IPERABITARE Nuove forme per l’abitare sociale a Milano. = HYPERDWELLING New forms of social housing in Milan.

Milano è il centro economico d’Italia e di conseguenza anche luogo dove le disuguaglianze rendono più aspra la crisi abitativa. È ancora possibile trovare luoghi e modelli architettonici per la casa per tutti? Esistono nuove occasioni di sviluppo per il social housing nella città densa? La ricerca si muove a partire dalle sperimentazioni architettoniche sulla casa effettuate nel corso del Novecento. Emergono le contrapposizioni fisiche, funzionali e ideologiche che hanno caratterizzato i progetti residenziali privati e pubblici. La pianificazione dello scorso secolo ha relegato la maggior parte dei quartieri di edilizia pubblica ai margini dell’area metropolitana, completando invece le aree centrali con iniziative private dai programmi misti. Oggi, in una città che si configura come una costellazione di quartieri, è possibile imparare dalla città privata del passato per compiere micro-rigenerazioni rispondendo al fabbisogno di casa economica? Osservando la città densa è possibile constatare come diversi tasselli urbani, occupati oggi da supermercati, interrompano verticalmente la cortina edilizia sviluppandosi con un solo piano fuori terra. Questi vuoti vengono letti come potenziali per progetti di densificazione di nuova edilizia residenziale sociale. Nuovi edifici ibridi permettono di far coesistere la dimensione residenziale, con quella commerciale, generando di fatto un’ulteriore volumetria potenziale: la “città verticale”. Spazi in grado di accogliere i servizi legati sia alla residenza che al quartiere, che tentano di affrontare la crisi abitativa offrendo luoghi di incontro e di coesistenza.