi personale più spinta che grazie alle analisi di Space Syntax risulta essere la situazione migliorativa.
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Relatori: | Giuseppe Roccasalva, Liliana Bazzanella |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte U Urbanistica > UK Pianificazione urbana |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3078 |
Capitoli: | ABSTRACT 0. 1 abstract 0. 2 indice QUALE FUTUTRO PER LE AREE EX INDUTRIALI NELLA ZONA NORD DI TORINO 1.1 quale futuro per le aree ex industriali nell’area nord di torino LO SVILUPPO INDUSTRIALE A TORINO E IN BARRIERA DI MILANO 2.1 economia e sviluppo industriale 2.2 la zona nord sviluppi e trasformazioni 2.3 lo sviluppo industriale in Barriera di Milano 2.4 il caso Incet, nascita e sviluppo delle industrie Tedeschi LO STATO DELL’ARTE:STRATEGIE ATTUATE DAL COMUNE DI TORINO 3.1 Torino del XXI secolo 3.2 variante 200 3.3 casi studio a Torino 3.4 la situazione normativa dell’area Incet SPACE SYNTAX 4.1 un metodo di valutazione 4.2 il linguaggio dello spazio 4.3 i fondamenti del metodo 4.4 Visibility Graph Analysis SUGGESTIONI PROGETTUALI 5.1 analisi di sito 5.2 strategie progettuali 5.3 elaborazioni Space Syntax CONCLUSIONI 6.1 conclusioni 6.2 bibliografia |
Bibliografia: | Mario Abrate, Torino città viva da capitate a metropoli 1880-1980, Torino, Centro Studi Piemontesi, 1980. Mario Abrate, Una interpretazione dello sviluppo industriale torinese, in Torino città viva da capitale a metropoli 1880-1980, Torino, Centro Studi Piemontesi, 1980. Angelo Castrovilli, Carmelo Seminara, Storia della Barriera di Milano 1852-1945, Torino, Officina della Memoria, 2004. Angelo Castrovilli, Carmelo Seminara, Storia della Barriera di Milano dal 1946, Torino, Officina della Memoria, 2006. Vera Comoli Mandracci, Dalla città preunitaria alla prima industrializzazione, in V. Comoli Mandracci, La capitale per uno stato: Torino, Studi di storia dell’urbanistica, Torino, Celid, 1985. Vera Comoli Mandracci, Torino: note per una storia delle trasformazioni urbane dell’Ottocento, in «Cronache Economiche», III/IV, 1976. Vera Comoli Mandracci, Torino, «Le città nella storia d’Italia», Roma- Bari, Laterza, 1983, (ed. 2006). Giovanni Maria Lupo, Cartografia di Torino 1572- / 95H, Torino, Stamperia Artistica Nazionale, 1989. Piero Morini, Donatella Scampolini, Carmelo Seminara, Aspetti della storia di Barca Bertolla, Regio Parco e Barriera di Milano, Torino, Circoscrizione VI, 1980. Circoscrizione VI:, Regio Parco, Barriera di Milano, Falcherò, Torino, Città di Torino, 2000. Bill Hillier, Space is thè machine: a configurational theory of architecture, New York, Cambridge University Press, 1996. Bill Hillier, Julienne Hanson, The sodai logie of space, Cambridge, Cambridge University Press, 1984. Valerio Cutini, La rivincita dello spazio urbano. L'approccio configurazionale allo studio e all'analisi dei centri abitati, Pisa, Plus, 2010. Jake Desyllas & Elspeth Duxbury, Axiai Map & Visibiiity Graph Analysis. A comparison of their methodology and use in models of urban pedestrian movement, Atlanta, 3rd International Space Syntax Symposium, 2001. Alasdair Turner, Maria Doxa, David O’Sullivan, Alan Penn, From isovists to visibility graphs: a methodology for thè analysis of architectural space, Londra, University College London, 2000. Alasdair Turner, Alan Penn, Encoding natural movement as an agent- based system: an investigation into human pedestrian behaviour in thè built environment, Environment and Planning B: Planning and Design, Londra, University College London, 2001. Alasdair Turner, Analysing thè visual dynamics of spatial morphology, Environment and Planning B: Planning and Design, Londra, University College London, 2003. www.spacesyntax.com www.bartlett.ucl.ac.uk www.urbancenter.to.it www.barrieracentro.it www.comune.torino.it/urbanbarriera www.comune.torino.it/geoportale www.lametamorfosi.it www.metrotorino.it |
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