Metamorfosi ambientali. Il territorio rurale torinese tra Porta Nuova e Stupinigi (1760-1870) = Environmental metamorphosis. The Turin rural territory between Porta Nuova and Stupinigi (1760-1870)

Tra la seconda metà del Settecento e la seconda metà dell’Ottocento, il territorio di Torino è stato oggetto di un’ importante metamorfosi: quella che ha avviato la quasi totale scomparsa del paesaggio rurale e la sua graduale trasformazione e integrazione nella città. Lo studio vuole essere un punto di partenza per raggiungere una conoscenza adeguata del territorio per trovare risposte congrue ai cambiamenti climatici che attanagliano la società del XXI Secolo. Dalle ricerche svolte, si è osservato come il torinese sia già stato oggetto di numerosi studi negli ultimi cinquanta anni, tuttavia questi si sono concentrati quasi unicamente sul patrimonio architettonico: gli altri elementi che compongono questo territorio sono stati presentati solo a margine della trattazione. Per questi motivi, impostare le basi di conoscenza territoriale sulle quali sviluppare analisi e progettazioni, risulta oggi assolutamente necessario. La tesi indaga dunque la morfologia e la struttura storica del territorio, utilizzando strumenti della geomatica a supporto della ricerca storica e riuscendo così a mantenere una visione d’insieme nella ricerca tanto bibliografica e iconografica quanto cartografica. In particolare, la ricerca cartografica si è basata sullo studio, analisi e restituzioni grafiche con software GIS della Carta topografica della caccia (1760-1766), del Catasto napoleonico per masse di coltura (1803-1807) e del Catasto Rabbini (1855-1870). Questo approccio ha consentito di effettuare analisi spaziali automatiche e semiautomatiche a supporto dell’analisi storica, oltre che di comunicare più efficacemente la ricerca in un’ottica di public history. Lo studio descrive e analizza il territorio rurale torinese, mostra eventi e fenomeni, individua dei quesiti ancora validi a cui la società, a noi contemporanea, deve con urgenza trovare il modo di rispondere. Si scopre così che le radici di molti problemi a noi contemporanei affondano in questioni irrisolte del passato e che le soluzioni ad esse sono state individuate in secoli di insediamento nel territorio, ma negli ultimi cento anni totalmente dimenticate. La ricerca diventa così un’occasione irrinunciabile per osservare un caso di studio locale nell’ambito della Storia ambientale dell’architettura e di sperimentare un metodo di cooperazione tra ricerca storica e tecniche geomatiche.