Federica Memoli
Gli scaloni d’onore delle residenze reali sabaude. Un atlante e un caso studio: lo scalone della Galleria del Beaumont = The Grand Staircases of the Royal Residences of the House of Savoy. An atlas and a case study: the staircase of the Beaumont Gallery.
Rel. Paolo Cornaglia. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2024
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La tesi di laurea tratta il tema dello scalone d’onore presente all’interno del sistema delle residenze sabaude progettate e realizzate tra il XVI e il XVIII secolo in Piemonte. Per comprendere come queste dovevano essere costruite e come si sono evolute nel corso del tempo, è stato necessario analizzare i trattati dell’architettura sia italiani che francesi compresi tra il l 1512 e il 1781. Alberti, Palladio, Scamozzi, Branca, Zanini, d’Aviler, Cordemoy, Blondel, Laugier, Vittone e Milizia, oltre ad individuare differenti forme di scale, sostengono che esse devono presentare determinate caratteristiche quali gradini dalle pedate ampie e dalle alzate basse, decori che dall’atrio devono proseguire fino agli appartamenti, ampie finestre che conferiscono luminosità come anche l’uso delle lanterne e in particolare le scale devono essere proporzionate alla grandezza dell’edificio in cui sono contenute, alla sua maestosità e all’importanza del proprietario. Questa prima operazione permette di esaminare gli scaloni delle residenze sabaude situate a Torino, in provincia di Torino e di Cuneo tramite schede disposte in ordine cronologico che inquadrano le informazioni relative alle fasi di costruzione della residenza, i suoi progettisti e successivamente le specifiche dello scalone indicando l’anno di costruzione, il progettista, il committente e la localizzazione. Assunto come caso studio lo scalone della Galleria del Beaumont facente parte di Palazzo Reale, è una scala imperiale e per questo motivo, prima di trattarla in modo approfondito, è stata studiata l’origine della scala imperiale e gli scaloni che sono stati approfonditi sono collocati sia in Italia, come la Pilotta a Parma e la Reggia di Caserta, che in Europa in particolare in Spagna, Vienna, Parigi e Germania. Un esempio è l’Escorial a Madrid che rappresenta la prima scala imperiale che è stata costruita e a cui si ispira la scala della Pilotta. Lo scalone della Galleria del Beaumont, a causa del dislivello presente tra il piano nobile di Palazzo Reale, la Prefettura e l’Archivio di Stato, è preceduto da una scala di collegamento ed è stato analizzato nella sua composizione e nelle sue caratteristiche formali ma, per comprendere le fasi della sua costruzione e la posa delle colonne, delle decorazioni e della fornitura dei materiali è stato necessario scandagliare la documentazione conservata all’Archivio di Stato di Torino che comprende i Minutari fabbriche e fortificazioni e Conti della Tesoreria. Questo ha permesso di comprendere che questa scala si differenzia molto rispetto agli altri scaloni d’onore in quanto non svolge una funzione cerimoniale ma è uno scalone di passaggio che collega le zone di comando tramite un percorso che ha inizio da Palazzo Reale e prosegue nelle Regie Segretarie, nei Regi Archivi di Corte, nelle scuderie e termina alla Cavallerizza e rispetto agli edifici influenzati dall’architettura e dal gusto spagnolo come Palazzo S. Giovanni oggi non più esistente, lo scalone fa riferimento più ad una questione spaziale e di rappresentanza dei valori. |
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Relatori: | Paolo Cornaglia |
Anno accademico: | 2023/24 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 250 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/30255 |
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